Tre Bicchieri Gambero Rosso a Roma: i migliori assaggi!

E' sempre difficile stilare una classifica dei migliori assaggi quando hai a che fare con centinaia di vini in degustazione da ogni parte di Italia soprattutto quando le temperature di servizio, troppo calde per i rossi e fredde per i bianchi, e la calca non ti forniscono le condizioni ideali per capire al meglio i vini presenti ai banchi del Gambero Rosso.

Vabbè, ho dovuto svolgere "duro lavoro" ma....qualcuno dovrà pur farlo per cui di ecco, Regione per Regione (tranne eccezioni), i migliori vini degustati lo scorso sabato a Roma.

Valle d'Aosta

Valle d'Aosta Petite Arvine ’12 Elio Ottin: impianto olfattivo ricco di gelsi bianchi, frutto della passione, litchi e soffi minerali. Profondo, affilato, persistenza ricca e salina.

Piemonte

Carema Et. Bianca Ris. ’09 Cantina dei Produttori Nebbiolo di Carema: nonostante i grande Barolo e Barbaresco presenti, premio questo vino perchè parlare con Gassino, il Presidente della Cooperativa, ti fa comprendere il profondo lavoro di resistenza enologica che questi vignaioli part time stanno svolgendo in questo posto un pò dimenticato del Piemonte. Il vino, poi, è un inno al nebbiolo di montagna dove carattere ed eleganza sopraffina si fondono perdutamente.

Lombardia

Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi Ris.’05 Ca' del Bosco: uno dei pochi Franciacorta che mi riesce sempre ad entusiasmare per profondità e complessità E' uno spumante lussureggiante che soddisfa sempre i miei bisogni edonistici.

Trentino Alto Adige

Carmenère ’07 Tenuta San Leonardo: prodotto solo in Magnum, si caratterizza per una raffinatezza sublime e per un uso magistrale del legno che in questo caso valorizza il vino donando armonia e complessità gustativa. 



Veneto

Soave Cl. Staforte ’11 Graziano Prà: bellissima espressione, a mio giudizio, di un vino e una denominazione che meriterebbe più rispetto. Questo Soave mi è piaciuto molto per il suo essere "crudo", quasi clorofillico e per la sua bocca affilata e tagliente come una lama nel buio.

Friuli Venezia Giulia

Breg Anfora ’06 Gravner: non era presente alla manifestazione, e non era il solo, ma avendolo bevuto poco tempo fa e, raffrontandolo ai vari colleghi presenti sabato scorso, non ho difficoltà ad affermare che il vino del Maestro sia di un altro pianeta.

Liguria

Cinque Terre ’12 Samuele Heydi Bonanini: devo dire che ho fatto grande fatica a stabilire il vincitore di giornata in questa Regione vista l'elevata qualità dei (troppo) pochi vini premiati. Tra il Rossese 2012 di Terre Bianche e il Vermentino di Lambruschi ho scelto questo Cinque Terre per il suo modo di essere unico. Macerazione di 4 giorni per un vino intensamente mediterraneo, resinoso, salino, estremo. Grande scoperta per me!

Emilia Romagna

Se non scrivo nulla si offende qualcuno?

Marche

Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Il Cantico della Figura Ris. ’10 Andrea Felici: la selezione marchigiana era tutta di grandissimo livello per cui ho fatto davvero fatica a scegliere il migliore. Ho scelto il Verdicchio di Felici perchè, non conoscendolo ancora, mi ha stupito davvero positivamente per il suo essere diversamente minerale e per quei tocchi idrocarburici e lievemente fumè che mi hanno soggiogato fin dal primo sorso. Chiusura bellissima, intensa, sapida. Grande vino

Toscana

Brunello di Montalcino Ris. ’07 Poggio di Sotto: anche in questo caso è stato difficile decretare il vincitore visto il livello dei vini presenti ma dopo aver assaggiato questo grande sangiovese di Montalcino non puoi non capire che sei davanti ad un vero fuoriclasse. Vino immenso per classe, purezza cristallina e freschezza. Uno schiaffo a tutti i Brunello color china...

Abruzzo

Trebbiano d'Abruzzo V. di Capestrano ’11 Valle Reale: volevo decretare vincitore Valentini, anche se non presente, ma la scelta è ricaduta su Valle Reale perchè penso che questa azienda col tempo stia crescendo moltissimo così come il suo Trebbiano Vigneto di Capestrano che, dopo una lunga permanenza sui lieviti, ti conquista alla degustazione per la sua carica olfattiva dove la pietra focaia ben si interseca con sensazioni aromatiche di timo e camomilla. Sapido e caldo al palato, ha un copro esile ma ben disegnato.

Lazio

Poggio della Costa 2012 Sergio Mottura:  amo il Romanico 2011 di Coletti Conti, anch'esso 3 bicchieri, ma nel mio Lazio, dove la qualità dei bianchi è ridotta ai minimi termini, trovare questo grechetto in così splendida forma mi scalda il cuore e mi dà tanta speranza per il futuro. Minerale, floreale, fresco, elegante, è un vino che una volta deglutito non scordi con facilità.

