DI Luciano Pignataro
Riproviamo
con piacere dopo un paio d'anni questo aglianico durante una "susciata". No,
non una soffiata, ma una mangiata a un ristorante giapponese. Ci colpisce la
vitalità, il colore ancora rosso rubino brillante, le note di frutta e la
freschezza al palato.
Un piccolo gioiellino, poco conosciuto, uno dei tanti che
l'Irpinia è capace di regalare in silenzio a chi sa ascoltare le sue parole.
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