'A Vita - Calabria Rosato Gaglioppo IGP 2015 per Garantito IGP

Di Luciano Pignataro


Adoriamo il Gaglioppo per questa sua immediata riconoscibilità, comprensibile anche a chi non ha mai studiato vino. Ma stavolta scegliamo una versione rosata di cui si parla poco e che a noi invece è sempre piaciuta molto. Becchiamo la bottiglia da 28 Posti a Milano, una carta coerentemente estrema ma ricca di spunti, tra cui, appunto, questa bottiglia di uno dei Cirò Boys che hanno contribuito negli anni scorsi a rilanciare la simpatia e l’interesse verso un vino dal grande, grandissimo passato, ma in chiara difficoltà di immagine.
Cote de Franze, Calabretta, Arcuri: ecco i nomi di una linea che ci porta nel mondo del rosato senza lasciarci insoddisfatti, non una cosa a metà tra bianco e rosso come purtroppo spesso accade (fresco come un bianco, sembra un rosso scolorito) ma con una precisa linea identitaria.


Anche in questo caso il bicchiere di Francesco mantiene queste caratteristiche: al naso sentori di frutti di bosco, fragoline, ma anche note balsamiche e rimandi minerali fumé molto interessanti. Al palato il rosato è freschissimo, piacevole, riprende alcuni temi olfattivi senza amplificarli e chiude in maniera precisa, amara, che invoglia alla beva. Una bottiglia da bere a tutto pasto, come in effetti è stato fatto sulla cucina concettuale e strabiliante, moderna e antica, di Marco Ambrosino.

Alle spalle di questo risultato c’è tanta buona agricoltura, certificata biologica su sei ettari sparsi a Cirò Marina tra il mare e le prime colline. Il rosato, neanche tremila bottiglie, nasce dalla vigna Fego a ridosso del mare su suolo argilloso e calcareo ed è attenuto dalla fermentazione spontanea dopo una macerazione di circa 12 ore, a seguire l’affinamento in acciaio. Una bottiglia da non bere subito ma da conservare anche un paio d’anni per dar modo al vino di assestarsi e trovare il giusto equilibrio.
Davvero un gran bel bere.

‘A Vita, sede a Curò Marina, StradaStatale 106, km 279,8. www.avitavini.it Tel. 329.0732474. Ettari: sei di proprietà, bottiglia prodotte 15mila.

Il Lambrusco vince la sfida nelle vendite nella GDO


Crescono le vendite di vino sugli scaffali e lo fanno grazie ai vini autoctoni regionali e ancora grazie alla spinta degli spumanti che non sembra essersi esaurita. È quanto emerge dalle prime anticipazioni dell’annuale ricerca condotta da Iri-Infoscan sulle vendite di vino in supermercati e ipermercati che sarà poi presentata nei dettagli nel corso del prossimo Vinitaly (a Verona dal 15 al 18 aprile). Nel corso del 2017 nella Gdo italiana (compreso anche il canale dei disconut) sono stati venduti vini per 648 milioni di litri per un valore sempre più vicino ai due miliardi (con 1.849 milioni). Per quanto riguarda il vino confezionato le vendite sono calate dello 0,2% in volume ma sono cresciute dell’1,9% in valore grazie a un significativo incremento del prezzo medio del 2,2% (giunto a quota 2,85 euro al litro). Performance che sono state migliori per i vini Doc e Docg che infatti hanno registrato una crescita del 2% in volume, del 4% in valore e del 2% nel prezzo medio (che per i vini a denominazione tocca i 4,54 euro al litro).
Tra gli altri formati cala il vino in brik (-0,6% in volume e -0,7% in valore).



Per quanto riguarda le tipologie continua il momento non brillante dei vini rossi (calati dell’1,3% in volume, ma cresciuti dell’1,5% in valore grazie a un incremento del prezzo medio del 2,8%). Meglio va per i vini bianchi cresciuti dello 0,9% in volume, del 3% in valore grazie al +2,1% registrato nei prezzi medi.

Non si ferma l’onda lunga degli spumanti che in questi anni hanno letteralmente trainato le performance del vino italiano all’estero e continuano a farlo anche in Italia. Le loro vendite nella Gdo sono aumentate infatti del 4,9% in volume, del 6,7% in valore nonostante la quasi stabilità dei prezzi (+1,7%).

