A chi dare retta? Agli studi che dicono che un bicchiere al giorno di vino rosso, ricco di resveratrolo, è un toccasana per il nostro fisico oppure ai tanti studi che maledicono la bevanda di bacco?
Su Scienza.fanpage.it è uscito un questi giorni un articolo che mette in allarme noi amanti del vino. Già, ci dice che berlo fa invecchiare il cervello. Non ci credete? Ecco il testo!
Anni bevuti in un bicchiere di vino. Uno al giorno finché in dieci anni non ne passano venti. Secondo una ricerca pubblicata su Neurology e condotta da studiosi delle università di Londra e Parigi, consumare quotidianamente 36 grammi di vino (un bicchiere) per dieci anni accresce l’invecchiamento di 2,4 anni le capacità cognitive, di 5,7 quelle mnemoniche e di 1,5 le funzioni esecutive. Ai dieci anni di invecchiamento “naturale” se ne aggiungerebbero dunque 9,6 causati dall’alcool. Lo studio, durato dodici anni, ha coinvolto 5.054 uomini e 2.099 donne, e ha preso in esame gli effetti dell’alcool effettuando un primo test ad un’età media di 56 anni. In questo modo si è cercato di distinguere le conseguenze dell’alcool dal naturale invecchiamento cerebrale.
La reazione dell’essere umano all’uso frequente di alcool cambia da genere a genere. Per l’uomo le conseguenze sono lineari e di facile individuazione. Birra, vino e superalcolici, infatti, producono effetti negativi in maniera cumulativa: più si beve, maggiori saranno i danni. Le conseguenze dell’alcool sono immediatamente visibili se si confronta un astemio, chi ha smesso di bere molto presto o chi beve meno di 20 grammi al giorno con chi beve soprattutto superalcolici. Per le donne il discorso sembra essere diverso e ben più complesso. Le donne che bevono entro i 19 grammi quotidiani stanno meglio delle astemie e di chi consuma più alcool. Pertanto vi sarebbe una via intermedia migliore non solo dell’eccesso, ma anche dell’astensione completa. Il motivo per cui i due sessi rispondono diversamente all’alcool non è stato ancora spiegato dagli studiosi, ma è noto che uomini e donne non reagiscono agli alcolici nello stesso modo per differenze di metabolismo.E’ probabile che proprio da qui si debba partire per spiegare per quale motivo le donne possano (e debbano) concedersi un po’ di vino.
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Bisogna dare retta a questi studi? Mah, tralasciando il mio caso, conosco personalmente persone che dovrebbe essere decedute da molti anni ed invece ancora stanno lì a godersi un bicchiere di buon vino. Certo, l'alcol non fa bene, ma se beviamo responsabilmente e senza eccessi non vedo troppe controindicazioni. Poco ma di ottima qualità, ecco il segreto!
Fonte: http://scienze.fanpage.it
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