Alla sua XVIII edizione il Pomigliano Jazz Festival rinnova la formula itinerante con concerti in programma nei siti di interesse archeologico e storico culturale dell’areale vesuviano e dell’alto nolano. Il Festival conferma quindi la grande volontà di utilizzare la musica come potente strumento non solo culturale e di aggregazione, ma anche di promozione del territorio. Musica, storia, cultura ed eno gastronomia compongono quindi il patrimonio sul quale fare leva per creare sviluppo economico e turistico. A questo fine il programma Note di Gusto prevede itinerari eno gastronomici organizzati in collaborazione con le condotte Slow Food Vesuvio e Agro Nolano.
Già lo scorso anno si è intrapresa questa strada con grande successo: protagonista fortunatissima degli eventi del gusto è stata la papaccella napoletana, tipico ortaggio della zona. Il riscontro sul pubblico e sulla diffusione commerciale di questo peperone riccioluto e gustosissimo è stato molto incoraggiante. Forti di tale esperienza, quest’anno il programma delle condotte Slow Food Vesuvio e Agro Nolano, partners del festival, è più ricco ed articolato e vede protagonisti i prodotti dell’orto vesuviano. Come è ben noto, la produzione agricola che cinge il Vesuvio è ricca di bio diversità e particolarmente saporita, grazie al suolo vulcanico ricco di sali minerali che le dà vita. Torna quindi tra i banchi di degustazione la papaccela, essendo figlia della stagione in corso, insieme a tutti gli altri ortaggi ed al rinomato pomodorino del piennolo – richiestissimo ormai nelle cucine dei grandi chef italiani ed internazionali. Pertanto il calendario di appuntamenti musicali sarà affiancato da quello dal sapore buono, pulito e giusto. Ad ogni artista sarà abbinato uno chef che offrirà in degustazione i suo piatti ispirati ai prodotti dell’orto del Vesuvio. Inoltre lo spazio dedicato alla cucina sarà affiancato da stands di agricoltori vesuviani. Sarà quindi possibile degustare ed acquistare i prodotti di contadini autentici e fedeli alla tradizione agricola del territorio: Azienda Agricola Madrenatura: la giovane Marialuisa Squitieri, laureata in Storia Medievale, ha ritrovato con fiducia le radici contadine della propria famiglia a Poggiomarino. Con energia ed entusiasmo ha aperto un punto vendita nel cuore del centro storico di Napoli, proponendo la filiera corta dei tanti prodotti agricoli della sua della sua terra e tante altre colture campane realizzate in regime biologico.
Vincenzo Egizio a Brusciano è il re della papaccella, il peperone di Napoli, tondo, riccio e costoluto. Lo ha salvato dall’estinzione e rilanciato con successo insieme ad altre colture dell’area vesuviana.
Libera Feola, anche lei contadina che resiste con passione e caparbietà all’invadenza del cemento e della grande distribuzione. E’ specializzata nella produzione di confetture di frutta e succhi realizzati con metodi naturali e nel pieno rispetto dell’ambiente.
L’Associazione Pomodorino del Piennolo del Vesuvio presieduta da Saverio Bifulco, piccolo agricoltore di San Giuseppe Vesuviano, si sono occupati di riportare il giusto valore al proprio mestiere di custodi della terra e di pregiati artigiani dell’oro rosso del Vesuvio.
Itinerario Enogastronomico del Pomigliano Jazz festival.
Domenica 15 settembre Anfiteatro di Avella: alle ore 10 percorso con guide di Legambiente nel Parco Nazionale del Vesuvio con partenza dal parcheggio antistante il Palazzo Mediceo di Ottaviano. Il percorso dura 4 ore e termina al ristorante Villa Giovanna con degustazione di piatti realizzati con le produzioni stagionali dell’orto vesuviano. Segue visita all’azienda agricola Saverio Bifulco, produttore di pomodorini del piennolo, via Profica Paliata San Giuseppe Vesuviano, mob. 3336275495.
Alle ore 21
l’anteprima con il concerto di Ludovico Einaudi, che presenta per la prima volta in Campania, all’Anfiteatro Romano di Avella (AV), il suo recente lavoro “In a time lapse”. Accompagnato da un ensemble di archi, percussioni ed elettronica. Chef della serata è Antonella Rossi del ristorante Napoli Mia(Napoli), abile interprete della cucina napoletana ben articolata tra tradizione e innovazione.
