Posso anche essere d'accordo su questo, ci sono blog fatti veramente bene e oggettivamente migliori del mio però, se vogliamo entrare nello specifico, vanno fatti degli opportuni distinguo.
Bisogna evitare di confondere un blog amatoriale fatto da una persona che, come me, fa tutt'altro nella vita, da un blog scritto e diretto da veri professionisti del settore. E' chiaro che un wine blog scritto da Vizzari e Ziliani non potrebbero mai essere confrontati con Percorsi di Vino. E' come se il Corriere della Sera fosse paragonato al quotidiano di quartiere.
La cosa che mi amareggia di più è il corporativismo che vedo nel mondo di internet e, più specificatamente, nel mondo dei blogger/comunicatori di vino. Se non sei loro amico, se non fai parte della loro cerchia, se per loro sei un misero sconosciuto, allora non vali nulla e rischi di essere anche sbeffeggiato.
La cosa che trovo più brutta? In un concorso dove tutti partono alla pari e con le stesse regole, chi non è entrato in nomination ha scritto (a posteriori) che il concorso è tutto da cambiare, che le regole fanno schifo, etc etc.E se invece le cose fossero andate diversamente? Avrebbero detto e scritto quelle cose?
Addirittura c'è qualcuno che sta cercando di creare un concorso parallelo perchè DEVONO vincere certi blog, altrimenti il loro ego come potrebbe sopportare che Davide ha vinto contro Golia?
Finisco dicendo che a me non piace essere il primo della classe, non mi ci sento, l'unica cosa che vorrei trasparisse è che Percorsi di Vino è fatto col cuore. Tutto qua.