Umbria

Orvieto Cl. Sup. Campo del Guardiano ’11 Palazzone: altro vino sottovalutato da molti e altro grandissimo bicchiere. Lasciatelo invecchiare come deve e scoprirete uno dei migliori bianchi in Italia. Altro che Cervaro...

Campania

Fiano di Avellino ’12 Pietracupa: ammetto che la batteria dei Fiano presenti non mi ha entusiasmato moltissimo ma il Fiano di Sabino Loffredo rimane sempre grande e marcato territorialmente dal classico sentore fumè. Rispetto alle annate precedenti questo 2012 è ancora giovanissimo e un pò ritratto ma se già oggi è un grande bere non immagino cosa possa esprimere tra 4/5 anni quando il bruco diventerà farfalla.....



Molise

Niente di memorabile a mio avviso. Purtroppo un solo vino premiato.

Basilicata

Aglianico del Vulture Titolo 2011 Elena Fucci: Elena da anni non sbagli un colpo, il suo Aglianico è figlio del vulcano e della fatica e anche in queste annata si conferma un Titolo dalla grande vena minerale e dalla fine speziatura. 

Puglia

Primitivo di Manduria Es 2011 Gianfranco Fino: esiste il Primitivo di Manduria ed esiste l'ES di Fino. Che piaccia o meno questo è un vino irripetibile da un terroir unico. La storia è stata tracciata.

Calabria

Moscato Passito ’12 Luigi Viola: in tema di vini unici ho voluto premiare questo Moscato di Saracena che anno dopo anno assume il volto della lussuria applicata all'agricoltura di nicchia. Era un vino a rischio estinzione, oggi è uno dei miei passiti del cuore.

Sicilia

Etna Bianco A'Puddara '11 Tenuta di Fessina: come si fa a non amare questo vino di territorio che sa di bergamotto e cristalli di sale? Palato sapido, fresco, indubbiamente etneo. Grande eccellenza siciliana, lo amo più più della cassata e degli arancini....e ho detto tutto!

Sardegna

Cannonau di Sardegna Mamuthone ’11 Giuseppe Sedilesu: bellissimo naso che ostenta profumi di mirto, mentolo, liquirizia e cioccolato. In bocca è vigoroso, con tannini eleganti e poderosissimi, splendida la nota minerale nel finale. Cannonau allo stato puro.

Falsi Romanée-Conti in commercio: scoperta la truffa internazionale

Il Romanée-Conti è un vino tra i più preziosi del mondo: una bottiglia vale dai 2 ai 9 mila euro. Peccato che le casse e le etichette fossero taroccate e che, dentro le bottiglie, ci fosse un vino qualsiasi anziché il pregiato nettare. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Milano ha smantellato un’organizzazione, con base in Italia, dedita alla contraffazione e al contrabbando di falso Romanée-Conti, distribuito tra l’altro in Francia, Italia, Svizzera, Russia, Olanda, Germania e Giappone. In Italia sono state arrestate due persone e, nell’ambito di 15 perquisizioni, è stato sequestrato un ingente quantitativo di materiale per imbottigliare e confezionare il vino.
IL SEQUESTRO - L’operazione, battezzata «Bollicine», ha consentito di sequestrare, in tutti i Paesi interessati, bottiglie per un valore commerciale di circa un milione e 300 mila euro. La complessa inchiesta è stata svolta dalle Fiamme gialle di Milano e coordinata, a livello europeo, da Eurojust ed Europol. Le indagini sono state avviate in Francia nel dicembre del 2012, e hanno portato alla scoperta del vero centro di produzione e smistamento del vino contraffatto, che era in Italia. Grazie a numerosi accertamenti bancari e patrimoniali sono stati ricostruiti i canali distributivi ed identificati tutti i responsabili. Varie società realizzavano i falsi imballaggi, le etichette, i tappi e tutto il necessario per il confezionamento ed il trasporto: in Italia sono state perquisite le case e le società di 15 persone, tra, Novara, Asti, Borgomanero, Bassano del Grappa, Magenta, Francavilla Fontana, Varese, Biella, Saronno, Nizza Monferrato e Canelli.
Foto: ineredwine.net/
GLI ARRESTI - L’autorità giudiziaria francese, presente a Milano per coordinarsi direttamente con gli inquirenti italiani, ha ordinato l’arresto di due cittadini italiani residenti a Novara. I due arresti sono stati immediatamente eseguiti dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Novara e i responsabili messi a disposizione del Presidente della Corte di Appello di Torino competente per territorio, che ha convalidato i provvedimenti.

Rosso Cesanese 2013: considerazioni finali

Avevo deciso di non scrivere, di evitare le polemiche e i rancori di qualche produttore ancora offeso per le mie riflessioni di due anni fa.