Mercoledì 18 settembre appositamente per Pomigliano Jazz e per la settecentesca Villa Cappelli a Pollena va in scena con un progetto inedito realizzato Trocchia (NA). Tre tra i migliori jazzisti campani – il sassofonistaMarco Zurzolo, il chitarrista Antonio Onorato e il pianista Francesco Nastro – danno vita ad una performance sospesa tra jazz, fusion, sonorità mediterranee e improvvisazione, ispirata dalle suggestioni del golfo di Napoli e del Vesuvio.
Chef della serata è Raffaele Vertolomo del ristorante O Primm’ammore di Pompei: giovane chef fortemente motivato a far diventare l’elegante ristorante della città di Pompei un punto di riferimento importante nell’area vesuviana.
Giovedì 19 settembre ore 21 il Palazzo Mediceo di Ottaviano (NA) accoglie Franco D’Andrea con il progetto “Three – Traditions and Clusters”. Un trio atipico che vede il pluripremiato pianista di Merano dialogare con il clarinetto di Daniele D’Agaro e il trombone di Mauro Ottolini, per un live ispirato al jungle style ellingtoniano, tra riff, contrappunti improvvisati, poliritmie e astrazioni contemporanee.
Al trio è abbinato lo chef Ivan Paradiso del Cieddì di Portici, il ristorante dotato di orto personale che ama proporre i prodotti del mare insieme a quelli della terra .
Venerdì 20 settembre il Parco delle Acque di Pomigliano vede esibirsi in prima serata, nella sua unica data italiana, il leggendario sassofonista statunitense Archie Shepp con il suo quartetto (Tom Mc Clung al pianoforte, Darryl Hall al contrabbasso e Steve Mc Craven alla batteria) in un concerto inedito con l’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja.
Alle note di Shepp sono abbinati i piatti di Inghermarck Guida di Tenuta Montecorbo di Massa Lubrense, giovane chef che ama utilizzare con fantasia e grande conoscenza delle tecniche di cucina i prodotti dell’orto che coltiva personalmente.
Sabato 21 settembre: alle ore 10 viaggio attraverso 2000 anni di storia vitivinicola imponente all’ombra del Vesuvio. Visita guidata al cellarium di Villa Augustea a Somma Vesuviana e incontro con il produttore alla cantina contemporanea Cantine Olivella di Sant’Anastasia con degustazione vini; via Zazzera San’Anastasia, tel. 081 5311388. In serata, sempre al Parco delle Acque di Pomigliano, tocca ad un altro mito assoluto del sax alto: Benny Golson. L’ottantaquattrenne compositore statunitense (già al fianco di Dizzy Gillespie e Art Blakey) nella sua unica data al sud Italia, si presenta con un quartetto. In apertura il giovane pianista Francesco Villani presenta in trio il suo ultimo lavoro “Il premio di consolazioneinedito con ospite speciale il pianista Antonio Faraò. A completare la formazione il contrabbassista Aldo Vigorito e il batterista Claudio Romano. A seguire, l’esibizione di Jaques Morelembaum and the Cello Samba Trio con ospite la cantante Paula Morelembaum, per uno spettacolo affascinante tra samba, bossa nova e musica da camera. Infine, il giovane pianista Mario Nappi presenta in trio il suo ultimo lavoro “Thank You”, tra brani originali e rivisitazioni di classici partenopei.
Alla ricchissima serata musicale arriva da Capri lo chef Eduardo Estatico del ristorante J Kitchen del J K Place Capri, talento emergente nella gastronomia campana fortemente impegnato nella valorizzazione dei prodotti tipici dei vari territori della regione.
Domenica 22 settembre: alle ore 10 percorso nel Parco Regionale del Partenio con partenza da Roccarainola. Segue degustazione di prodotti e piatti dell’agro nolano offerta dall’Hosteria Le Gourmet di Avella, deliziosa osteria dall’aria retro.
In serata gran finale alle Basiliche Paleocristiane di Cimitile (NA) con l’omaggio di Enrico Rava e dellaPMJLab (band di 10 elementi prodotta dalla Fondazione Musica per Roma) all’indimenticabile Lester Bowie. In apertura l’interessante duo Soupstar, ovvero Giovanni Guidi e Gianluca Petrella, entrambi vincitori del premio top jazz.
Grande chiusura anche di Note di Gusto con l’oste Mimmo De Gregorio del ristorante Lo Stuzzichino di Sant’Agata sui Due Golfi, famosissima chiocciola Slow Food.