Le sfide sono belle quando sono difficili. Ma sono ancora
più belle quando, oltre che difficili, anziché da un accurato piano di
battaglia prendono le mosse da un’intuizione che si prova a mettere a fuoco in
corso d’opera, con le scariche di adrenalina e gli smarrimenti che ne
conseguono.
Facciamo un
esempio: che si vuol intendere se si usa l’espressione “Extra Gallery”?
Soprattutto se è il nome dato a qualcosa che è a metà strada tra un negozio
gourmet, un bar-caffè, una stuzzichineria, uno spaccio aziendale, un cenacolo
per appassionati, un ritrovo per gaudenti, un punto di riferimento per amanti
della natura, un polo didattico, una bottega, un’accademia, una biblioteca e
financo una provocazione?
Accademia |
Ecco, quello
che i fratelli Gionni (scritto proprio così: Gionni) e Paolo Pruneti,
chiantigiani di schiatta chiantigiana che di più non si potrebbe (cru San
Polo), hanno aperto a Greve, proprio sul fondovalle e sul lungostrada
principale, dove scampare alla vista del viandante, anche per via
dell’architettura biancheggiante, è impossibile, è una cosa che si chiama
(appunto) Pruneti Extra Gallery: minimalista e di design, come si
direbbe oggi.
Ora, è vero che
la famiglia è famosa in Toscana come titolare di un ottimo frantoio e per la
produzione di molti, eccellenti extravergini. Non a caso, alla Gallery abbondano
l’olio novo 2019 e tanti prodotti a base d’olio: dagli ovvi
condimenti in nove diverse tipologie a varie cose mangerecce, inclusi
accostamenti arditi e sfiziosità non risapute, che si possono sia consumare al
banco, sia asportare. Ma fin qui
sarebbe tutto molto normale.
Già un po’ meno
normale e che al bancone del bar si possano assaggiare cocktail fatti a regola
d’arte ma sempre “sporcati” creativamente con l’extravergine della casa: il
famosissimo Negroni diventa così, con l’aggiunta di un monocultivar di
Moraiolo, un piccante “Twist di negroni in EVO”, mentre da quella che i
creatori definiscono “la massima espressione delle tecniche della mixology”
prende origine un cocktail “Oliveto”, di nuovo a base di monocultivar di
Moraiolo della casa. Dal connubio il rum bianco e vino Gallo Nero (Pruneti Bio,
è ovvio) ecco infine un inaspettato “Chianti Classico Mojito”.
Sì perché, come
si sarà capito, i Pruneti oltre che olio producono pure vino, tutto ovviamente
biologico.
Ma se solo così
fosse, sarebbe ancora un giochino troppo facile.
Una delle
attività storiche della famiglia, anzi quella da cui risale la sua gloria più
antica e che naturalmente viene tuttora portata avanti con successo tra le
colline chiantigiane è la coltivazione dell’Iris, del Giaggiolo insomma, ovvero
di quel fiore simbolo di Firenze che molti scambiano, incomprensibilmente, per
un giglio. Gli utilizzatori normali, in tutto il mondo, ne ricavano l’essenza
per fare profumi.
Poteva tale
fondamentale branca del Pruneti family business restare
fuori dalla Gallery?
Nemmeno a
pensarci. Ed ecco così, al posto della prevedibile acqua di colonia, saltare
fuori una spumeggiante, delicata, invitante birra artigianale stile blanche
belga all’aroma, appunto, di Iris. Eccellente, va detto. Con aromi floreali che
ben si sposano con l’amarognolo di fondo, rendendo la bevuta oltremodo
godibile.
E con questo,
sull’allegro buglione della Gallery forse potrebbe bastare. Ma non è ancora
tutto.
Per digerire, o
come cordiale, ecco il liquore allo Zafferano, made in Pruneti estate si
capisce, che i palati più raffinati riconosceranno anche come ingrediente delle
polibibite – per dirla coi futuristi – di cui sopra.
Il tutto in
questo grande, luminoso, spigliato ambiente ove si può anche sedere e
rilassarsi, oppure fare piccole sessioni didattiche di assaggio e di
abbinamento di extravergine. E dove i due fratelli e il loro staff si aggirano
accogliendo i clienti, dando spiegazioni, offrendo assaggi.
Il buon
cronista a questo punto non può più trattenersi e lancia l’ingenerosa domanda:
“Ma il progetto finale qual è? E dove volete arrivare?”.
Paolo Pruneti
non si turba. Scrolla le spalle e con un sorriso disarmante ammette: “Non lo
sappiamo nemmeno noi. Volevamo creare un posto in cui si potesse andare per
parlare dei prodotti della nostra terra e soprattutto si potesse capirli, ma
senza annoiarsi né limitarsi a una cosa sola. Il primo obbiettivo era facile da
raggiungere, il secondo niente affatto.
A chi viene qui noi vorremmo
semplicemente offrire gli strumenti per riuscirci. E il migliore ci sembra
quello di assaggiare, ragionando in compagnia. Giornalisti compresi,
beninteso”.
Extra Gallery Experience |
Benvenuti alla
Pruneti Extra Gallery, la galleria che non si capisce cos’è, ma che per fortuna
c’è.
Pruneti Extra Gallery
Piazza Trento 1, Greve in Chianti
Tel. 055 8555091
www.pruneti.it
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