Non ho cambiato di molto la mia idea, eviterò infatti di soffermarmi sulle descrizioni dei singoli vini presentati sabato scorso ad Anagni perchè non ne vale la pena, ritengo sia importate fare solo un discorso generale tanto, come si è evidenziato in degustazione, chi lavora bene si vede e, purtroppo, sono sempre i soliti nomi.

Quest'anno Rosso Cesanese, che presentava per la prima volta anche le DOC Affile e Olevano Romano, non era una vera e propria anteprima del Cesanese ma bensì una sorta di vetrina territoriale dove venivano presentate alla stampa e al pubblico le annate 2012, 2011 e 2010 (solo Superiore e Riserva).


Cosa posso dire in generale senza offendere nessuno? Bah, che il livello medio trovato non mi ha esaltato, anzi, molti Cesanesi mi sono sembrati squilibrati in quanto caratterizzati o da alcol in eccesso o, in linea di massima, da squilibri vari che prendevano a volta la forma di pseudo Amaroni Ciociari o psuedo SuperCesanens dal legno lussureggiante.
Olfattivamente, tranne qualche caso, ho trovato vini non dotati di grande complessità, giocati spesso su sentori di frutta rossa, spesso sotto spirito, e poco altro. 
Al sorso, nonostante le grandi strutture, molti erano "magri", dalla persistenza flebile, giocati sul tannino troppo graffiante o, in altri casi, dall'acidità troppo sferzante. Probabilmente il cesanese d'Affile è un'uva difficile da gestire, specie nelle annate calde, e tutto questo ce lo ritroviamo sovente nel bicchiere.
Per quanto riguarda i vini Riserva presentati, se questo è il risultato, allora meglio abbandonare la strada perchè il consumatore si aspetta sicuramente altro da questa tipologia.

Alcune defezioni, come quella de La Visciola, spero che Piero abbia le sue ragioni ma il prossimo anno lo rivoglio ad Anagni perchè in questo contesto solo l'unione può fare la forza.

Se dovessi indicare un Cesanese sul quale scommettere per il futuro, qualche fiches la punterei su Bosco Castello di Maria Elena Sinibaldi. Il suo BIVI! 2012 l'ho trovato molto intenso, complesso ed equilibrato, forse un filo esile ma ha tutto il tempo di migliorare.

Il mio preferito? Naaaaaaa, basta fare pubblicità ai soliti noti :-)

Grappolo di cesanese

Il finale è per i ringraziamenti che, come ogni anno, vanno fatti a tutta l'organizzazione (Comune di Anagni, Consorzio Tutela del Cesanese del Piglio DOCG, Strada del vino Cesanese ed ASPIN) e, in particolare, a Maria Ernesta Berucci.

Io, nonostante tutto, continuerò sempre a credere in queste denominazioni (Piglio, Olevano e Affile) perchè i territori di riferimento sono davvero unici e gli spazi di crescita davvero ampi.

L'importante, come al solito, è crederci e non  mollare mai!

La guida delle guide del vino celebra l'ES 2011 Gianfranco Fino

Il risultato, pubblicato da Winenews.it, emerge dal semplice incrocio delle liste dei migliori, redatte dalle guide 2014, senza, evidentemente, scendere nel dettaglio delle specifiche modalità di valutazione, adottato dai vari team di degustazione (per la guida Vini d’Italia “Gambero Rosso” i “Tre Bicchieri”; per la guida Vini d’Italia de “L’Espresso”, le “Cinque Bottiglie”; per la guida “I Vini di Veronelli”, le “Tre Stelle”; per la Guida “Duemilavini” di Ais/Bibenda, i “Cinque Grappoli”; per l’“Annuario dei migliori vini italiani” di Luca Maroni, i vini che totalizzano il punteggio più alto nell’indice di piacevolezza, e, per la guida di Slow Food, “Slow Wine”, i “Grandi Vini”, cioè quelli che rappresentano il meglio dal punto di vista organolettico). 

Complimenti, perciò, ancora una volta a Simona e Gianfranco Fino che hanno bissato il risultato del 2011 quando, assieme al Sassicaia, avevano per la prima volta scalato la vetta della classifica generale con l'ES 2009.

Foto: www.assaggiasudest.it

Slow Wine 2014: le Chiocciole

Ed eccoci a una settimana dalla grande degustazione di sabato 26 ottobre prossimo, che si terrà a Venezia, dove presenteremo in anteprima nazionale la guida Slow Wine 2014. Visto che manca così poco al nostro debutto abbiamo deciso di pubblicare la lista delle 177 chiocciole della guida.
Per chi fosse alle prime armi e non sapesse il significato di questo simbolo vi alleghiamo quanto scritto a pagina 8 nella sezione: “Come leggere la Guida”.
Chiocciola: simbolo assegnato a una cantina per il modo in cui interpreta valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con Slow Food. I vini della Chiocciola rispondono anche al criterio del buon rapporto tra la qualità e il prezzo, tenuto conto di quando e dove sono stati prodotti.
Aggiungiamo che tutte le Chiocciole della guida sono state visitate personalmente prima di decidere l’assegnazione di questo riconoscimento.

