Grandi vini da piccole vigne - seconda parte del resoconto

Eccoci alla seconda parte del resoconto della manifestazione Grandi Vini da Piccole Vigne.
Durante il mio tour tra i banchi di assaggio sono stato piacevolmente stupito dal Ragis 200 dell’azienda “Le Vigne di Raito”. Situata a pochi chilometri da Salerno, nel territorio di Vietri sul Mare, l’azienda, in conversione biologica dal gennaio 2008, coltiva le viti sui tipici terrazzamenti dove la pendenza è tale da costringere il produttore a lavorazioni esclusivamente manuali. Il suo unico vino, il Ragis Rosso, è prodotto da uve Aglianico e Piedirosso che, sapientemente vinificate, danno vita ad un prodotto dalle suadenti note mediterranee, nette e profonde come la vegetazione che avvolge le viti a picco sul mare.
Il vino offre maggiori complessità aromatiche grazie anche alle sensazioni di marasca, liquirizia e china. La grande struttura data dall’Aglianico e l’equilibrio del Piedirosso ne fanno un vino molto interessante e dalla facile beva. Ancora non lo trovate in commercio però, qua a Castelvenere c’è stata una vera e propria di anteprima.

Il nostro giro enologico ci conduce ora a Ponza, nell’azienda agricola di Marisa Taffuri e Maurizio Pouchain che, per primi, hanno impiantato sull’isola dopo quaranta anni vigneti fitti e bassi, di moderna concezione, ed hanno realizzato una piccola cantina d’avanguardia che, ad oggi, produce circa 4000 bottiglie. In questo luogo incantato in mezzo al mare nasce il Don Ferdinando, spumante brut metodo classico, prodotto da uve Chardonnay e Malvasia, che riposa sui lieviti per circa 12 mesi. Mi sento di segnalare il Don Ferdinando non tanto per la sua qualità, ottima se consideriamo che si tratta quasi di uno spumante quasi artigianale, ma quanto per il coraggio di una produttrice che, in un piccolissimo fazzoletto di terra strappato al mare, cerca di portare avanti la sua passione nonostante il mercato forse richieda altro. Complimenti.

Altra segnalazione sicuramente per l’azienda Eleano, situata nel Vulture, i cui vigneti si trovano nel territorio di “Pian dell’Altare”, una delle zone maggiormente vocate per la produzione di Aglianico di qualità. Durante la manifestazione ho potuto degustare il loro Eleano, un vino che ha nell’equilibrio e nella morbidezza i suoi caratteri principali, di bella beva sicuramente anche se qualcuno potrebbe obiettare sulla classicità del vino.

Il mio ultimo consiglio, ma non per questo meno importante, riguarda l’Antica Masseria Venditti, un’azienda vitivinicola che risiede a Castelvenere da tempo immemore. Nicola Venditti, proprietario ed enologo, con amore e passione produce vini nel rispetto della Natura come il Vàndari, falanghina in purezza, che profuma di mela stark, biancospino ed erba tagliata e che al gusto si presenta bilanciata e vigorosa allo stesso tempo. Altro grande vino da piccola vigna della Masseria Venditti è sicuramente il Barbetta rosso, 100% Barbera, il cui clone autoctono, denominato in azienda Barbetta, è stato salvato negli anni ’30 dalla fillossera. Naso fruttato e una bocca di grande personalità per un vino che, seppur poco complesso, rientra tra i migliori assaggi a Castelvenere.
Grazie ancora a Luciano Pignataro e Mauro Erro per aver organizzato il tutto e alla prossima edizione!

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