"El Maestro Sierra" - Pedro Ximénez Viejísimo: un piccolo gioiello spagnolo
Produttori di Champagne: Egly-Ouriet
Gli champagne che possiamo degustare sono i seguenti:
V.P. - Grand Cru - Extra Brut
Blanc de Noirs Grand Cru - Vieilles Vignes « Les Crayères »
Vigna di puro Pinot Noir piantata nel 1947 su un terreno eccezionale, chiamato "les crayères", dove la terra è di soli 30 centimetri al di sopra della craie, che in quel luogo è profonda decine di metri. Vinificato al 100% in fusti. La vigna è fortemente radicata nella craie; fa risaltare note di frutti rossi grazie alla concentrazione ed alla maturità dei vecchi Pinot ed una certa mineralità "crayense" che dona eleganza al vino ed un grosso potenziale all'invecchiamento.
Brut Rosé Grand Cru
60% Pinot Noir e 40% Chardonnay. Fermentazione naturale senza lieviti aggiunti, si utilizzano solo lieviti indigeni. Primo élevage sui lieviti per circa un anno senza bruciare le tappe; il vino si chiarifica lentamente come si faceva 50 anni fa. Messa in bottiglia senza filtraggio né collatura.
Brut Grand Cru Millésime - Millesimato
70% Pinot Noir e 30% Chardonnay, con vigne situate unicamente sul terreno di Ambonnay. Fermentazione naturale senza lieviti aggiunti, si utilizzano solo lieviti indigeni. Primo élevage sui lieviti per circa un anno senza bruciare le tappe; il vino si chiarifica lentamente come si faceva 50 anni fa. Messa in bottiglia senza filtraggio né collatura.
Magie di Borgogna con lo Chambertin di Rossignol-Trapet
Stefano, di nonsolodivino.com, e il sottoscritto, abbiamo degustato questa piccola verticale:
Chambertin 2006: La forza e l’eleganza di questo vino è sublime anche se ancora reticente a mostrarsi, con il tempo esprime un fondo floreale, mora, mirtilli e minerale con sfumature boisè ancora da integrare perfettamente. In bocca è suntuoso, l’attacco ha grande energia, freschezza ed eleganza, l’unione di queste sensazioni dà un finale di incredibile seduzione. Dopo la straordinaria vendemmia 2005 una grande conferma. Superbo.
Mini Verticale Bellavista - Uccellanda: lo chardonnay secondo la Franciacorta
Gli strumenti del Sommelier: il Tastevin
Piccoli Appunti dal Vinitaly
Vinitaly...un breve tour
Chateau De La Tour Vieilles Vignes 2001: un grande pinot nero
Verticale Storica Montepulciano Valentini: l'elogio della variabilità
Borgogna, 2000 anni di storia
Borgogna 2000 a Siena
Giornata solenne, lungamente attesa, pregustata, sognata. Vini già amati solo al nome, scorrere la lista sul forum è di per sè un piacere e parte integrante dell’evento.Arriviamo alla spicciolata, ore 12.30-13.30: gasati ma contenuti, pronti all’esborso ma fiduciosi. Saluti informali, un po’ di chiacchiere, ci accomodiamo nella sala. Mi sento un po’ ambasciatore alla ratifica di un accordo internazionale. La sala è bella, adeguata all’occasione. Il servizio è da calibrare meglio, i bicchieri sono i nostri, alcune temperature sbagliate… stai a guarda’ er capello… Orsù, passiamo ai liquidi.
Domaine des Comtes de Lafon - piccola degustazione
E' NATO L'ENOCLUB ROMA!!!