Tra le singole denominazioni regionali italiane il vino più venduto sugli scaffali della grande distribuzione organizzata continua a essere il Lambrusco venduto anche nel 2017 in 13,12 milioni di litri (-0,1% in volume ma + 2,9% in valore). Al secondo posto a pochissima distanza il Chianti che con 13,10 milioni di litri che ha riportato una crescita in volume dell’8,5% ma con una sostanziale stabilità dei valori (-0,4%). Al terzo posto il Montepulciano d’Abruzzo con 8,4 milioni di litri (-3% in quantità e +0,7% in valore). Primo vino bianco lo Chardonnay (7,8 milioni di litri, -5% in quantità e – 0,8% in valore).

Ma al di là dei numeri assoluti vanno poi ricordate invece le denominazioni e tipologie di vino che sugli scaffali della grande distribuzione hanno fatto registrare le migliori perfomance. E tra queste vanno annoverate il siciliano Grillo (aumentato del 22,8% in quantità e del 21,2% in valore). Seguito da un altro vino del Sud, il Primitivo le cui vendite sono aumentate del 20,5% in volume e del 23,5% nel giro d’affari. Una vera e propria new entry al terzo posto tra le etichette più performanti con l’Ortrugo dell’Emilia Romagna che ha messo a segno un +18,8% in quantità e un +16,2% in valore. 

A seguire tra le denominazioni con le migliori performance nel 2017 la Ribolla del Friuli, il Veneto Ripasso della Valpolicella, il Cortese del Piemonte, la Passerina marchigiana e il Chianti classico.


«Se la quantità di vino acquistato nella Grande Distribuzione è stabile da anni, i consumatori mostrano di apprezzare le novità, accogliendo favorevolmente le proposte delle cantine – ha commentato il spiega il Business Insight Director di Iri e coordinatore della ricerca, Virgilio Romano –. I vini a denominazione d’origine vendono 5,5 milioni di litri in più nel 2017, così come crescono bollicine e vini bianchi, inoltre aumentano le tipologie regionali che si fanno apprezzare ogni anno per i tassi di crescita. I vini emergenti si fanno apprezzare per posizionamenti di prezzo non bassi (oltre la metà superiore a 4 euro) e questo è un aspetto positivo perché dimostra la disponibilità del consumatore a premiare novità e valore».

«La grande distribuzione organizzata si mantiene un canale di vendita molto importante per il mercato italiano –ha aggiunto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani – capace di far emergere nuovi vini e territori e di assecondare nel tempo la richiesta di prodotti di maggiore qualità anche per il consumo quotidiano. Un’evoluzione che Vinitaly sta seguendo negli anni diventando il luogo di analisi e confronto tra gdo e settore enologico e soprattutto proponendo alle cantine espositrici incontri B2B con i buyer delle insegne della distribuzione organizzata. Con l’International Packaging Competition Vinitaly da oltre venti anni promuove la cultura del comunicare con efficacia attraverso l’etichetta e la confezione il valore del prodotto».

                            Articolo di Giorgio dell'Orefice - Fonte Il Sole24Ore

V.A.N. - Vignaioli Artigiani Naturali ROMA 2018 Sabato 17 e Domenica 18 MARZO 2018



Il 17 e 18 Marzo alla Città dell’Altra Economia torna la Fiera in Italia che propone il top della produzione vinicola italiana dei vignaioli artigiani uniti dalla passione per il vino naturale: V.A.N. Vignaioli Artigiani Naturali.

Dal Lazio alla Sardegna, Sicilia, Piemonte, Toscana e Calabria aumenta il numero di vignaioli che riconferma la propria partecipazione e si aggiunge ex-novo alla due giorni romana, produttori che scelgono di percorrere la strada del vino naturale e di proporlo in un contesto attento alle loro scelte e sensibile alle “storie” del vino e dei vignaioli.

Due giorni per degustare con calma prodotti genuini ottenuti da uve raccolte manualmente, da agricoltura biologica o biodinamica. Un vino caratteristico, ottenuto unicamente da fermentazioni spontanee (senza lieviti o batteri aggiunti), e senza aggiunte di additivi o coadiuvanti enologici in vinificazione, maturazione e affinamento. 

