di Lorenzo Colombo
Ci abbiamo pensato non poco prima di deciderci ad inserire questo vino nella rubrica settimanale InvecchiatIGP, infatti, anche se il vino ha ormai dodici anni d’età in realtà è in commercio unicamente da cinque, è infatti prassi consolidata di Gaston Hochar quella di immettere sul mercato il Chateau Musar Red sette anni dopo la vendemmia. Ma poi vista l’emozione che ci ha dato abbiamo deciso di procedere e trasferirla anche agli altri componenti dei Giovani Promettenti.
Il Chateau Musar Red è prodotto con un blend tra Cabernet sauvignon, Cinsault e Carignan in proporzioni variabili dipendentemente dall’annata.
I vigneti sono situati nei dintorni dei villaggi di Aana e Kefraya nella Valle della Bekaa, su suoli calcarei ghiaiosi, l’età media delle viti è di quarant’anni anche se ci sono ancora alcuni ceppi risalenti agli anni Trenta del Novecento, la resa è bassissima e varia tra i 15 ed i 35 ettolitri per ettaro.
La Valle della Bekaa si trova a circa 30 chilometri ad Est di Beirut e si estende tra Libano e Siria ha una lunghezza di circa 120 chilometri ed una larghezza media di 16, in realtà si tratta di un altipiano con un’altezza media di 1.000 metri delimitato ad Est e ad Ovest da due catene montuose che si spingono sin oltre i 3.000 metri d’altitudine; vanta un clima di tipo mediterraneo e precipitazioni piuttosto scarse, soprattutto al Nord.
Gaston Hochar iniziò a produrre vino nella Valle della Bekaa nel 1930, allora i confini del Libano non erano ancora stati definitivamente tracciati, di conseguenza per essere sicuro che la sua cantina rientrasse nel territorio libanese la costruì a Ghazir, ad oltre due ore e mezzo di distanza dai vigneti.
Questo ancor’oggi, anche a causa della situazione politica del luogo è fonte di svariati problemi durante le fasi della vendemmia per poter portare in sicurezza le uve in cantina. Serge, il figlio di Gaston, dopo aver studiato enologia a Bordeaux sotto la guida di Emile Peynaud, rilevò nel 1059 l’azienda dal padre e gli diede la propria impronta sviluppando l’attuale ricetta del Chateau Musar Red nel 1970 e facendo conosce i suoi vini in tutto il mondo (Serge è morto annegato in Messico nel 2014).
L’azienda ora è gestita dai figli di Serge: Gaston, che si occupa della cantina e Marc che ne cura l’aspetto commerciale, e dai suoi nipoti.
L’annata 2011
Frutto di un’annata difficile ed atipica, caratterizzata da un inverno freddo e da precipitazioni abbondanti nei mesi di aprile e maggio, condizioni che hanno causato una fioritura assai tardiva ed una maturazione delle uve ritardata.
La vendemmia è infatti iniziata il 22 settembre con la raccolta di parte del Carignan ma è poi stata interrotta a causa delle piogge che hanno creato problemi soprattutto per il Cinsault e si è quindi conclusa il 13 ottobre. La fermentazione separata delle uve s’effettua in vasche di cemento tramite lieviti indigeni, dopo sei mesi il vino viene posto in barriques di rovere francese di Nevers dove s’affina per un anno, due anni dopo la vendemmia viene effettuato il blend e quindi il vino viene rimesso in vasche di cemento prima di essere imbottigliato, l’imbottigliamento è stato effettato nel 2014 ed il vino è stato messo in commercio nel 2018.
Il vino
Color granato profondo, compatto e luminoso. Intenso al naso, ampio, complesso ed elegante, note surmature, prugna secca, ciliegia matura, quasi sotto spirito, balsamico, legno dolce, caffè e cioccolato, speziato, pepe, vaniglia, cardamomo, leggeri accenni selvatici.
Dotato di buona struttura, succoso, presenta note piccanti che rimandano al pepe, vi ritroviamo la ciliegia sottospirito, il cioccolato ed il caffè, buona la sua vena acida, tannini morbidi e ben integrati, note di vaniglia, leggeri accenni selvatici ne snelliscono la beva, lunga la sua persistenza.
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