Abruzzo e Molise
Cataldi Madonna – Ofena Aq
Emidio Pepe – Torano Nuovo Te
Torre dei Beati – Loreto Aprutino Pe
Valentini Loreto – Aprutino Pe

Alto Adige
Cantina Terlano – Terlano/Terlan Bz
Kuenhof – Peter Pliger – Bressanone/Brixen Bz
Manincor – Caldaro/Kaltern Bz
Nusserhof – Heinrich Mayr – Bolzano/Bozen
Tenutae Lageder – Magrè/Margreid Bz
Unterortl – Castel Juval – Naturno/Naturns Bz

Basilicata
Cantine del Notaio – Rionero in Vulture Pz

Calabria
‘A Vita – Cirò Marina Kr
Sergio Arcuri – Cirò Marina Kr

Campania
Antica Masseria Venditti – Castelvenere Bn
Antonio Caggiano – Taurasi Av
Colli di Lapio – Lapio Av
Contrada Salandra – Pozzuoli Na
Contrade di Taurasi – Taurasi Av
Luigi Tecce – Paternopoli Av
Maffini – Castellabate Sa
San Giovanni – Castellabate Sa
Tenuta San Francesco – Tramonti Sa
Villa Dora – Terzigno Na

Emilia Romagna
Camillo Donati – Felino Pr
Fattoria Zerbina – Faenza Ra
Paolo Francesconi – Faenza Ra
Vigne dei Boschi – Brisighella Ra
Villa Venti – Roncofreddo Fc
Vittorio Graziano – Castelvetro Mo

Friuli Venezia Giulia
Borgo San Daniele – Cormons Go
Damijan Podversic – Gorizia Go
Edi Keber – Cormons Go
Gravner – Gorizia 
I Clivi – Corno di Rosazzo Ud
Kante – Duino Aurisina Ts
La Castellada – Gorizia 
Le Due Terre – Prepotto Ud
Meroi – Buttrio Ud
Miani – Buttrio Ud
Radikon – Gorizia
Ronco del Gnemiz – San Giovanni al Natisone Ud
Skerk – Duino Aurisina Ts
Skerlj – Sgonico Ts
Vignai da Duline – San Giovanni al Natisone Ud
Zidarich – Duino Aurisina Ts

Lazio
Casale della Ioria – Acuto Fr
Marco Carpineti – Cori Lt
Sergio Mottura – Civitella d’Agliano Vt

Liguria
Cascina delle Terre Rosse – Finale Ligure Sv
Maria Donata Bianchi – Diano Arentino Im
Santa Caterina – Sarzana Sp
Walter De Batté – Riomaggiore Sp

Lombardia
Agnes – Rovescala Pv
Ar.Pe.Pe. – Sondrio
Dirupi – Ponte in Valtellina So
Fay – Teglio So
Il Pendio – Monticelli Brusati Bs
Podere Il Santo – Rivanazzano Pv
Togni Rebaioli – Darfo Boario Terme Bs

Marche
Andrea Felici – Apiro Mc
Aurora – Offida Ap
Bucci – Ostra Vetere An
Collestefano – Castelraimondo Mc
Fattoria Dezi – Servigliano Fm
Fattoria La Monacesca – Matelica Mc
Fattoria San Lorenzo – Montecarotto An
Oasi degli Angeli – Cupra Marittima Ap
Pievalta Maiolati – Spontini An

Piemonte
Alessandria Fratelli – Verduno Cn
Anna Maria Abbona – Farigliano Cn
Antichi Vigneti di Cantalupo – Ghemme No
Brovia – Castiglione Falletto Cn
Ca’ del Baio – Treiso Cn
Carussin – San Marzano Oliveto At
Cascina Ca’ Rossa – Canale Cn
Cascina Corte – Dogliani Cn
Castello di Tassarolo – Tassarolo Al
Cavallotto Fratelli – Castiglione Falletto Cn
Conterno Fantino – Monforte d’Alba Cn
Dacapo – Agliano Terme At
Elio Altare – Cascina Nuova – La Morra Cn
Elvio Cogno – Novello Cn
Fiorenzo Nada – Treiso Cn
G.D. Vajra – Barolo Cn
Giacomo Brezza & Figli – Barolo Cn
Giuseppe Rinaldi – Barolo Cn
Hilberg – Pasquero – Priocca Cn
Iuli – Cerrina Monferrato Al
Le Piane – Boca No
Luigi Spertino – Mombercelli At
Pecchenino – Dogliani Cn
Piero Busso – Neive Cn
Roagna – I Paglieri – Barbaresco Cn
Serafino Rivella – Barbaresco Cn
Sottimano – Neive Cn
Vigneti Massa – Monleale Al

Puglia
Agricole Vallone – Lecce
Attanasio – Manduria Ta
Giancarlo Ceci – Andria Ba
Gianfranco Fino – Lama Ta
Morella – Manduria Ta
Paolo Petrilli – Lucera Fg
Polvanera – Gioia del Colle Ba

