"Caro Andrea, dopo averti fatto degustare tre ottimi vini bianchi di Grecia e un grande rosso a base Mavrodaphne, il finale della nostra degustazione non può non essere dolce. Ti ho portato in tal senso un vino liquoroso di Samos, un'isola di cui ti parlerò a breve, che ritengo abbia un rapporto qualità prezzo eccezionale. E poi è fatto da una cooperativa storica dell'isola....".
Il mio amico Costa Linardos, che molti di voi avrete imparato a conoscere grazie al sito Ellenika.it, ama tremendamente il suo lavoro ed è un fiume in piena mentre, versandomi il vino nel calice, mi contestualizza l'ultima degustazione.
"Sai, Andrea, Samos è una bellissima isola che si trova proprio nel cuore dell'Egeo Settentrionale ed Orientale distando circa 1200 metri dalla Turchia dalla quale è separata dal canale "Eptastadio", (chiamato Bogaz Dar in turco). A nord, invece, abbiamo l'isola di Chio mentre a sud troviamo le isole del Dodecanneso, in particolare Patmo. L'isola si estende per circa 500 km2 e presenta una morfologia particolare visto che, dalla collina, si passa verso il centro ad un aspetto prettamente di montagna visto che la cima più alta, chiamata monte Kerketeas, 1443 m, è anche il punto più alto di tutte le isole del Mar Egeo Nord-Orientale. Storicamente, poi, è stata importante visto che ha dato i natali a Pitagora, nato a Samos nel 575 a.C., ed è stata patria mitologica della dea Hera, sorella e una delle spose di Zeus".
Costas potrebbe andare avanti per ore a parlare della sua terra di origine ma gli chiedo si parlarmi dei produttori di questo vino visto che trattasi di una storica cooperativa del posto. "Sai Costas - ammetto - questo tipo di realtà in Italia non è che offrono spesso grande qualità. In Grecia è diverso?"
"Andrea, non conosco molto la realtà italiana ma, in una piccola isola come Samos, l'economia locale è fondamentale per cui da queste parti, per sopravvivere, si deve necessariamente fare qualità. L'Union of Vinicultural Cooperatives of Samos (EOSS) è un consorzio storico fondato nel 1934 con la partecipazione di 26 cooperative locali che rappresentano tutti i viticoltori dell'isola. L'obiettivo, fin dall'inizio, è quello di tutelare i diritti dei viticoltori cercando di proteggere, al contempo, i loro introiti. Sembra scontato tutto questo ma fino al 1933 a Samos tutto il vino veniva venduto ai mercanti francesi che pagano pochissimo i vignaioli. Per contrastare tutto ciò il governo ellenico ha dovuto emanare una legge ad hoc che obbligava tutti i produttori di uva ad iscriversi ad una delle 26 cooperative agricole riunite, successivamente, nell'EOSS. Il primo vino della cooperativa è stato venduto nel 1939 e, ovviamente, è stato un moscato, l'uva regina dell'isola di Samos.
Questa uva è coltivata da queste parti fino dal 1200 a.C. ed oggi sembra sia lo stesso clone del Muscat de Frontignan francese. Il vino moscato è protetto dalla denominazione Samos, e i vigneti, che si estendono per circa 1600 ettari lungo i pendii terrazzati del monte Ambelos. A Samos il 97% delle vigne è a moscato mentre il restante 3% è coltivato a ritino e fokiano, uve a bacca rossa usati per la produzione di rosati".
Questa uva è coltivata da queste parti fino dal 1200 a.C. ed oggi sembra sia lo stesso clone del Muscat de Frontignan francese. Il vino moscato è protetto dalla denominazione Samos, e i vigneti, che si estendono per circa 1600 ettari lungo i pendii terrazzati del monte Ambelos. A Samos il 97% delle vigne è a moscato mentre il restante 3% è coltivato a ritino e fokiano, uve a bacca rossa usati per la produzione di rosati".
I vigneti |
I terrazzamenti |
Le vecchie vigne ad alberello |
Mentre mi immergo nella realtà greca per pochi minuti, l'Anthemis 2006 mi aspetta bronzeo nel bicchiere, forte dei suoi 5 anni di invecchiamento in botti di legno, con un naso che si schiude in un bouquet ampio e sfaccettato dove al fico secco e al dattero, seguono note di miele di castagno, cacao, caramella mou, vinaccia, il tutto incorniciato in una elegante nota di legno antico e tabacco da pipa.
La bocca è agile e dinamica nella sua grande ricchezza. La note dolce iniziale cede subito il passo a sensazioni più fresche che riequilibrano subito il palato, alleggerendolo, e spingendo il finale verso sensazioni e sapori interminabili.
Le botti in cantina |
Noi, grazie ad Emanuele Fiorelli, lo abbiamo provato assieme a delle tartine di gorgonzola e fichi secchi e, devo dire, l'abbinamento si è rivelato decisamente angelico.
Ottimo anche come vino da meditazione, magari accompagnato da un sigaro cubano e dal tramonto dell'isola di Samos. Che ne dite?
Foto: Turistipercaso.it |
Se andate su Ellenika.it trovate la bottiglia da 0.75 a circa 13 euro. Un prezzo piccolo per un vino dalla grande tradizione. Che aspettate?