Marco Bonfante - Barolo Bussia 2011, Garantito IGP

Di Roberto Giuliani

Ho scoperto i vini di Marco Bonfante con un certo ritardo, in particolare ho apprezzato in più occasioni il suo Barolo Bussia; la ragione principale è presto detta: la cantina si trova a Nizza Monferrato, al di fuori della zona del Barolo, che invece frequento molto spesso.

Marco Bonfante

L'azienda dimora sulla collina che ha preso il nome dalla famiglia, sono ben otto generazione che i Bonfante fanno vino, Marco è subentrato nel 2000 e con la sorella Micaela ha fondato la Marco Bonfante srl da una costola della tenuta di famiglia.
Oltre a produrre tutti i vini tipici del Monferrato, Marco dispone di un vigneto nella Bussia a Monforte d'Alba, dal quale ottiene questo Barolo di carattere. 


La Bussia non ha certo bisogno di presentazioni, è stato il primo cru del comune ad essere menzionato in etichetta, precisamente nel 1961 con la cantina Prunotto, e ha una fama che va ben oltre le colline del Barolo. Chiunque abbia la fortuna di possederne anche una piccola porzione, si garantisce una forte visibilità sul piano commerciale. Ed è proprio questa la ragione per cui dentro la Bussia (divisa storicamente in Soprana e Sottana) confluiscono cru di classe qualitativa eterogenea, raggiungendo complessivamente una superficie di quasi 300 ettari.


Il Barolo Bussia 2011 di Marco Bonfante ha una bella personalità, profuma di viola, ciliegia matura, sottobosco, felce, tabacco, ruggine. Al palato ha raggiunto una buona maturità, è fresco e il frutto adornato da una piacevole dolcezza, il tannino si è integrato molto bene, la materia ha una certa fittezza e austerità ma il finale è generoso e lungo.
 
 Marco Bonfante
 Strada Vaglio Serra, 72 Nizza Monferrato (AT)
 Tel. 0123-456787 www.marcobonfante.com
 info@marcobonfante.com

14 Gennaio 2018 - Taste Alto Piemonte a Roma


Erano anni che provavo a far venire a Roma Lorella Zoppis Antoniolo e il Consorzio Tutela Alto Piemonte. Finalmente ci sono riuscito e grazie ad Enoroma e a Marco Cum proveremo a far conoscere i grandi vini di questo splendido territorio. Non vi nascondo un po' di emozione. Vi aspetto. 

All’interno delle sale del Radisson Blu Hotel di Roma, i produttori vinicoli delle quattro province di Biella, Vercelli, Novara e Verbano-Cusio-Ossola si riuniranno per presentare alla stampa e al pubblico i grandi vini dell’Alto Piemonte.

Attraverso banchi di assaggio e seminari tematici, operatori e appassionati di tutto il mondo potranno scoprire le eccellenze vinicole dell’Alto Piemonte approfondendo, grazie al contatto diretto con produttori ed esperti, la conoscenza delle 10 denominazioni: Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona, Sizzano, Valli Ossolane.

Domenica 14 gennaio 2018, dalle 11:00 alle 19:00 operatori e appassionati potranno accedere a TASTE ALTO PIEMONTE “Rome Edition” dove si potranno degustare oltre 100 vini presentati da 21 aziende aderenti al Consorzio. Due i seminari guidati in programma con iscrizione obbligatoria: un focus sui terroirs dell'Alto Piemonte e un approfondimento sulle capacità evolutive del nebbiolo dell'Alto Piemonte.

