Oltre centrotrenta produttori di vino artigianale, degustazioni, laboratori, food truck, musica, performance artistiche e un contesto affascinante. Sono i seducenti ingredienti della tredicesima edizione di Terre di Vite, in programma sabato 26 e domenica 27 ottobre a Bomporto via Gorghetto n. 92/100, in provincia di Modena, all’interno della storica Villa Cavazza – Corte dalla Quadra.
La manifestazione offre la rara opportunità di assaporare un migliaio di varietà di vini prodotti con metodi artigianali. Barolo, Traminer Aromatico, Vernaccia, Cesanese, Aglianico, Cirò, Ribolla Gialla, Chardonnay, Albana, Barbera, Dolcetto, Merlot, Pinot Bianco, Pinot Nero, Nebbiolo, Aleatico, Moscato, Botticino, Vermentino, Schiava, Sauvignon, Bonarda, sono solo alcuni dei vini tra cui scegliere.
Protagonista assoluta della manifestazione sarà una nutrita e qualificata rappresentanza di vignaioli che alla qualità del prodotto uniscono il rispetto delle tradizioni contadine e dei ritmi della natura, applicando metodi di coltivazione tradizionali e sostenibili, rifiutando l’impiego di prodotti chimici di sintesi come pesticidi o diserbanti, e valorizzando i vitigni autoctoni e le antiche pratiche agronomiche.
Filo conduttore della tredicesima edizione è la creatività come espressione naturale del territorio di provenienza dei vini, del paesaggio che si racconta con i suoi contorni e colori: un trait d’union che accomunerà i seminari, le degustazioni guidate, le mostre e le performance artistiche che animeranno le due giornate. I vignaioli presenti arrivano da tutta Italia, in rappresentanza di diciotto regioni, con alcuni sconfinamenti in Francia e Germania, e proporranno i loro vini artigianali in assaggio libero.
“Sin dalla prima edizione, in stretta collaborazione con Roberto Giuliani, direttore della rivista online Lavinium
www.lavinium.it, abbiamo selezionato produttori che hanno scelto di privilegiare il prodotto artigianale e, anche quest’anno, abbiamo sviluppato questo percorso. Si tratta di un evento che valorizza scelte produttive basate sulla tradizione e sul rispetto di tutto ciò che ci circonda. Non a caso tra gli ospiti più prestigiosi abbiamo il giornalista Sandro Sangiorgi, il maggior esperto italiano di vini naturali. Nostro obiettivo è anche creare un clima di festa, relax e condivisione, col piacere di andare alla scoperta di sapori nuovi” sottolinea Barbara Brandoli, organizzatrice dell’evento.
L’offerta è arricchita dalla presenza di una trentina di spazi espositivi collocati sotto i portici di Villa Cavazza, dedicati prevalentemente al buon cibo, con la presenza di alcuni artisti che realizzano gioielli a mano e candele artigianali. I più golosi potranno completare la propria esperienza culinaria approfittando dei truck presenti che, oltre a proporre gelato artigianale, prepareranno piatti tipici emiliani.
UN RICCO PROGRAMMA
Accanto alle degustazioni, durante la due giorni, a partire dal primo pomeriggio, saranno proposti otto Laboratori del Gusto, opportunità da non perdere per assaporare prodotti tutti da scoprire, sotto la guida di esperti e comodamente seduti all’interno di splendidi spazi.
Sabato 26, alle 13, si inizia con “Finger Food and Wine” dedicato all’abbinamento tra cibo e vino per un aperitivo perfetto, si prosegue alle 14.30, parlando di “Cucina Vegetale e vino”, per poi passare, alle 16, a un incontro ravvicinato con una delle eccellenze modenesi, il salame di San Felice. La chiusura della prima giornata è dedicata all’Oro Nero di Modena: in collaborazione con il Consorzio Produttori Antiche Acetaie, guidati dall’Associazione Esperti Degustatori Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. i partecipanti potranno conoscere la storia e il gusto del prezioso condimento in abbinamento con diverse marmellate.
Il giorno successivo, domenica 27, sempre alle 13, il primo protagonista sarà il lievito madre ingrediente del pane da assaggiare con olio extra vergine di oliva e un ottimo bicchiere di vino; si prosegue alle 14.30 con l’arte dell’abbinamento tra dolci e vino, mentre alle 16, con “Modena e gli altri”, si esploreranno percorsi meno frequentati e si parlerà di pairing tra piatti tipici della tradizione modenese e vini di altre regioni. Decisamente fuori dagli schemi, infine, l’ultimo laboratorio durante il quale, a partire dalle 17.30, si terrà una masterclass dedicata alle possibili contaminazioni nell’ambito della mixology contemporanea tra il gin, peraltro di produzione modenese, il Ghirlangina, il vino e la pasticceria.
Cinque laboratori sono organizzati in collaborazione con Modena con Gusto e a guidare i partecipanti durante la degustazione dei vini selezionati saranno i sommelier Alessandra Caroni e Alessandro Ticci. La partecipazione a due Laboratori del Gusto, fino ad esaurimento posti, è compresa nel biglietto d’ingresso: 20 euro in prevendita sul sito
www.terredivite.it fino al 25 ottobre, 25 euro durante i giorni della manifestazione con acquisto diretto al botteghino.
A loro si aggiungono due speciali seminari con degustazione tenuti da Sandro Sangiorgi, giornalista esperto di cultura del cibo e di vino, fondatore della rivista indipendente Porthos, convinto sostenitore dell’idea che parte integrante della cultura del vino siano la sua storia e la custodia del territorio e del benessere. Sabato 26, alle 13, il noto divulgatore condurrà una degustazione di sei vini diversi nell’ambito dell’incontro “La piccola poesia: il vino e la delicatezza impalpabile che può lasciare un ricordo indelebile.” Domenica 27, alla stessa ora, Sangiorgi si soffermerà, invece, su “Vino e mediterraneo: la generosità e il vigore, la partecipazione e il sapore” dando anche in questo caso l’opportunità di apprezzare sei vini differenti serviti a bottiglie coperte. In questo caso la partecipazione, previa prenotazione via mail
info@terredivite.it, ha un costo di 50 euro e comprende anche il biglietto d’ingresso.
Alla riuscita della manifestazione contribuiranno anche le scuole alberghiere Nazareno di Carpi e I.A.L. di Serramazzoni. Diversi studenti che frequentano i due istituti saranno impegnati a garantire un servizio accurato, mettendo in atto quanto stanno imparando nell’arte dell’accoglienza.