IL 17 e 18 marzo sarà quindi possibile degustare i vini ininterrottamente nelle postazioni dei vignaioli che impreziosiscono i propri prodotti di curiosità artigiane; e ad accompagnare i vini anche profumati formaggi e peperoncini abruzzesi, sfiziosi prodotti dalle farine biologiche sapientemente macinate a pietra, e altri prodotti della cucina tradizionale del centro Italia. 

V.A.N. Vignaioli Artigiani Naturali, lo ricordiamo, non è solo degustazione: i vini si possono acquistare eccezionalmente e direttamente dal produttore, entrando in contatto con le storie e l’umanità che fanno del vino naturale un incontro di vite e sapienza artigiana e contadina.
Un vino sincero dalle radici ai frutti per il palato e per il cuore, forte testimone delle variegate tradizioni vinicole italiane e di un mercato possibile in espansione.

ABRUZZO
- Colle S. Massimo
- Az. Agr. Caprera

CALABRIA
- Cantina Lucà Santini
- Az. Agr. Biagio Diana
- Az. Agr. Giuseppe Calabrese
- Az. Agr. Tenuta del Conte

CAMPANIA
- Az. Agr. Casa di Baal
- Salvatore Magnoni - Prima la Terra

EMILIA ROMAGNA
- Az. Agr. Maria Bortolotti
- Az. Agr. Susanna Diamanti

LAZIO
- Il Vinco
- Cantina Ribelà
- Podere Orto
- Az. Agricola Marco Colicchi
- Az. Agr. Piero Riccardi - Lorella Reale
- Az. Agr. Maria Ernesta Berucci

LIGURIA
- Az. Agr. Rosmarinus

LOMBARDIA
- Az. Agr. Castello di Stefanago
- Az. Agr. Antonio Ligabue
- Tenuta Belvedere

MARCHE
- Ca' Sciampagne
- Fontorfio

MOLISE
- Az. Agr. Vinica

PIEMONTE
- Daniele Saccoletto
- Az. Agr. Vinicea
- Cascina Bricco Ottavio

SARDEGNA
- Cantina Francesco Cadinu

SICILIA
- Bruno Ferrara Sardo
- EnoTrio
- Az. Agr. Gueli Calogero

TOSCANA
- Coop Agr. La Ginestra
- Az. Agr. Il Casale Giglioli
- Az. Agr. Busattina
- Podere Anima Mundi
- Az. Agr. Fattoria S. Vito
- Poggio di Cicignano

UMBRIA
- La Casa dei Cini
- Raina
- Az. Agr. Preggio - Elena Vezzoli
- Az. Agr. Mani di Luna

SLOVENIA
- Az. Agr. Cotar

- Calice Bio Distribuzione
- Gregorio Rotolo formaggi (Abruzzo)
- Paolo Lu Cavaliere - Olio evo, peperoncini (Abruzzo)
- Associazione Agricola sociale, Farine ORTO (Lazio)

L’evento è organizzato da V.A.N. - Vignaioli Artigiani Naturali
e Città dell’Altra Economia, con la partecipazione di Coop. Oltre Onlus.

PROGRAMMA
Sabato dalle 11 alle 20
Degustazione e vendita diretta di vini naturali e prodotti dell’agricoltura biologica

Domenica dalle 10 alle 19
Degustazione e vendita diretta di vini naturali e prodotti dell’agricoltura biologica

Ingresso 10 + bicchiere 2


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Gruppo Vini Naturali Veri
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Vignaioli Artigiani Naturali – Fiera Marzo 2018

Villscheider - Alto Adige Valle Isarco Passito St. Cyryll 2015 è il Vino della settimana di Garantito IGP

Di Carlo Macchi

Quando in una zona di montagna, a più di 700 metri, trovi un vino caldo e potente come un sole estivo, profumato come un aranceto siciliano, morbido e suadente come…(CENSURA), ringrazi non solo San Cyrill ma tutti i santi. 


80% Gewürztraminer, 20% Kerner. Un passito di incredibile concentrazione e bontà.

