A Montalcino c'è chi dice NO


Il mio breve giro a Montalcino della scorsa settimana mi ha dato modo, ovviamente, di parlare del problema del cambio di disciplinare del Rosso con alcuni protagonisti della scena enologica ilcinese. 

Silvana Biasutti, Luciano Ciolfi e Marino Colleoni dicono NO al cambio di disciplinare! E non sono i soli.






2 commenti:

Davide Bonucci ha detto...

Avendo tempo, di commenti come questi se ne potevano raccogliere a centinaia, a Montalcino. Non credo che si sarebe riusciti a raccogliere più di 10-20 opinioni favorevoli, anche andandole a cercare...
Il concetto una testa-un voto è impescindibile. Votare in base agli ettari ed al ruolo lo trovo ingiusto. E' come se in Parlamento il voto di pochi deputati potesse far approvare leggi che la maggior parte rifiuta...

Giorgio ha detto...

Personalmente ne avrò raccolti una ventina di pareri così... Il vero problema, a questo punto, forse è il sistema con cui si prendono le decisioni nel Consorzio: 2 o 3 produttori industriali, che hanno enormi estensioni vitate, valgono più di 100 piccoli produttori, artigiani, artisti a volte, che con le loro opere tengono alta la bandiera della qualità ilcinese nel mondo.