

La filosofia aziendale è da sempre stata improntata al rispetto dell’ambiente e alla sua preservazione, assecondando la natura, la complessità e varietà che la caratterizzano, con un occhio costantemente rivolto alla qualità: presidio ritenuto fondamentale visto che sono proprio loro i primi a bere e mangiare tutto quello che producono.
Cascina Tollu non fa grandi numeri, oggi produce quattro vini: Dolcetto d'Ovada, Bianco di Tollu, Rosa di Tollu, Cortesemente. (In realtà fanno anche un dolcetto affinato che si chiama Leò, che al momento non è in commercio ma è in cantina ad affinare).
La mia curiosità, soprattutto perché ho letto alcune interessanti recensioni, mi ha spinto a provare il B

Questo vino è un’eredità che passa da nonno a nipote (Tomaso), il primo l’ha creato e l’ha sperimentato volendo ottenere un prodotto capace evolvere nel tempo, il secondo ha il dovere di migliorarlo e di farlo conoscere (finalmente) al mercato.
Per quanto riguarda la tecnica di produzione, il vino nasce da due vini finiti, infatti le uve chardonnay e cortese vengono vendemmiate e vinificate separatamente sino ad arrivare a due vini finiti, pronti per l’imbottigliamento.

Come spesso dice Tomaso, il Bianco di Tollu è un vino “fuori dagli schemi” e questa caratteristica la notiamo subito nel bicchiere: spuma abbondante e colore giallo paglierino torbido fanno presumere, a bottiglia coperta, che

Il naso si propone con sensazioni di crosta di pane, mela golden e pesca bianca mentre il palato si lascia facilmente conquistare dalle sferzante freschezza e da una piacevolissima beva. Lieve finale amarognolo che mi ha fatto venire di nuovo in mente le birre artigianali molto luppolate.
Bottiglia finita in un attimo. A volte penso che sia molto meglio questa tipologia di vino che tanti Barolo, stracomplessi ma anche di difficile beva ed abbinamento. E poi a meno di 10 euro (in cantina) che volete di più?
P.S.: tutte le etichette dei vini di Cascina Tollu sono riprese dai quadri dell’artista Sergio Fedriani (prematuramente scomparso) la cui moglie ha gentilmente concesso di usare per dare maggiore visibilità sia a vini che all’artista.