Se proprio dobbiamo confrontare la Borgogna e l'Etna, i cui vini sono spesso paragonati in maniera azzardata, l'unico tratto comune che potrebbe legare questi due territori riguarda la recente consapevolezza da parti di molti vignaioli siciliani che le varie contrade etnee, grazie alla loro eterogeneità pedoclimatica, possano rappresentare dei veri e propri Cru dai quali tirar fuori vini fortemente caratterizzati dal terroir di appartenenza.
Di tutto ciò ne sono estremamente convinti a Cottanera tanto che, dal 2011, Mariangela, Francesco ed Emanuele Cambria, assieme allo zio Enzo, decisero che era giunto il momento di valorizzare queste differenze all'interno del loro Nerello Mascalese creando la prima riserva dell'azienda: l’Etna Rosso Contrada Zottorinoto.
Cosa ha di speciale questa parcella? Cercherò di spiegarlo in poche parole. Siamo tra i 780 e gli 820 metri di altezza ma nonostante tutto il mare, che nelle giornata terse si può vedere in lontananza, è sempre presente nell'aria che dalla costa soffia verso la montagna.
L'annata 2011 (1978 bottiglie prodotte) ha dato vita ad un nerello mascalese assolutamente didascalico dove l'anima nera del vulcano, suprema e regale, dota il vino di un impatto olfattivo austero e complesso grazie alla formazione di tante piccole "finestre" aromatiche dove, a diverse cadenze temporale, spuntano fuori intense ed avvolgenti note di fiori rossi, rabarbaro, erbe officinali, liquore di carciofo e felce.
Mariangela Cambria - Foto: www.siciliainrosa.it |
Cosa ha di speciale questa parcella? Cercherò di spiegarlo in poche parole. Siamo tra i 780 e gli 820 metri di altezza ma nonostante tutto il mare, che nelle giornata terse si può vedere in lontananza, è sempre presente nell'aria che dalla costa soffia verso la montagna.
Francesco Cambria ricorda bene quando nel 2000 il vigneto Zottorinoto - l’unico appezzamento
fuori dal corpo centrale dell’azienda - venne acquistato da suo padre e suo
zio:“Erano alla ricerca del clone ottimale di nerello mascalese che, per loro convinzione, doveva essere ad acino piccolo e spargolo. E' stata una ricerca
lunga che fortunatamente si concluse quando trovarono questi 4 ettari
di nerello, con cui poi furono innestate tutte le viti della nostra azienda.”
La vigna |
A Zottorinoto le
viti, che hanno una media di 60 anni di età, si aggrappano su un terreno
tipicamente lavico, una terra nera dove le sabbie etnee impolverano i filari dove le viti sono piantate a spalliera o ad alberello secondo
l’esposizione, la pendenza e l’altitudine.
Da un punto di vista strettamente tecnico il vino è il risultato finale di una fermentazione a
temperatura controllata in acciaio a cui segue una malolattica ed un affinamento 24 mesi in botte di rovere francese. Altri 24 mesi di "bottiglia" e la Riserva può uscire sul mercato.
Ingresso della cantina |
Cantina |
L'annata 2011 (1978 bottiglie prodotte) ha dato vita ad un nerello mascalese assolutamente didascalico dove l'anima nera del vulcano, suprema e regale, dota il vino di un impatto olfattivo austero e complesso grazie alla formazione di tante piccole "finestre" aromatiche dove, a diverse cadenze temporale, spuntano fuori intense ed avvolgenti note di fiori rossi, rabarbaro, erbe officinali, liquore di carciofo e felce.
Al sorso il vino è purezza ed energia, dinamismo e simmetria, tattilità e progressione balsamica. Questo Etna Rosso Contrada Zottorinoto è davvero un vino delizioso e territoriale, come se ne trovano pochi in giro, per cui l'unica colpa che posso fare alla famiglia Cambria è di farne troppo poco. La vita è troppo breve per bere vini cattivi!
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