Madò...esclamazioni vinose di questo week end!

Ci sono vini che ti conquistano per la loro complessità, altri che ti affascinano per la loro bella semplicità. Un pò come le donne, ci sono quelle belle ed impossibili che ti fanno dannare e altre che sposeresti perchè hanno la seducente ingenuità della ragazza della porta accanto.
Il Madò di Mario Pastorello mi ha ricordato molto il secondo esempio, è un vino sincero, diretto e senza fronzoli che, se non si è troppo enosnob, può diventare tranquillamente un sincero compagno di tavola.
Il vino, un Monferrato DOC Rosso, è un blend di barbera, nebbiolo e cabernet sauvignon provenienti dai vigneti aziendali di circa 10 anni.

Vigneti aziendali

Le uve vengono vinificate separatamente ed il vino viene unito e prende la forma e il corpo del Madò solo a malolattica completata. Fa sempre e solo acciaio rimanendo sulle fecce fini fino al termine dell'affinamento che dura circa un anno.
Aperto una domenica a pranzo davanti ad un piatto di cannelloni di carne fumanti, il Madò 2010 si caratterizza per profumi caldi di mora matura, ciliegia sotto spirito, lampone, pepe nero. profumi diretti, a tratti rustici, che ben inquadrano un vino del Monferrato che non chiede altro che di essere bevuto senza angoscia
Al sorso, infatti, esprime le sue maggiori potenzialità in quanto è ricco, carnoso, l'acidità della barbera ben sorregge un alcol di 14,5° che mai crea problemi di beva. Anzi, il Madò va giù che è un piacere e, adeguatamente abbinato, è molto meglio di tanti altri vini più blasonati che, a volte, tendono a "ballare da soli".

Con un costo inferiore a dieci euro è sicuramente un vino da tavola dall'ottimo rapporto q/p. 

L'unico problema, essendo prodotto in poche bottiglie, è che è difficile trovarlo in giro. Se volete, andate sul sito dell'azienda Pastorello e mandate una mail a Mario.

Alla prossima!




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