Sardegna
Giuseppe Sedilesu – Mamoiada Nu
Orlando Tondini – Calangianus Ot
Panevino – Nurri Ca

Sicilia
Arianna Occhipinti – Vittoria Rg
Cos – Vittoria Rg
Ferrandes – Pantelleria Tp
Frank Cornelissen – Solicchiata Ct
Girolamo Russo – Castiglione di Sicilia Ct
Graci – Castiglione di Sicilia Ct
I Vigneri – Randazzo Ct
Marco De Bartoli – Marsala Tp
Tenuta delle Terre – Nere Randazzo Ct
Valdibella – Camporeale Pa

Toscana
Badia a Coltibuono – Gaiole in Chianti Si
Baricci – Montalcino Si
Boscarelli – Montepulciano Si
Caiarossa – Riparbella Pi
Caparsa – Radda in Chianti Si
Castello dei Rampolla – Panzano in Chianti Fi
Corzano e Paterno – San Casciano in Val di Pesa Fi
Fattoi – Montalcino Si
Fattoria di Bacchereto – Terre a Mano Carmignano Po
Fattoria di Fèlsina – Castelnuovo Berardenga Si
Fattoria Selvapiana – Rufina Fi
Fontodi – Panzano in Chianti Fi
Frascole – Dicomano Fi
I Luoghi – Castagneto Carducci Li
Il Paradiso di Manfredi – Montalcino Si
Isole e Olena – Barberino Val d’Elsa Fi
Le Chiuse – Montalcino Si
Le Cinciole – Panzano in Chianti Fi
Montenidoli – San Gimignano Si
Monteraponi – Radda in Chianti Si
Montevertine – Radda in Chianti Si
Podere Concori – Gallicano Lu
Poderi Sanguineto I e II – Montepulciano Si
Riecine – Gaiole in Chianti Si
Salustri – Cinigiano Gr
Stefano Amerighi – Cortona Ar
Tenuta di Valgiano – Capannori Lu
Val delle Corti – Radda in Chianti Si

Trentino
Eugenio Rosi – Volano Tn
Francesco Poli – Vezzano Tn
Gino Pedrotti – Cavedine Tn
Maso Furli – Lavis Tn
Pojer & Sandri – Faedo Tn
Redondel – Mezzolombardo Tn
Vignaiolo Fanti – Lavis Tn

Umbria
Adanti – Bevagna Pg
Antonelli San Marco – Montefalco Pg
Barberani – Vallesanta – Baschi Tr
Palazzone – Orvieto Tr
Palazzone – Orvieto Tr
Paolo Bea – Montefalco Pg
Tabarrini – Montefalco Pg

Valle d’Aosta
La Vrille – Verrayes Ao
Les Crêtes – Aymavilles Ao

Veneto
Ca’ Orologio – Baone Pd
Casa Coste Piane – Valdobbiadene Tv
Corte Sant’Alda – Mezzane di Sotto Vr
Fongaro – Roncà Vr
La Biancara – Gambellara Vi
Le Fraghe – Cavaion Veronese Vr
Leonildo Pieropan – Soave Vr
Monte dall’Ora – San Pietro in Cariano Vr
Monte dei Ragni – Fumane Vr
Prà – Monteforte d’Alpone Vr
Prà – Monteforte d’Alpone Vr
Silvano Follador – Valdobbiadene Tv
Sorelle Bronca – Vidor Tv
Tessère – Noventa di Piave Ve
Vigneto Due Santi – Bassano del Grappa Vi
Villa Bellini – San Pietro in Cariano Vr

AIS conferma che la Giornata dello Champagne di Milano è andata alla grande. E c'erano pure i sommelier! E Ricci?

Oggi è un grande giorno e vi spiego il perchè!

Venerdì scorso, nell'editoriale di Bibenda7, Franco Maria Ricci (Ais Lazio e Bibenda) ha scritto quanto segue:
Lo scorso 7 Ottobre al Principe di Savoia a Milano si è tenuta l'ennesima Giornata dello Champagne. Tutti gli importatori italiani hanno partecipato con le loro etichette e con 39 Maison presenti pagando 500 Euro per il rispettivo banco. 
Molta gente. Purtroppo la nota stonata, anzi, stonatissima, era la mancanza di sommelier al servizio. Ossia, da parte del CIVC il Centro di informazione Champagne, anima dell'evento, non era stata prevista né organizzata la presenza di sommelier. Quindi, confusione. 
Qualche importatore, pochi, ha rimediato pescando qua e là nelle varie associazioni presenti in città un proprio sommelier, i più hanno fatto da soli. 
Non so se i produttori di Champagne conoscono la qualità dell’informazione che il CIVC, capitanato da Domenico Avolio, mette in atto da diversi anni nel nostro Paese. 
Noi siamo semplicemente indignati per aver assistito ad uno spettacolo poco edificante, nonostante gli attori Champagne e Albergo fossero stelle di prima grandezza. 
Come avevo scritto subito dopo, Franco Maria Ricci praticamente si ritiene "er mejo" che c'è in circolazione e, in maniera poco elegante, getta discredito su iniziative organizzate da altri. Certo, senza sommelier AIS c'è approssimazione e si assistono a spettacoli poco edificanti....



