Il Montecucco prende vita laddove le morbide
forme della Maremma Toscana lasciano rapidamente il passo alle pendici del Monte Amiata, incastonandosi tra le
DOCG del Brunello di Montalcino e del Morellino di Scansano.
Qui la vite e l’olivo, coltivati con amore e cura, sono da sempre due pilastri dell’economia locale e attraverso il lavoro dell’uomo sono diventati due elementi imprescindibili del paesaggio, fatto di vigneti e colline, di borghi medievali ben conservati e di realtà agricole moderne e responsabili. Si alternano, con ricchezza di sfumature, la macchia mediterranea, i pascoli, i castagneti, gli oliveti, le vigne e le dolci colline delle vallate dei fiumi Ombrone e Orcia.
Qui la vite e l’olivo, coltivati con amore e cura, sono da sempre due pilastri dell’economia locale e attraverso il lavoro dell’uomo sono diventati due elementi imprescindibili del paesaggio, fatto di vigneti e colline, di borghi medievali ben conservati e di realtà agricole moderne e responsabili. Si alternano, con ricchezza di sfumature, la macchia mediterranea, i pascoli, i castagneti, gli oliveti, le vigne e le dolci colline delle vallate dei fiumi Ombrone e Orcia.
Da qualsiasi lato ci si voglia addentrare in questo
territorio, subito se ne percepisce la sua immensa biodiversità, la sconfinata
varietà vegetale faunistica e produttiva. Risalta in modo evidente come nel
corso dei secoli questa terra sia stata preservata, tutelata e
sapientemente arricchita. Non a caso molte aziende del Consorzio Tutela Vini Montecucco,
ottimamente integrate nel paesaggio, hanno conservato la loro millenaria vocazione agricola che gode di condizioni climatiche
estremamente favorevoli grazie alla vicinanza con il Mar Tirreno contrapposta
“al riparo“ del Monte Amiata. Questi fattori, ovviamente, determinano un clima ideale per la
vitivinicoltura: luce intensa, adeguata ventilazione, giusto apporto idrico
invernale e soleggiate estati con sensibile escursione termica, sono gli
eccellenti ingredienti per produrre un ottimo vino. Naturalmente tutto ciò va
sommato a un'antica tradizione vitivinicola tramandata da una generazione
all'altra, in piena simbiosi con la natura.
In queste terre benedette da
Bacco, soprattutto all’interno dei comuni di Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella
Paganico, Roccalbegna e Seggiano, è il Sangiovese dell’Amiata ad
essere il vero protagonista tanto che dalla vendemmia 2011 al Montecucco
Sangiovese e al Montecucco Sangiovese Riserva (minimo 90% di sangiovese ) è stata attribuita la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG)
grazie ad un disciplinare molto restrittivo visto che, tra l'altro, questo grande rosso
toscano viene ottenuto con una delle rese per ettaro più basse d’Italia: appena
70 quintali di uva per ogni ettaro di
vigna.
Il
Consorzio Tutela Vini Montecucco,
che oggi raggruppa 66 aziende produttrici, nel 2011 ha fatto un fatto
un ulteriore passo in avanti andando a rivedere anche tutto il sistema delle
DOC che oggi sono declinate in Montecucco
Rosso (minimo 60% di sangiovese), Montecucco Bianco (minimo 40% vermentino e/o trebbiano toscano), Montecucco Vermentino (minimo 85% vermentino),
Montecucco Rosato (minimo 70%
sangiovese e/o ciliegiolo), Montecucco
Vin Santo (minimo 70% trebbiano toscano e/o malvasia lunga e/o grechetto) e, infien, Montecucco Vin Santo Occhio di Pernice
(minimo 70% sangiovese).
