Domenica 31 maggio 2009 si è svolto nella splendida cornice dell’Hotel Cavalieri Hilton, alla presenza di star della televisione e con le riprese di RAI 1 il “Premio Internazionale del Vino”, organizzato da AIS Roma. Tutto di grande effetto, con protagonisti vini e produttori decisamente i

Eppure è umano classificare. Si fanno i concorsi per il Mister o la Miss, si dichiara l’Auto dell’anno o l’Imprenditore del mese e, quindi, è in quest’ottica che va letta un’iniziativa del genere. E poi...non

Il fatto di dichiarare queste cose contribuisce sicuramente a una maggiore trasparenza e credibilità nei confronti del premio. Resta inoltre il fatto che, proprio a causa di tale dispersione di voto, rischia di vincere non il vino che ha le migliori caratteristiche ma il produttore che riesce a far votare il numero maggiore possibile di amici e parenti. E’ sufficiente, cioè, che un numero di persone appropriatamente istruito voti in modo compatto per falsare il risultato complessivo.
A nostro giudizio sarebbe addirittura preferibile, piuttosto che lasciare la scelta completamente in bianco al lettore e basata su parametri completamente arbitrari, individuare, magari attraverso un “comitato di saggi” una rosa ristretta a priori, indicando di ogni vino quali elementi valutare. Certamen

Per quanto ci riguarda, la giornata, ottimamente organizzata, è stata un’occasione per degustare vini comunque interessanti, a partire dallo Champagne millesimato blanc de blancs “S” 1997 di Salon, azienda di Le Mesnil-sur-Oger. L’annata è la trentasettesima da quando questo vino ha cominciato ad essere prodotto. Profumi di zenzero, frutta esotica, miele e, in bocca, morbidezza controbilanciata da una buona acidità. Buono, per carità, ma alla fine non sappiamo proprio se possa a ragione essere considerato il “Miglior Vino Straniero”, anche relativamente ad altri Champagnes.
Personalmente abbiamo i nostri dubbi, soprattutto se tra i candidati era presente un Riesling Auslese di J. J. Prum. Interessante anche la categoria dei vini rossi, con un ottimo Barolo Brunate Le Coste 2004 di Rinaldi. Ci ha molto favorevolmente colpito, vincitore tra i vini rosati, Il Rogito 2006 di Cantine del Notaio, di una persistenza davvero straordinaria.
Molto persistente e anche di intensa mineralità Colli Orientali del Friuli Rosazzo Terre Alte 2006 di Livio Felluga, della categoria vini bianchi.
Più combattuta, secondo noi, è stata la battaglia sul fronte del Miglior Vino dolce, vinta da Diamante d’Almerita 2007 di Tasca d’Almerita, ma contro pretendenti di tutto rispetto, quali Muffo 2006 di Mottura e Recioto di Soave Suavissimus 2005 di Nardello. Meritatissimo il premio per Il Miglior Rapporto Qualità/Prezzo al Pian del Ciampolo 2006 di Montevertine.
La lista completa dei premiati è visibile al link http://www.bibenda.it/notizie_news.php?id=254.
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