“Mi chiamo Marilena Barbera e sono una vignaiola. Vivo e faccio il vino a Menfi, in Sicilia, insieme a mia madre e ai miei ragazzi”.
Ecco, io Marilena Barbera mica la conoscevo, né come persona, né come produttrice, e nemmeno avevo mai bevuto i suoi vini. Però leggendo quel che scriveva su Facebook mi sono incuriosito parecchio e allora sono andato anche a vedere il suo sito, che comincia con le parole virgolettate che ho riportato qui sopra e che mi hanno confermato in una convinzione: questa donna è una che bada al sodo, pochi fronzoli e tanta concretezza. Del resto anche i suoi interventi sui social sono così, che potresti prenderli, farci un taglia e incolla e tirarci fuori degli utilissimi trattatelli sul mondo che gira intorno alle vigne e al vino. Chissà se un giorno scriverà qualcosa di suo per davvero.
Ma sto divagando.
Ordunque, incuriosito, ho voluto assaggiare alcuni dei vini di Marilena Barbera, per vedere se le premesse trovassero conferma caratteriale anche nella bottiglia.
Com’è andato l’assaggio lo dico qui di seguito, precisando che più d’un assaggio s’è trattato di gaudente bevuta, alla fine.
Sicilia Grillo Coste al Vento 2015 Cantine Barbera
“In Sicilia – leggo sul sito -, ‘costa’ è il fianco delle colline che digradano dolcemente verso il mare”. È lì che viene coltivata l’uva grillo. Orbene, questo bianco è vino che davvero interpreta il mare, perché è salatissimo e iodato, e quando ne prendi un sorso ti viene in mente da subito anche la Sicilia e questa è infatti l’impressione comune della decina di persone che assaggiavano con me. Tesissimo e caratteriale. Sì, prima conferma. (92/100)
Menfi Bianco Superiore Arèmi 2015 Cantine Barbera
Gli arèmi sono i denari nel gioco delle carte, dorati come gli acini del catarratto, che maturano “a poche centinaia di metri dal Mediterraneo” da un vigna di neanche un ettaro su argilla che era fondo marino. Bianco fascinosissimo, che del Mediterraneo porta con sé il sole e l’aria salmastra, e se si tratta di suggestione, ebbene non è stata solo mia, ma anche degli altri che bevevano al mio tavolo. Interminabile, infinito come un orizzonte marino. (94/100)
Sicilia Rosso Perricone Nerello Mascalese Microcosmo 2013 Cantine Barbera
Un rosso che viene da una vigna nella quale convivono ceppi di perricone e di nerello mascalese in proporzione di dieci a uno, ma “il vigneto viene trattato come un’entità unica ed interdipendente”, e dunque è una sorta di microcosmo, e questa è la spiegazione del nome in etichetta. Tannino e frutto e un che di lauro e fiori (tanti, proprio tanti), ma io e gli altri miei accoliti abbiamo trovato che ad ora il legno faccia un po’ da freno. (86/100)
Menfi Alicante Ciàtu #2 2015 Cantine Barbera
Il giorno dopo, ho contattato Marilena Barbera e le ho domandato se fosse normale che il suo Ciàtu mi ricordasse i rossi spagnoli del Priorat e m’ha detto che alicante è il nome dato in Sicilia alla garnacha, e dunque sì, la somiglianza ci sta. Ebbene? Ebbene, è uno dei più affascinanti ed eleganti e avvincenti rossi della mia ultima manciata d’anni. Capperi, sale, mirto, acciughe, pomodoro secco, Sicilia, Mediterraneo, sole, festa, vita, calore, gioia.(96/100)
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