di Lorenzo Colombo
Clusane
è una frazione del comune d’Iseo che s’affaccia sulla sponda meridionale
dell’omonimo lago. Questo piccolo borgo è famoso, per tutti gli appassionati di
gastronomia, per la Tinca al forno con polenta, specialità alla quale nel mese
di luglio è dedicata un’intera settimana, ma che in realtà è possibile gustare,
nei numerosi ristoranti e trattorie durante tutto l’anno. Sono infatti
numerosissimi i locali che propongono questa specialità, unitamente ad altre
preparazioni dove in genere la fanno da padrone i pesci d’acqua dolce, difatti
oltre a trote, lucci, salmerini, pesce persico ed anguille, ci sono altri due
ingredienti che vengono molto utilizzati nelle varie preparazioni, si tratta
delle sarde di lago e dei gamberi d’acqua dolce.
Le
sarde di lago essiccate sono tipiche di Monte Isola, la più grande isola
lacustre europea e sono inseriti tra i Presidi Slow Food, si tratta di agoni,
gli stessi pesci che, lavorati in modo differente prendono il nome di
“Missultin” sul lago di Como. Qui, dopo essere stati eviscerate, le sarde
vengono essiccate al sole appese a fili su apposite strutture molto
scenografiche.
Nel
menù, che pur prevede preparazioni a base di carne: manzo, coniglio ed agnello,
la fanno da padrone i pesci d’acqua dolce, che troviamo sia negli antipasti
come nei primi e secondi piatti.
Per
quanto riguarda gli ingredienti principali dei piatti da noi scelti non bisogna
lasciarsi ingannare dalla vicinanza del lago -siamo proprio sulle sue sponde-,
ovvero dal mito dei prodotti a Km Zero, tanto di moda al giorno d’oggi. A
esplicita domanda ci viene onestamente detto che le
tinche provengono da allevamenti situati sul lago
Trasimeno mentre i gamberi d’acqua dolce da allevamenti dei paesi dell’Est
Europa e più raramente dalla Turchia. D’altra parte sarebbe impossibile avere
tutto l’anno questa materia prima reperita con la pesca, per di più locale. Tornando
ai piatti scelti per il nostro pranzo abbiamo trovata molto delicata e fresca
l’insalata di gamberi e più saporita ed intensa la tartare di trota.
Per quanto riguarda la frittura di
gamberi, raramente ne abbiamo trovata una più leggera, asciutta e senza alcuna
untuosità, tanto che abbiamo chiesto se non fosse stata preparata con la
friggitrice ad aria, eventualità che è stata decisamente negata.
Ultima annotazione riguarda il piatto
clou, ovvero la Tinca, preparazione che abbiamo mangiato numerose volte nel
corso degli anni, differentemente da tutti gli altri locali dove l’avevamo
assaporata, che normalmente la presentano in un contenitore ceramico immersa
nel burro fuso, dove viene cotta, qui il pesce è servito su un piatto piano,
senza il burro liquefatto il che la rende meno pesante. Non cambia il metodo di
cottura, ci è stato detto, unicamente l’impiattamento. Ci dimenticavamo della
polenta, contorno obbligatorio della Tinca al forno, che si presentava ben
asciutta ed al contempo cremosa.
Molto
interessante, ed onesta, l’ampia carta dei vini nella quale è dato notevole
spazio ai prodotti locali -siamo in Franciacorta- non trascurando però il resto
d’Italia, viene inoltre data grande importanza ai vini dei produttori aderenti
alla FIVI, il locale è infatti uno dei punti d’affezione di questa
associazione. https://www.fivi.it/la-fivi/punti-affezione-fivi/
In
definitiva siamo stati molto contenti della nostra scelta, e certamente
ritorneremo in questo locale per provare altre preparazioni che ci stuzzicavano
ma che, per ovvi motivi, non abbiamo potuto assaporare.
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