di Lorenzo
Colombo
La storia di
Fornacelle inizia al termine della seconda Guerra Mondiale.
E’ infatti
nel 1945 che, con la riforma agraria, diversi terreni del bolgherese,
fin’allora in buona parte di proprietà dei Conti Della Gheraresca, vengono
ceduti ai mezzadri che li avevano coltivati sino a quel momento. Avviene
così anche per Giulio Bastioni, mezzadro sin da fine ‘800 e bisnonno di Stefano
Billi l’attuale proprietario di Fornacelle, che viene in possesso di poco più
di un ettaro e mezzo di terreno in località Fornacelle, tra l’Aurelia e la
bolgherese, scelto in alternativa ad una villa sul lungomare di Castagneto
Carducci. Arriviamo al 1998, quando Stefano Billi e la moglie Silvia decidono -
tra i primi a Bolgheri - di puntare decisamente sulla viticoltura, selezionando
i vitigni adatti dopo un lavoro di zonazione.
L’azienda s’allarga ed attualmente opera su quindici ettari in proprietà,
otto dei quali a vigneto, due ad oliveto, altrettanti a frutteto ed il
rimanente riservato ad ortaggi e seminativi.
I vitigni, per quanto riguarda quelli a bacca nera, sono i classici
bolgheresi, ovvero: cabernet sauvignon e franc e merlot, per quanto riguarda
quelli a bacca bianca la scelta è un poco diversa rispetto agli altri
produttori della zona, dato per scontato il Vermentino, ormai tipico per
Bolgheri, troviamo infatti sémillon e fiano. Sia la parte agronomica che quella
enologica sono affidate alle mani di Fabrizio Moltard, consulente di diverse
aziende, soprattutto toscane.
I vini prodotti sono suddivisi in due diverse linee: “Bolgheri Classica”,
che comprende i vini che rispettano il disciplinare della denominazione e
“Collezione Artistica”, vini da monovitigno classificati come Igt Toscana,
caratterizzati da etichette rappresentanti quadri dell’artista Franco
Menicagli. La produzione annua è di circa 50.0000 bottiglie il 40% circa delle
quali vengono commercializzate all’estero, soprattutto tra USA, Canada e
Giappone.
Durante un incontro con Silvia Menicagli, a Milano, abbiamo avuto
l’opportunità di assaggiare quasi tutta la produzione, eccovi quindi le nostra
sintetiche impressioni:
“Zizzolo” Bolgheri Doc Vermentino 2016
Il nome si riferisce al vigneto di produzione “Vigna allo Zizzolo”,
quest’ultimo è la versione dialettale di giuggiolo. Prodotto con uve Vermentino
provenienti da un vigneto sito lungo la Via Bolgherese allevato a Guyot con
densità d’impianto di 6.000-8.000 ceppi/ettaro. Sia la vinificazione che
l’affinamento avvengono in acciaio. 10.000 circa le bottiglie prodotte
annualmente. Il colore è paglierino luminoso, intenso al naso dove
presenta note vegetali che rimandano al fieno ed alle erbe officinali. Intenso
alla bocca, fresco, agrumato, con sentori di frutta a polpa bianca e
decisamente sapido, lunga la sua persistenza.
“Fornacelle Bianco” Igt Toscana 2015
Da uve semillon allevate a Cordone speronato con densità d’impianto di
6.000-8.000 ceppi/ettaro. Sia la fermentazione che l’affinamento (per sei mesi)
avvengono in barrique, seguono quindi ulteriori sei mesi di bottiglia prima
della commercializzazione. La produzione annua è di circa 3.000 bottiglie. Color
giallo paglierino, media l’intensità olfattiva dove si colgono sentori d’erba
secca, frutto tropicale ed accenni nocciolati. Fresco e sapido al palato dove
ritroviamo il frutto tropicale unito ad accenni minerali, buona la persistenza.
“Zizzolo Rosso” Bolgheri Doc 2015
60% Merlot e 40% Cabernet sauvignon allevati a Cordone speronato con
densità di 8.000 ceppi/ettaro. La fermentazione avviene in acciaio e
l’affinamento in barrique per otto mesi, ulteriore sosta in bottiglia per
analogo periodo. 22.000 le bottiglie prodotte annualmente. Profondo il colore,
rubino-violaceo. Ala naso sentori di sottobosco, foglie bagnate e frutto rosso
maturo. Fresco alla bocca, sapido, di discreta struttura, con un bel frutto,
lungo il fin di bocca piacevolmente amaricante su accenni di liquirizia.
“Guarda Boschi” Bolgheri
Superiore 2013
40% Merlot, 30% Cabernet sauvignon e 30% Cabernet franc, allevamento a
Cordone speronato con densità di 8.000 ceppi/ettaro. Fermentazione in barrique
aperte, affinamento per 15 mesi in barrique e sosta in bottiglia per 18 mesi prima
della commercializzazione. 8.000 le bottiglie prodotte annualmente.
Color granato, balsamico al naso, si colgono sentori di legno dolce,
leggere note affumicate ed accenni vegetali.Di buona struttura, intenso,
elegante, con sentori di tabacco dolce, lunga la persistenza su note di
liquirizia.
“Foglio 38” Igt Toscana
Cabernet franc 2012
Cabernet franc in purezza, la fermentazione avviene in barrique aperte,
affinamento in barrique per 18 mesi , a cui seguono ulteriori 18 mesi di
bottiglia prima della messa in commercio. Granato di buona profondità, al naso
presenta leggere note vegetali ed accenni balsamici. Elegante, fresco, con un
bel frutto, i tannini sono decisi ma ben fusi nell’insieme, buona la sua
persistenza.
“Erminia” Igt Toscana Merlot 2011
Merlot in purezza, la fermentazione avviene in barrique aperte, affinamento
in barrique per 18 mesi , più ulteriori 18 mesi di bottiglia prima della
commercializzazione. Color granato profondo, note surmature al naso, frutto
rosso maturo, prugne secche, confettura di marasche e prugne. Di buona
struttura ma non massiccio, morbido, con bella trama tannica, spezie dolci e
lunga persistenza su sentori di liquirizia.