Uno di quei (rari) vini bianchi che uso definire “assoluti”.
Perché rasentano la mia maniera di pensare la perfezione bianchista.
Territoriale, infinito eppure mai invasivo, cangiante in dieci, cento sfaccettature dentro al calice e ricco nella personalità.
Iodato, marino, affilato, cristallino, nitido.
Spettacolare.
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