Non ci sono dalmata ma solo storie di piccoli grandi vignaioli nell’ultimo libro di Luciano
Pignataro intitolato “101 vini da bere almeno una volta nella vita”, un libro e non una guida, come ci tiene a precisare lui stesso, all’interno della quale il lettore troverà più di cento etichette di vini selezionati che, tranne rare eccezioni, non superano il prezzo di 10 euro franco cantina.
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Storie di vino quotidiano che il giornalista de “Il Mattino”, nonché prossimo curatore di Slow Wine, ha voluto condividere la scorsa settomana col pubblico romano dell’AIS che si è ritrovato nel bicchiere interessanti vini quotidiani. Dei nove presenti quel giorno ho scelto di scrivere su:
Cantopassi - Terre Rosse di Giabbascio Catarratto 2009: Centopassi
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Azienda Agricola Petrussa - Pinot Bianco 2008: da una piccola azienda familiare friulana, attenta da sempre al biologico, nasce questo interessante pinot bianco dall’impostazione severa, tradizionale, che si apre su note minerali, quasi fumè, intervallate da sbuffi di frutta bianca, fiori di sambuco e fieno. Al palato è fresco, puro, riempie senza sbavature e con una progressione minerale davvero interessante. Costo f.c. circa 10 euro
Ciro Picariello – Fiano di Avellino 2007: non è una sorpresa per
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Azienda Vinicola Carbone – Terra dei fuochi 2007: di questa azienda ne avevo sentito parlare positivamente si Vinix e devo dire che non si sbagliavano. Il monte Volture, terreno lavico ricco di potassio ed estremamente fertile, regala questo Aglianico di grande espressione territoriale che colpisce per la sua anima nera, minerale, selvatica, dove la grafite si fonde al catrame, alla china, alla radice di liquirizia e alla frutta nera di rovo. La bocca è armonica, 12,5° di alcol sono un pi
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AR.PE.PE – Grumello riserva Rocca de Piro 2004 : L'azienda vitivinicola Ar.Pe.Pe., che prende il nome da Arturo Pelizzatti Perego, si trova nel cuore della Valtellina e produce da sempre “nebbiolo (chiavennasca) di montagna” di grande classe che viene commercializzato solo quando si pensa possa essere alla sua massima espressione. Non bisogna perciò stupirsi se ora in commercio troviamo il Sassella Riserva Rocce Rosse 1997 o questo interessante Grumello Riserva 2004. Di un rosso rubino vivo, con riflessi rosa corallo, offre aromi eleganti di arancia amara, rosa, lampone, cuoio, tabacco, liquirizia. L’assaggio non delude per equilibrio e coerenza. L’ottimo tannino supportato da una buona freschezza rendono il sorso godibile, ampio, di bella persistenza. Un vino che non smetterei mai di bere per la sua leggerezza ed armonia. E se questo è il vino base…..
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