Saragano è un piccolo ma delizioso borgo in provincia di Perugia, disperso tra le bellissime colline della campagna umbra dove si arriva, nonostante le strade tortuose, solo se si ha un obiettivo preciso e il mio ha a che fare col il Sagrantino di Montefalco e, più in generale, con la Tenuta di Saragano. La Tenuta ha origini che risalgono al XIV secolo e si estende per 220 ettari incontaminati nei quali troviamo 10 ettari di vigneti localizzati a circa 500 metri s.l.m., ovvero la massima altitudine di tutto il comprensorio di Montefalco.
Tenuta di Saragano è di proprietà del Conte Riccardo Pongelli Benedettoni e di Ivan Vincareti (imprenditore ed enologo) i quali, pure provenendo da mondi diversi, hanno messo in comune la loro passione per l’agricoltura biologica e il vino di qualità realizzando un progetto comune ovvero valorizzare le uve dei vigneti del Sagrantino nelle loro rispettive aziende confinanti.
Segreta (1 ha di riesling)
Piantata (1,5 ha con piante di sagrantino, sangiovese e merlot),
Palmira (4,5 ha con piante di sangiovese, merlot, grechetto di Todi e trebbiano spoletino)
Palazzo (2 ha con piante di sagrantino, sangiovese e merlot)
Le Torri (1 ettaro con piante di sagrantino, sangiovese e merlot)
In cantina, di recente ristrutturazione, tutti i vini sono fermentanti in acciaio e poi, a seconda della tipologia, vengono fatti maturare in bottiglia o in barrique prima di essere successivamente imbottigliati ed uscire sul mercato. Su questo punto è importante spendere due parole: Riccardo Pongelli Benedettoni e Ivan Vincareti non hanno assolutamente fretta di vendere il loro vino.
Anzi, i due proprietari sono assolutamente consapevoli che tutti i loro prodotti, soprattutto il Sagrantino di Montefalco, hanno bisogno del giusto tempo di maturazione per smussare quelle spigolature, soprattutto di carattere tannico, che limiterebbero le potenzialità gustative di un grande vino italiano immesso prematuramente in commercio.
Tutta questa filosofia, nella pratica, si di traduce semplicemente portando il vino, imbottigliato come da disciplinare nell’areale di produzione della DOC\DOCG, dalla cantina di Saragano a quella di Frontignano dove il Montacchielo, il Montefalco Rosso e il Sagrantino di Montefalco maturano ulteriormente fino a quando non sono considerati veramente pronti per essere degustati al meglio dagli appassionati.
Un esempio pratico? Beh, il Sagrantino di Montefalco attualmente in commercio è relativo all’annata 2014…..
Con Matteo De Paoli, blogger di Radiobottiglia e ottimo Cicerone durante la mia visita in azienda, abbiamo degustate le ultime annate:
Segreto di Famiglia (100% riesling): questo spumante metodo charmat, proveniente da un vigneto di 45 anni di riesling, come dice l’etichetta stessa rappresenta il classico vino che i Pongelli Benedettoni usavano bere in famiglia come aperitivo. Uno spumante “intimo” che pian piano, vista la sua gradevolezza, è stato usato anche per allietare gli ospiti dell’Agriturismo di Charme La Ghirlanda, sempre di proprietà del Conte, e che oggi possiamo trovare sul mercato in modeste quantità. A me è piaciuto moltissimo per la sua schiettezza e per non essere “piacione” visto che parliamo, vivaddio, di un extra brut.
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