José Antonio Sierra, maestro bottaio, lavorava nello Jerez per tutte le principali case prodruttrici di
sherry dell'epoca. Noto come "El Maestro Sierra", nel 1832 costruì la sua piccola cantina per iniziare anch'esso il commercio dello sherry. Visto che al tempo tale attività imprenditoriale era effettuata solo esclusivamente dai nobili, al Mastro Sierra non fu certo dato il benvenuto anche se alla fine, dopo aver superato notevoli difficoltà, riuscì a stabilire e sviluppare il suo commercio. A ricordo di tali contrasti, l'etichetta delle sue bottiglie mostra una allegorica caccia alla volpe dove i nobili, appunto, cercano di cacciare la volpe, cioè il Maesto Sierra.
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L’attività relativa al deposito di vini è poi stata portata avanti dalla famiglia di Sierra fino a pochi anni or sono. I discendenti del maestro hanno poi finalmente deciso di imbottigliare in proprio il vino delle soleras che di solito veniva acquistato dalle grandi cantine. Da notare che le soleras della cantina hanno una età che va da un minino di 60 ad un massimo di 100 anni circa. Un autentico tesoro che fornisce al vino una qualità straordinaria.
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Il vino, di un bellissimo color mogano, ha un profilo olfattivo segnato da note di oliva nera in salamoia, frutta nera di bosco, accompagnate da lievi note di miele di castagno, liquerizia, fico secco e mallo di noce. Qualche accenno di mandorla tostata.
Alla gustativa il vino è denso, oleoso, quasi masticabile. La grande acidità e il perfetto equilibrio lo vivacizzano in un sontuoso e lunghissimo finale giocato su note di liquerizia e castagna. Grandissimo vino dolce, una delle mie migliori bevute di sempre.
(1) descrizione presa dal sito wikipedia
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