VinNatur sul proprio sito internet ha pubblicato, per il quinto anno consecutivo, i risultati delle 140 analisi effettuate sui vini delle cantine associate.
Da questa indagine interna è emerso che"nell’anno 2013, su un totale di 140 campioni analizzati 128 sono risultati completamente esenti da ogni tipo di pesticida, mentre i restanti 12 presentano residui di pesticidi. Un risultato già molto buono ma che non attende le nostre più positive aspettative.
L’analisi dell’anidride solforosa totale invece evidenzia che 52 vini hanno meno di 10 mg/l di anidride solforosa(la legge permette in questi casi di apporre in etichetta la dicitura “NON CONTIENE SOLFITI AGGIUNTI”), mentre i restanti 88 vini sono al di sotto dei 60 mg/l. Solo cinque casi, superano questo livello, rimanendo comunque sotto i 90 mg/l. Risultati che di anno in anno vedono una graduale diminuzione dell’uso della solforosa come conservante, grazie alla crescente cura ed attenzione nelle vinificazioni spontanee.
Questi sono nel dettaglio i risultati delle analisi:
- Totale campioni analizzati: 140
– Totale vini aventi residui di pesticidi: 12, di cui 9 italiani, 2 sloveni ed 1 francese.
– Numero di principi attivi riscontrati sui 12 campioni: 8 vini aventi un solo pesticida, 4 vini aventi 2 pesticidi.
– Media di mg/kg di residui riscontrati sui 12 campioni: 0,052 mg/kg (la normativa europea prevede in media un limite di 0,800 mg/kg)".
La notizia, se da una parte è da applaudire visto il bisogno di maggiore trasparenza che noi consumatori chiediamo di soddisfare, dall'altra non può lasciarmi del tutto indifferente perchè, nonostante la scarsa rilevanza statistica, il dato ci informa che il problema dei pesticidi nel vino, anche in Associazioni serie come questa, rimane.
A freddo, mi vengono in mente due possibilità, entrambe disarmanti. La prima, tremenda ma possibile, è che tra questi produttori di vino c.d. naturali ci siamo degli impostori. Non sarebbe certo una novità, la moda richiama certe figure professionali camaleontiche.
La seconda possibilità, dolorosa, riguarda l'impossibilità da parte dei produttori di tenere pulite le loro vigne nonostante tutti gli sforzi. Se hai un vicino che lancia pesticidi con l'aereo, dico tanto per dire, difficilmente il tuo vigneto, magari in una giornata ventosa, non riceverà parte di quella merda.
Ovviamente, non ho la ricetta per risolvere il problema, come consumatore finale mi sono solo un pò tradito perchè non riesco ad essere tranquillo nemmeno in certi contesti. Vorrei essere maggiormente garantito, anche a livello giuridico, ma le fratture tra le varie Associazioni Naturali e l'incompetenza dei nostri politici non mi danno molto affidamento per il futuro.
Una richiesta, l'ultima: vorrei sapere quali sono i vini che hanno avuto questi problemi. Se li avessi in cantina saprei cosa farne...
P.S.: come previsto dalla Statuto di VinNatur, qualora si riscontrino residui di pesticidi all'interno dei vini di un associato per tre anni, questi verrà irreversibilmente allontanato dall'Associazione stessa.