                                                 www.villscheider.info

Nebbiolo nel cuore a Roma il 10 e 11 Marzo 2018


L’Agenzia RISERVA GRANDE il 10 e 11 marzo 2018 presso le prestigiose sale del Radisson Blu Hotel di  Roma promuove la V edizione dell’Evento dedicato esclusivamente al Nebbiolo nelle sue varie declinazioni. Dopo il successo delle prime quattro edizioni, vogliamo ancora  rivolgere  la  nostra  attenzione  al  Nebbiolo nelle sue più alte espressioni: il Barolo e il Barbaresco, il Roero, il Gattinara e Ghemme, Il Boca e il Lessona, il Bramaterra e il Carema… fino alla Valtellina e alle altre piccole realtà sparse sul nostro territorioIl nome che abbiamo dato all’evento dimostra chiaramente la forte identità del nobile vitigno.

Banchi di Assaggio, Seminari e Laboratori


L’Evento proposto vuole essere una promozione culturale del Nebbiolo e delle sue terre di elezione. Il territorio italiano del vino che più di ogni altro è legato ai vari terroirs che lo caratterizzano, e che da sempre, è un esempio di come il territorio può e deve essere valorizzato.
Attraverso i banchi di assaggio e i seminari potremo valutare, infatti, la diversa declinazione territoriale. Grande importanza verrà data proprio ai seminari di degustazione (nostro punto di forza), che vogliono approfondire il terroir unico del Nebbiolo. Alle prime edizioni dell’evento abbiamo avuto la partecipazione di circa 450 aderenti tra operatori ed appassionati, nei vari seminari proposti. 

Programma sabato 10 marzo
ore 14:00 Apertura banchi di assaggio
ore 16:00 Seminario. Le Zone e i terroir del nebbiolo delle Langhe. Orizzontale dell'annata 2010 dei maggiori cru provenienti dai diversi territori delle Langhe: Barbaresco, Barolo e Roero. A cura di Marco Cum
ore 19:00 Chiusura dei banchi di assaggio
ore 20:30 Cena con i Produttori (adesione libera con prenotazione obbligatoria)

Programma domenica 11 marzo
ore 11:00 Apertura banchi di assaggio
ore 15:00 Seminario. Verticale Storica di Valtellina superiore riserva di Balgera Paolo. A cura di Marco Cum e Paolo Balgera.
ore 17:30 Seminario. Nebbiolo a confronto in blind tasting. Comparazione di nebbioli provenienti dai vari territori. A cura di Andrea Petrini.
ore 19:00 Chiusura dei banchi di assaggio

Aziende partecipanti

ALTO PIEMONTE
Pietro CassinaLessona
Tiziano Mazzoni, Ghemme

BAROLO
Anselma GiacomoSerralunga D'Alba
Aurelio Settimo, La Morra
Batasiolo, La Morra
Bruna Grimaldi, Grinzane Cavour
Burzi Alberto, La Morra
Cà Brusà, Monforte D'Alba
Cascina Carrà, Monforte D'Alba
Cascina Fontana, Monforte D'Alba
Marengo Mauro, Novello
Mascarello Giuseppe, Castiglione Falletto
Monchiero F.lli, Castiglione Falletto
Morra Diego, Verduno
Poderi Marcarini, La Morra
Raineri, Novello 
Rossello, Castiglione Falletto
Palladino, Serralunga D'Alba
Sordo Giovanni, Castiglione Falletto

BARBARESCO
Busso Piero, Neive
Manera F.lli, Barbaresco
Punset, Neive
Varaldo Rino, Barbaresco
CASTIGLIONE TINELLA
SANTO STEFANO BELBO

ROERO
Antica Cascina Dei Conti Di Roero, Vezza D'Alba
Ponchione, Govone

VALLE D'AOSTA
PiantagrossaDonnas

VALTELLINA
Balgera, Chiuro
Gianatti Giorgio, Montagna in Valtellina
Le Strie, Ponte In Valtellina

Una storia triste con vari insegnamenti: la guida ai vini italiani in russo.....

Di Carlo Macchi

Non è un modo per farsi pubblicità, è purtroppo un modo per fare pubblicità alla mia dabbenaggine!

