Il vino
Bramaterra è prodotto nel territorio di sette comuni (Masserano, Brusnengo, Curino, Roasio, Villa del Bosco, Sostegno e Lozzolo)della zona collinare limitrofa al parco naturale
delle Baragge, protetta dal Monte Rosa. Pare che la sua origine sia dovuta ai
servi della gleba che, divenuti liberi, si stabilirono in quel territorio e
coltivarono la vite, ottenendo un vino di grande pregio. Riconosciuto D.O.C.
nel 1979, era anche chiamato "Vino dei Canonici" in quanto
particolarmente gradito alla curia vercellese.
L’areale
di produzione è composto da colline originate milioni di anni fa, con terreni
acidi porfirici e una copertura superficiale di terreno fertile. Sul lato
occidentale i suoli hanno una maggiore ricchezza di sabbie con depositi marini,
ad est si trovano zone maggiormente argillose, a sud i terreni si fanno più
profondi, con maggiore ricchezza in limo ed argilla. La vicinanza con il Monte
Rosa offre una barriera naturale dai venti montani e garantisce un microclima
favorevole per la coltivazione della vite.
I vini
DOC Bramaterra e Bramaterra Riserva devono essere ottenuti dalle uve dei vitigni Nebbiolo (Spanna) dal 50 al 80 %; Croatina, fino ad un massimo del 30 %; Uva rara (Bonarda novarese) e Vespolina da sole o congiuntamente fino ad un massimo del 20%.
Il vino Bramaterra DOC deve essere sottoposto ad un periodo di invecchiamento
minimo di 22 mesi di cui 18 il legno, mentre la versione “riserva” di 34 mesi di cui almeno 24 in legno. I vini Bramaterra e Bramaterra Riserva possono essere accompagnati
dalla menzione aggiuntiva “vigna” seguita dal relativo toponimo o nome
tradizionale purché il vigneto abbia un’età di impianto di almeno 7 anni.
Le Pianelle –
Bramaterra 2015 (80% nebbiolo, 10% vespolina e 10% croatina): decisamente austero,
tenebroso, si apre alla distanza su tenui profumi floreali e vegetali che si
completano appena arriva una strabordante ferrosità con ricordi di frutta
croccante. Sorso secco, deciso, graffiante con decisi ritorni minerali.
La Tur –
Bramaterra Riserva 2015 (80% nebbiolo, 10% vespolina e 10% croatina): completamente diverso dal
precedente per il suo essere avvolgente, intensamente fruttato, rotondo e con
un finale piacevole e intensamente sapido.
Colombera &
Garella – Bramaterra 2014 (80% nebbiolo, 10% vespolina e 10% croatina): l’annata rende il vino
essenziale, le sfumature minerali fanno risaltare l’aristocratica componente
olfattiva che ricorda le spezie e le erbe balsamiche. Bocca tesa, diretta,
senza fronzoli, con tannino in progressione e finale decisamente salato.
Noah – Bramaterra 2013 (80% nebbiolo, 10% vespolina e 5% croatina, 5% uva rara): profilo
leggermente evoluto dove emergono sensazioni di sottobosco, prugna secca, noce
moscata, fiori rossi secchi. Elegante anche al sorso per un equilibrio già
abbastanza centrato anche se il vino cede un po’ nel finale che non progredisce
abbastanza.
Roccia Rossa - Bramaterra
2013 (80% nebbiolo,
15% vespolina e 5% croatina): sia per colore, granato trasparente, sia per
sensazioni aromatiche questo vino regala un profilo assolutamente rarefatto
nelle sensazioni di fiori rossi e spezie sottili, frutta rossa disidratata e
bacche. Al gusto è armonico, con tannini sciolti e persistenza sapida nel
finale.
Antoniotti - Bramaterra
2013 (70% nebbiolo,
20% croatina, vespolina 7%, uva rara 3%): una maggiore percentuale di croatina
regala un Bramaterra assolutamente brioso, giovane, dotato di tanta frutta
rossa, richiami minerali e vegetali. Sorso coerente, ricco, segnato da intensa
freschezza e tannini ancora vispi. Finale sapido e fruttato. Vino assolutamente
gastronomico.
La Palazzina –
Bramaterra Riserva 2011 (80% nebbiolo, 10% croatina, 5% vespolina, 5% uva rara): una
leggerissima nota eterea veicola sensazioni evolute di viola essiccata,
tabacco, humus, muschio e terra rossa. Sorso sapido e gustoso, non potentissimo
ma già abbastanza equilibrato. Da bere ora.
Tenute Sella –
Bramaterra “I Porfidi” 2010 (70% nebbiolo, 20% croatina, vespolina 10%): a bicchiere già fermo
propone un ricco ventaglio olfattivo, invitante e complesso, che richiama la
terra rossa vulcanica, la frutta scura, il cardamomo, il the nero, l’anice, le
erbe aromatiche, le spezie orientali. Gusto intenso, ricco di freschezza e
delizioso tannino anche se il tutto sembra ancora in fase di integrazione.
Finale sapidissimo che richiama la beva.