Claudio Carmelo Tipa |
Poco tempo fa lo stesso Consorzio, alla presenza del Presidente Claudio Carmelo
Tipa, ha presentato alla Città del Gusto una selezione di vini della DOC
Montecucco e DOCG Montecucco Sangiovese ad un pubblico di appassionati ed operatori del settore che, attraverso un wine tasting condotto dalla Redazione
del Gambero Rosso, hanno potuto apprezzare i seguenti vini dei quali riporto
brevemente anche le note di degustazione.
CollePetruccio - Montecucco
Rosso DOC “Ardente” 2015: il vino, sangiovese in purezza,
proviene da vigneti posti in località Campagnatico a circa 200 metri s.l.m. E’
un rosso molto diretto, schietto, con olfatto di frutta rossa croccante e
dotato di bocca decisa, con ampi tannini e un sensibile tocco sapido. Nota
tecnica: il vino fermenta in acciaio a temperatura controllata ed affina 3/6
mesi in legno di secondo passaggio.
Vegni & Medaglini - Montecucco Sangiovese DOCG “L’Addobbo” 2015: il
vino, sangiovese in purezza, proviene da vigneti posti in località Porrona
(Cinigiano) a circa 300 metri s.l.m. Rubino vivo, profuma di fiori rossi,
spezie piccanti e frutta rossa di rovo. Bocca compatta, decisa, con fitti
tannini e una prolungata scia speziata nel finale. Nota tecnica: il vino
fermenta in acciaio per 15 giorni ed affina 13 mesi in legno a cui seguono
almeno 4 mesi di bottiglia prima di uscire sul mercato.
Pianirossi - Montecucco Rosso DOC “Sidus” 2014: il
vino, 60% sangiovese e 35%
montepulciano, proviene da vigneti posti in località Porrona (Cinigiano)
a circa 150 metri s.l.m. Ha un naso più
scuro e profondo che evoca profumi di erbe aromatiche, ciliegia nera, mirtillo
e pepe nero. Al sorso è pulito, morbido e perfettamente equilibrato, dotato di
un tannino perfettamente smussato da un sapiente uso del legno che avvolge ed
intriga dando carattere ad una annata non proprio perfetta. Nota tecnica: il
vino fermenta in acciaio per 15 giorni ed affina 10 mesi in tonneaux da 500
litri a cui seguono almeno 6 mesi di bottiglia prima di uscire sul mercato.
Le Maciarine
- Montecucco Rosso DOC “Le Maciarine” 2013: : il vino, 90%
sangiovese con quota restante di cabernet sauvignon e petit verdot, proviene da
vigneti posti in località Seggiano a circa 350/400 metri s.l.m. All’olfattiva
rivela aromi intensi di amarena, ribes, felce e soffi balsamici. In bocca
evidenzia freschezza ed equilibrio ed una gradevole scia sapida, quasi
empireumatica, che rivela alla grande il terroir di appartenenza (il Monte
Amiata è il più un vulcano spento della Toscana). Nota tecnica: il vino
fermenta in acciaio per 14 giorni ed affina 36 mesi in acciaio a cui segue
almeno 1 mese di bottiglia prima di uscire sul mercato.
Salustri - Montecucco Sangiovese DOCG “Santa Marta” 2013: il
vino, sangiovese in purezza, proviene da vigneti posti in località Cinigiano a
circa 300 metri s.l.m. E’ da subito
evidente che i relatori della masterclass, man
mano che si va avanti, stanno aumentando anche la complessità del vino
in degustazione che in questo caso ha spalle larghe e possenti dove ritroviamo
la ciliegia rossa, la prugna matura e tante spezie dolci. Al sorso è sontuoso e
grazie ad uso accorto del legno privilegia le caratteristiche di morbidezza e
bevibilità di questo sangiovese dal finale lungo e speziato. Nota tecnica: il
vino affina 24 mesi in botte grande a cui seguono almeno 6 mese di bottiglia
prima di uscire sul mercato.