Gli strumenti con i quali il “club” persegue i suoi obbiettivi sono:
- Organizzazione di serate di degustazione in una selezione di ristoranti, enoteche e wine bar di Roma e provincia che condividono con noi la passione per l’enogastronomia di qualità e l’attenzione per l’abbinamento con i prodotti tipici;
- Programmazione di visite e incontri di carattere enogastronomico presso le migliori aziende vitivinicole d’Italia una basate su una sana volontà di riscoperta della cultura del vino la cui storia è legata a filo doppio con la storia dei nostri territori;
- Divulgazione culturale del vino attraverso il trimestrale di approfondimento enologico “DOLIUM”;
- Organizzazione di corsi a tema;
- Costituzione di una “banca dati ampelologica” che funga da ulteriore stimolo per la divulgazione culturale attraverso la lettura di libri e/o la produzione di tesi a tema da parte degli iscritti;
- Costituzione di una “cantina sociale del vino” che possa permettere agli iscritti del Club di godere di particolari agevolazioni per l’acquisto di bottiglie di pregio;
- Attività di carattere sociale che vedano impegnati l’Associazione ed i membri nell’aiuto verso le popolazioni disagiate.
METTI UNA SERATA TRA AMICI.........
Seduti davanti ad ogni ben di Dio, tra affettati e crostini di ogni tipo, abbiamo bevuto alla cieca:
IL FUTURO DEL VINO?
BIBENDA DAY 2008
Chateaux Margaux 1999
Il vino della serata! (e ce ne vuole per me, a superare un Borgogna). Un naso profondissimo che non finisce mai, un pozzo di sensazioni olfattive che sembra scendere sempre piu' in profondita' (ribes, rabarbaro, caffe', .... non si finisce piu'). In bocca e' il paradigma del tannino elegante, fitto setoso, carezzevole. Strepitoso!
I VINI DOLCI
Naso un po' irregolare (sara' la bottiglia ad avere problemi?), miele, frutta candita. In bocca splendida acidita', mineralita' e dolcezza;
Domaine Leflaive
La famiglia Leflaive è proprietaria di vigne da più di quattro secoli, ma il domaine fu creato solo nei primi anni del 1900 da Joseph Leflaive. Causa la crisi della filossera l’inizio fu veramente sofferto, negli anni ’20 si dovette intraprendere un programma di reimpianto del vigneto distrutto. Con l’aiuto di François Virot, amico e gerente dell’azienda, furono selezione i ceppi che meglio si adattavano al microclima della zona. Da quel momento iniziò, a poco a poco, a commercializzare i vini sotto una propria etichetta. Dal 1953, alla morte del padre, furono i quattro figli Joseph, Jeanne, Anne e Vincent e rilevare l’amministrazione sia tecnica che amministrativa dell’azienda con lo scopo di portare lo chardonnay della Côte de Beaune a un rango d’eccellenza. All’inizio degli anni ’90 sotto la spinta di Anne-Claude, diplomata in enologia e figlia di Vincent, furono acquisite varie parcelle di gran valore fino a raggiungere gli attuali 23 ettari.
RACCOLTA E VINIFICAZIONE
Generalmente le vendemmie sono eseguite tra il 15 Settembre e il 5 Ottobre.
L'uva è raccolta manualmente da circa 80 vendemmiatori che solitamente tornano anno dopo anno. L'uva messa in apposite ceste viene subito partata in cantina dove viene effettuata un'ulteriore cernita manuale sui grappoli al fine di preservare solo quelli di maggiore qualità. Il mosto, ottenuto dalla pressatura soffice dell'uva, viene trasferito in serbatoi di acciao inox dove staziona per 12 ore a 7° centrigradi e poi passato in botti di legno da 228 litri dove i lieviti naturali iniziano la fermentazione alcolica e la successiva fermentazione malolattica. In tale ambito è da sottolineare che l'azienda utilizza al massino un 35% di legno nuovo ad eccezione de Le Montrachet per il quale la produzione annua si aggira ad una botte che, per tale motivo, è sempre di legno nuovo. Dopo circa 12 mesi di maturazione sui propri lieviti i vini sono travasati in contenitori di inox dove riposano per sei mesi prima dell’imbottigliamento.
ll Domaine produce le seguenti "appellations" :
Domaine Leflaive Bourgogne Blanc 2000