Il Qudì ovvero il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore di Roberto Venturi

Giuro, mi piace da impazzire il Verdicchio ma questo produttore, Roberto Venturi, ancora non lo conoscevo per cui quando un "uccellino" mi ha anticipato che il Qudì aveva preso i Tre Bicchieri del Gambero Rosso (ops, è una anticipazione) sono trasalito.


"Andrè, fidati, è davvero buono ed è stata una scoperta per molti. Anzi, comprati un po' di bottiglie prima che sia troppo tardi....."

Detto. Fatto.

Il Qudì 2013 nasce da vigneti di verdicchio piantati in zona Montecarotto che la famiglia Venturi gestisce da qualche anno.


Ciò che colpisce di questo vino è il suo essere a tempo stesso un grande Verdicchio dei Castelli di Jesi con un "lato oscuro" che potrebbe portare senza problemi a Matelica.

Mi spiego meglio.

L'olfatto, per chi è abituato a bere Verdicchio, non può che portarti nel terroir dei Castelli di Jesi grazie alla fragranza di profumi di profumi che vanno dalla pesca noce alla pera fino ad arrivare agli agrumi, alla nespola, ai fiori di sambuco e all'anice. Tutti questi aromi escono dal bicchiere in maniera consistente ed esuberante e, di conseguenza, anche al gusto ti aspetteresti un vino dalla giusta avvolgenza. 


Niente di più falso! Già, perchè sollevare tutto il "peso" del vino ci pensa l'altra faccia del Qudì, quella matelicese, che arriva con tutta la sua forza acido/sapida a sfumare la grande struttura di questo Verdicchio il cui equilibrio si ispira terribilmente alla 3ª legge di Newtonad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria 

Stupefacente per bevibilità.

Ah, costa meno di 10 euro. Cercatelo.

CIN CIN

Roberto e Filiberto Venturi

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