Poi, come un fulmine a ciel sereno, che ti leggo oggi su DeVinis, rivista UFFICIALE dell'AIS

Champagne e Associazione Italiana Sommelier, un brindisi che dura nel tempo

I grandi appuntamenti dell’autunno del vino hanno preso il via a Milano con la Giornata Champagne. L’edizione 2013 è stata molto apprezzata da parte del pubblico, facendo registrare la più alta affluenza in assoluto di visitatori degli ultimi anni.
Un numero rappresentativo di Maison e di Vigneron della Champagne attivi sul mercato italiano ha potuto, come da tradizione, dialogare e confrontarsi in maniera proficua con professionisti del vino e della ristorazione provenienti da tutta Italia.
L’Associazione Italiana Sommelier, presente con un gruppo di sommelier in servizio della Delegazione di Milano, è da sempre in prima fila nella comunicazione del prodotto francese più famoso al mondo, come dimostra la recente conquista del titolo di Ambasciatrice Italiana dello Champagne da parte di Claudia Bondi, sommelier AIS e wine consultant. Anche nella passata stagione era stata una sommelier di scuola AIS a mettersi in evidenza: Chiara Giovoni, dopo essere stata nominata Ambasciatrice Italiana, ha ottenuto a Épernay anche il titolo di Vice Ambasciatrice Europea dello Champagne. In nove edizioni, per ben sette volte l’ambìto titolo di Ambasciatore Italiano dello Champagne è stato conquistato da un sommelier AIS, a partire dalla prima edizione, nel 2005, quando ad aggiudicarselo fu l’attuale Vice Presidente Nazionale Roberto Bellini, a testimonianza che il binomio tra Champagne e Associazione Italiana Sommelier rappresenta un brindisi vincente che dura nel tempo.
L’evento, organizzato dal Bureau Champagne, diretta emanazione del Comité Champagne, guidato in Italia dal bravo e infaticabile Domenico Avolio, è considerato dall’Associazione Italiana Sommelier non solo una manifestazione di carattere divulgativo e promozionale, ma anche un appuntamento significativo per la formazione dei sommelier, che hanno l’occasione di incontrare da vicino e di scoprire i segreti della denominazione francese da sempre protagonista nei brindisi benaugurali e sulle tavole delle feste, ma non solo.

Foto: DeVinis

Aspettaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! Aspettaaaaaaaaaaaaaaaaa!! Che cosa? L'AIS era presente col gruppo di sommelier di Milano???!?!?!?!?! L'AIS considera Avolio non solo bravo ma la manifestazione, organizzata dal Comitè Champagne da lui guidato, è anche utile alla formazione dei sommelier?!?!?!?!?!
Ma Ricci non aveva scritto che non ci stavano sommelier??!?!?!?!? 
Le cose, di conseguenza, sono due: o l'AIS o Ricci hanno scritto cose non aderenti alla realtà. 
Io non c'ero per cui non posso sapere chi ha ragione e chi ha torto anche se, in fondo al cuore, la mia idea ce l'ho! 
L'unica cosa certa è che all'interno dell'Associazione si è creata una frattura profondo, c'è in atto una guerra più o  meno fredda che culminerà nelle elezioni del prossimo anno.
Oggi, come scrivevo all'inizio, è un bel giorno perchè il futuro, ne sono sicuro, sarà migliore.....