Orciaverde
- Montecucco Sangiovese DOCG “Orciaverde” 2013: il
vino, sangiovese in purezza, proviene da vigneti posti in località Montenero
d’Orcia a circa 250 metri s.l.m. Questa
azienda, che lavora in regime biologico, produce questo 100% sangiovese dotato
di un naso che diffonde aromi di terra, viola, ciliegia a cui seguono
sensazioni balsamiche in abbondanza. In bocca è vibrante, con tannino vivo e
pari freschezza su sensazioni pronunciate di frutta rossa. Nota tecnica: il
vino affina 12 mesi in barrique a cui seguono 4 mesi di bottiglia prima di
uscire sul mercato.
Collemassari
- Montecucco Sangiovese Riserva DOCG “Poggio Lombrone” 2013:
questo sangiovese è prodotto da un’attenta selezione delle migliori uve di
sangiovese da una selezione di uve provenienti dalle migliori vigne di sangiovese,
condotte con metodo biologico, poste a 300 metri s.l.m su
terreni argilloso-tufacei e calcareo-marnosi in località Poggi del Sasso.
E’ un vino potente ed elegante allo stesso tempo che ha un bagaglio olfattivo
dove emergono opulenti gli aromi di ciliegia, viola, lampone, pepe, tabacco da
sigaro ed ampie folate speziate. Imponente l’impatto gustativo, ricco di
estratti e corpo dove il tannino di nobile fattura è sinonimo di classe. Chiude
con un intenso finale di frutta nera e spezie nere. Nota tecnica: il vino
affina 18 mesi in botti di rovere da 40
ettolitri a cui seguono 12 mesi di bottiglia prima di uscire sul mercato.
Parmoleto
- Montecucco Sangiovese Riserva DOCG “Parmoleto” 2013: il
vino, sangiovese in purezza, proviene da vigneti posti in località Montenero
d’Orcia a circa 200 metri s.l.m.
Rispetto ai vini precedenti dove, più o meno, si privilegiava la
struttura del vino, in questo rosso esce la parte più eterea e sottile del
Montecucco dove incontriamo sbuffi di gelso, noce, cola, peonia e tante erbe
aromatiche. In bocca tanta classe, leggerezza e profondità grazie anche ad un
formidabile uso del legno. Nota tecnica:
il vino affina 24 mesi in botti di rovere da 20 ettolitri a cui seguono 12 mesi
di bottiglia prima di uscire sul mercato.
Basile - Montecucco Sangiovese Riserva DOCG “Ad Agio” 2011: il vino, sangiovese in purezza, proviene da
vigneti, coltivati in regime biologico, posti in località Cinigiano a circa 300
metri s.l.m. L’annata, decisamente calda, non aiuta molto la complessità e la
dinamicità del vino che rimane per tutta le durate della degustazione molto
contratto ed aprendosi sporadicamente su sentori di terra, erbe di campo e
sensazioni di tabacco pipa e spezie. Il sorso è corposo e di valida tensione,
il leggero residuo zuccherino del vino tende ad ammiccare la beva ce risulta
golosa ed assolutamente gastronomica. Nota tecnica: il vino affina 24 mesi in
tonneaux a cui seguono 24 mesi di bottiglia prima di uscire sul mercato.
Amiata
- Montecucco Sangiovese Riserva DOCG “Cenere” 2010:
l’azienda, come facilmente si può evincere dal nome, si trova ad ovest
dell’Amiata e ha vigne piantate sulle pendici del cono vulcanico dove il
territorio degrada tra i 500 e i 200
metri s.l.m. Questo rosso, 100% sangiovese, forse anche per un leggero
appassimento delle uve in pianta, risulta assolutamente polposo con le sue
sensazioni di amarena, anche sotto spirito, prugna della California, viola,
fiori rossi macerati a cui seguono importanti sbuffi minerali. Al palato
colpisce l’equilibrio, con tannini perfettamente maturi ed una lunghissima
chiusura fruttata e minerale. Nota tecnica: il vino affina 24 mesi in botti da
25 ettolitri a cui seguono almeno 9 mesi di bottiglia prima di uscire sul
mercato.
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