La guida ai vini italiani interamente in russo che potete ammirare nelle foto di questo articolo, in realtà non esiste. Oddio, per esistere esiste: io ne ho ben due copie e probabilmente in qualche magazzino moscovita ci sono le altre 3000-4000(boh?) copie che l’editore russo BBPG (www.bbpg.ru) ha forse stampato e messo in una improbabile e impossibile vendita online.


Quindi dov’è il problema? Il problema sta nel fatto che l’autore (cioè io) e il fotografo (cioè il mio caro amico Bruno Bruchi, che nonostante questo non mi ha ucciso) non sono stati pagati, se non con acconti insignificanti.
La solita fregatura data da un russo a un italiano direte voi e probabilmente è così, però su questa guida, oltre ad averci speso molto tempo e sudato almeno 7-8 camicie, ci puntavo per rendere anche un servizio alla conoscenza del vino italiano in un mercato (come si dice in questi casi) in crescita.
La guida era strutturata proprio per questo: una piccola storia del vino italiano seguita da una breve presentazione dei territori regione per regione. Poi qualche pagina su come si legge un’etichetta italiana (con esempi pratici) e quindi le principali uve coltivate. Questa essenziale prima parte doveva essere corredata da una serie di cartine con le varie DOC e DOCG italiane e qui iniziò a cascare l’asino.
Per le cartine avevo contattato Roberto Giuliani e assieme a lui selezionato alcune delle bellissime cartine che ha pubblicato su Lavinium. A quel punto ci rendemmo conto di una cosa: l’impossibilità di rendere ad un comune mortale la difficoltà degli incroci nelle varie denominazioni italiane, visto che spesso sullo stesso terreno coesistono più di una DOC o DOCG. Decidemmo così con Roberto di sfrondare molto e lasciare solo le principali denominazioni: insomma erano venute fuori delle mappe  abbastanza chiare. L’editore  decise di renderle ancora più chiare, non pubblicandole.
Ma andiamo avanti: la parte importante del libro era una presentazione di circa 200 cantine italiane  (con storia, foto, vini, etc) seguita da un’altra serie di cantine con il solo indirizzo e tipologia di vini prodotti. Questa era la parte veramente importante e nel prepararla ho capito che la stragrande maggioranza delle cantine italiane, anche se di ottimo livello, non ha assolutamente idea di come presentarsi al mondo.
  • Non hanno un responsabile della comunicazione  e se ce l’hanno forse svolge un altro lavoro;
  • Se riesci a parlarci o a parlare con un titolare, non hanno la minima  voglia di stare due minuti ad ascoltarti, anche se non gli chiedi soldi ma solo qualche foto e 10 minuti di tempo per riempire un questionario. Qualcuno mi ha anche chiesto di non essere inserito anche se, ripeto, era tutto gratuito e le cantine in oggetto vendevano da tempo vino in Russia;
  • Non hanno fotografie aziendali adeguate dei titolari, dei vini e della cantina, salvo alcune foto di grappoli d’uva, ma in formato francobollo.
Insomma, quando una cantina si lamenta del fatto che non vende all’estero, forse è anche colpa dell’assoluta disorganizzazione dal punto di vista comunicativo e di marketing. Ma nonostante i produttori italiani assolutamente disorganizzati siamo riusciti a finire il libro e a consegnarlo. Peccato che nel frattempo la Russia era entrata  in guerra con la parte filoccidentale dell’Ucraina e così per quasi 18 mesi non abbiamo saputo più niente. Poi tutto è ripartito velocissimo e abbiamo dovuto spedire altre foto, altri aggiornamenti (nel frattempo mail e telefoni potevano essere cambiati) e tutto in fretta. 

Poi ci hanno detto che andava in stampa, poi ne ho ricevute due copie, poi più nulla. Il bello è che il proprietario della casa editrice ogni tanto viene in Italia (è anche su Facebook) e così una volta gli ho scritto dicendo  che cosa gli costava darmi un assegno “brevi manu”. Mi ha risposto OK e mi ha girato il numero di una sua amica che doveva consegnarmi i soldi. E’ una russa, si chiama Irina…lavora… a Montecatini Terme… probabilmente è anche molto disponibile. Oltre al danno la beffa.

Morale. Cari colleghi, fatevi pagare prima. Cari produttori, attrezzatevi meglio dal punto di vista comunicativo. Caro editore, vedi un po’ di andare a fan…