Slow Wine 2014 Campania

La Campania occupa un posto d’onore nel cuore di noi slowiners. Con l’edizione 2014 della nostra Guida conferma tutte le sue potenzialità e anzi apre nuovi affascinanti scenari.Slowine2014_Piatto copia
Quali sono i punti di forza:
1) Il Fiano di Avellino è probabilmente il vino bianco italiano (se la gioca con il Verdicchio, che ha un prezzo medio di vendita più basso e quindi ha più Vini Quotidiani) dalle maggiori potenzialità evolutive. Raccoglie una quantità di riconoscimenti impressionati, cosa che lo colloca ai vertici della produzione nazionale. Anche se da più parti si è detto di una 2011 non così eccezionale a noi pare che l’invecchiamento di un anno abbia fatto un gran bene a questo vitigno, regalandoci performance da primato. Il 2012 probabilmente sarà ancora meglio, per ora i Fiano di annata sono davvero grandi. Attendiamo quelli dei produttori che hanno deciso di uscire dopo (soluzione che a noi piace francamente di più). Il Fiano è figlio dell’Irpinia ma in alcuni casi ben figura anche fuori dai suoi confini e questo è un’altra bella carta da poter giocare.
2) La Falanghina e il Sannio in generale sono sempre di più i protagonisti delle nostre degustazioni. Questo vitigno gode, infatti, di un rapporto tra la qualità e il prezzo davvero unico, cosa che lo colloca ai vertici della sua categoria, facendo incetta di Vini Quotidiani. Una terra, il Sannio, che in pochissimo tempo ha compiuto un salto di qualità impressionante e che noi abbiamo saputo ben intercettare forti della presenza di quasi venti aziende recensite sulle pagine di Slow Wine 2014.
3) Buone notizie anche dalla Costiera amalfitana e dal Cilento, sempre più vini arrivano alla soglia dell’eccellenza e questi territori possono ambire presto a divenire serbatoio di eccellenze per tutta la regione, sia tra i vini di prezzo medio sia tra quelli più abbordabili. Sono zone da monitorare con grande attenzione. Notevole anche la performance dei Campi Flefrei che possono contare su due vitigni importanti come falanghina e piedirosso.
4) Abbiamo tre nuove chiocciole: Villa Dora sul Vesuvio, Tenuta San Francesco nella Costiera Amalfitana e Maffini nel Cilento. Un notevole ricambio, che dà l’idea di una regione in continuo fermento.
Tra le note negative
1) Il Taurasi quest’anno non ha potuto contare su un’annata meravigliosa. Il 2009 è stato molto piovoso e ha danneggiato non poco questa magnifica denominazione. Si sono salvati alcuni produttori che più di altri probabilmente hanno saputo fare di necessità virtù e hanno prodotto due vini di altissimo livello. Siamo sicuri che il prossimo sarà l’anno del riscatto, visto che si tratta di una denominazione che noi amiamo particolarmente.
2) Continua a non darci soddisfazioni il casertano che non riesce a trovare una propria identità precisa e quindi facciamo molta fatica ad individuare le eccellenze. Speriamo che il serio lavoro di alcuni produttori dell’area possa far crescere tutto il comparto.

VINI SLOW
Campi Flegrei Piedirosso Vigne Storiche 2011 La Sibilla
Fiano 2mila11 2011 Mila Vuolo
Fiano di Avellino 2010 Guido Marsella
Fiano di Avellino 2011 Rocca del Principe
Fiano di Avellino 2011 Ciro Picariello
Fiano di Avellino 2012 Colli di Lapio
Fiano di Avellino 2012 Tenuta Sarno 1860
Fiano di Avellino Vigna della Congregazione 2011 Villa Diamante
Greco di Tufo 2012 Benito Ferrara
Greco di Tufo 2012 Torricino
Kleos 2011 Maffini

GRANDI VINI
Fiano di Avellino 2011 Di Prisco
Fiano di Avelino 2012 Pietracupa
Fiano di Avellino Exultet 2011 Quintodecimo 
Fiano di Avellino Vigna Acquaviva 2011 Montesole
Fiano di Avellino Santari 2011 Filadoro
Taurasi Le Surte 2007 Macchialupa
Taurasi Raiano 2009 Villa Raiano
Taurasi Renonno 2009 Salvatore Molettieri

VINI QUOTIDIANI
Calpazio 2012 San Salvatore 1988
Campi Flegrei Falanghina Colle Imperatrice 2012 Cantine Astroni
Campi Flegrei Piedirosso 2012 Agnanum – Raffaele Moccia
Campi Flegrei Piedirosso 2011 Contrada Salandra
Costa d’Amalfi Tramonti Rosso 2010 Tenuta San Francesco
Falanghina del Sannio 2012 Corte Normanna
Falanghina del Sannio 2012 Terra di Briganti
Falanghina del Sannio Alexia 2012 Fattoria Ciabrelli
Falanghina del Sannio Fois 2012 Cautiero
Falanghina del Sannio Preta 2012 Capolino Perlingieri
Falanghina del Sannio Taburno 2012 Fontanavecchia
Galluccio Rosso Camporoccio 2010 Porto di Mola
Irpinia Fiano 2012 Antico Castello
Tresinus 2012 San Giovanni
Vesuvio Bianco 2012 Villa Dora

Tre Bicchieri 2014 Toscana


L'ultima regione che presentiamo, la Toscana, in questa edizione della Guida ai Vini d'Italia del Gambero Rosso aumenta ancora il numero dei Tre Bicchieri: è la regione di riferimento per la migliore vitivinicultura italiana. I 24 i premi per il Chianti Classico confermano una qualità diffusa e un ritorno più vicino alla tradizione, con il Sangiovese protagonista assoluto. Per il Brunello di Montalcino le annate (2008 e Riserva 2007) non sono state tra le migliori, ma presentano vini dal profilo elegante e raffinato. Lo stesso si può dire per il Bolgheri (2010). Le altre zone, di dimensioni più ridotte, contribuiscono a comporre un panorama variegato. Pensiamo alla Maremma che torna a interpretare il proprio territorio non più in chiave ipertrofica, piuttosto in termini di fragranza e facile bevibilità. Poi Montepulciano, la Lucchesia, l’Aretino. Qui, come in molta parte d'Italia, le piccole aziende a conduzione familiare convivono con realtà di grandissime dimensioni: elemento, questo, che apre a interessanti possibilità di confronto e spunti di riflessione che non possono che far bene all’intero comparto.


Baffo Nero     ’11    Rocca di Frassinello
Biserno    ’10    Tenuta di Biserno
Bolgheri Rosso Sup. Grattamacco    ’10    Podere Grattamacco
Bolgheri Sassicaia    ’10    Tenuta San Guido
Bolgheri Sup. Argentiera    ’10    Tenuta Argentiera
Bolgheri Sup. Campo al Fico    ’10    I Luoghi
Bolgheri Sup. Castello di Bolgheri     ’10    Castello di Bolgheri
Bolgheri Sup. Ornellaia    ’10    Tenuta dell' Ornellaia
Bolgheri Sup. Sapaio    ’10    Podere Sapaio
Bolgheri Sup. Sondraia    ’10    Poggio al Tesoro
Brunello di Montalcino    ’08    Tenuta Le Potazzine
Brunello di Montalcino    ’08    Uccelliera
Brunello di Montalcino Bramante Ris.    ’07    Podere San Lorenzo
Brunello di Montalcino Fornace    ’08    Le Ragnaie
Brunello di Montalcino Madonna delle Grazie    ’08    Il  Marroneto
Brunello di Montalcino Phenomena Ris.    ’07    Sesti - Castello di Argiano
Brunello di Montalcino Poggio al Vento Ris.    ’06    Tenuta Col d'Orcia
Brunello di Montalcino PS Ris.    ’07    Siro Pacenti
Brunello di Montalcino Ris.     ’07    Biondi Santi - Tenuta Il Greppo
Brunello di Montalcino Ris.    ’07    Canalicchio di Sopra
Brunello di Montalcino Ris.    ’07    Le  Chiuse
Brunello di Montalcino Ris.    ’07    Poggio di Sotto
Brunello di Montalcino Schiena d'Asino     ’08    Mastrojanni
Brunello di Montalcino V. delle Raunate     ’08    Mocali

Brunello di Montalcino Cerretalto '07 Casanova di Neri
Caberlot     ’10    Podere Il  Carnasciale
Chianti Cl.    ’11    Borgo Salcetino
Chianti Cl.    ’09    Castell'in Villa
Chianti Cl.    ’11    Castello di Monsanto
Chianti Cl.    ’10    Fontodi
Chianti Cl.    ’10    Val delle Corti
Chianti Cl. Baron'Ugo Ris.    ’09    Monteraponi
Chianti Cl. Bugialla Ris.     ’09    Poggerino
Chianti Cl. Colledilà    ’10    Barone Ricasoli
Chianti Cl. Fizzano Ris.    ’10    Rocca delle Macìe
Chianti Cl. Fontalpino    ’11    Fattoria Carpineta Fontalpino
Chianti Cl. Le Corti    ’10    Fattoria Le  Corti
Chianti Cl. Ris.    ’09    Badia a Coltibuono
Chianti Cl. Ris.    ’10    Brancaia
Chianti Cl. Ris.    ’09    Castello d'Albola
Chianti Cl. Ris.    ’10    Le  Miccine
Chianti Cl. Vign. di Campolungo Ris.     ’09    Lamole di Lamole
Coevo    ’10    Famiglia Cecchi
Colline Lucchesi Tenuta di Valgiano     ’10    Tenuta di Valgiano
Cortona Syrah     ’10    Stefano Amerighi
Cortona Syrah Il Castagno    ’10    Podere Il Castagno
Fontalloro    ’10    Fattoria di Felsina
I Sodi di S. Niccolò     ’09    Castellare di Castellina
Le Pergole Torte    ’10    Montevertine
Montecucco Rosso Colle Massari Ris.    ’10    Colle Massari
Montecucco Sangiovese    ’10    Montesalario
Morellino di Scansano Calestaia Ris.    ’09    Roccapesta
Morellino di Scansano Madrechiesa Ris.    ’10    Terenzi
Nobile di Montepulciano    ’10    Fattoria del Cerro
Nobile di Montepulciano    ’10    Salcheto
Oreno    ’10    Tenuta Sette Ponti
Orma    ’10    Podere Orma
Paleo Rosso    ’10    Le  Macchiole
Poggiassai     ’10    Poggio Bonelli
Poggio ai Chiari    ’06    Colle Santa Mustiola
Rocca di Frassinello     ’11    Rocca di Frassinello
Siepi    ’10    Castello di Fonterutoli
Suisassi    ’10    Due Mani
Torrione    ’11    Fattoria Petrolo
Veneroso    ’10    Tenuta di Ghizzano
Vernaccia di S. Gimignano Campo della Pieve    ’11    Il Colombaio di Santa Chiara
Vernaccia di S. Gimignano Ris.     ’10    Fontaleoni
Vigorello    ’10    San Felice