L'Evento è organizzato dal Consorzio Tutela Nebbioli dell'Alto Piemonte in collaborazione con Riserva Grande e Percorsi di Vino

Sede dell'Evento:
Es Hotel Radisson Blu
Via Filippo Turati 171 (adiacente Stazione termini)
Roma

Programma Domenica 14 Gennaio 2018 

Ore 11:00 - Apertura banchi di assaggio 
Ore 14:30 - Seminario. Le zone e i terroirs dell'Alto Piemonte. A cura di Marco Cum
Ore 17:00 - Seminario. Le capacità evolutive del nebbiolo dell'Alto Piemonte. A cura di Andrea Petrini.
Ore 19:00 - Chiusura banchi di assaggio

AZIENDE PRESENTI AL BANCO DI ASSAGGIO

Antoniolo Azienda Vitivinicola
Az. Agr. Castaldi Francesca
Az. Agr. Gilberto Boniperti
Az. Agr. Mazzoni
Az. Agr. Platinetti
Azienda Vinicola Barbaglia
Azienda Vitivinicola Pietro Cassina
Azienda Vitivinicola Nervi
Brigatti Francesco 
Cantina Comero
Cantine Garrone
Cascina Cà Nova
Cantina Delsignore 
Colombera & Garella
Crola Enrico 
Filadora Azienda Vitivinicola
La Palazzina
Le Pianelle
Poderi ai Valloni
Tenute Sella
Torraccia Del Piantavigna
Vallana
Vigneti valle Roncati
Vini Ioppa

Modalità di accesso alla manifestazione

•Ingresso alla manifestazione (non occore prenotazione): costo 20€ 
•Convenzioni:
-Sommelier: 15€ (Previa dimostrazione con tesserino valido anno corrente)
-Soci Riserva Grande 15€
•Seminari di degustazione:
- Seminario. Le zone e i terroir dell'Alto Piemonte. A Cura di Marco Cum 35€
- Seminario. Le capacità evolutive del nebbiolo dell'Alto Piemonte. A cura di Andrea Petrini 35€ 
Per accedere ai Seminari occorre la prenotazione obbligatoria.
Con l'iscrizione ad almeno un seminario si ha diritto all'accesso gratuito ai banchi di assaggio. 

•All'ingresso della manifestazione è richiesta una cauzione di 5€ per il calice di degustazione. Tale cauzione verrà restituita al termine della degustazione, previa restituzione del calice.

•Acquisto on-line:
Tramite la pagina SHOP del sito sarà possibile acquistare tutti i seminari e il biglietto di ingresso al prezzo speciale di 16€, fino alle 24:00 di sabato 13 gennaio 2018.

Facciamo presente che per questo evento non sono previsti accrediti gratuiti. Gli operatori del settore, quali enotecari, ristoratori giornalisti possono richiedere il proprio accredito a eventi@riservagrande.com

I Veroni - Chianti Rufina Riserva 2014 è il Vino della Settimana di Garantito IGP

di Andrea Petrini

Perchè I Veroni sono una azienda seria. Perchè bisognerebbe bere molto più Chianti Rufina visto la qualità che esprime. Perchè la 2014 non è stata una annata nefasta come tutti pensano. 


Perchè questa Riserva viene da uno splendido ed antico vigneto di sangiovese arroccato attorno all'Antica Pievi di San Martino a Quona. Perchè sto vino ha una bevibilità micidiale. Ecco perchè è il mio vino della settimana ed è Garantito IGP!

www.iveroni.it

Alla scoperta del Nero d'Avola di Cantine Fina - Garantito IGP

Di Andrea Petrini

Ho conosciuto Federica Fina su uno dei tanti social network che un po' tutte le aziende, con un minimo di lungimiranza, ormai usano per far conoscere i loro prodotti. Un breve scambio di opinioni sulle bellezze della Sicilia e subito è nata la curiosità di provare i vini della sua azienda situata tra Marsala e Trapani ovvero all'interno di un territorio vitivinicolo unico visto che le meraviglie circostanti come la Riserva naturale dello Stagnone, Mozia, fino ad arrivare al Monte Erice dal quale ammirare l’Isola Lunga e le tre Isole Egadi (Favignana, Levanzo e Marettimo).


L’azienda, di carattere famigliare, è gestita dal suo fondatore ed enologo Bruno Fina che, così mi racconta Federica, iniziò ha lavorare nel mondo del vino negli anni ’80 presso la cantina sociale di Racalmuto anche se la svolta definitiva per la sua carriera arrivò solo una decina di anni dopo quando, entrato come enologo presso l'Istituto Regionale della Vite e del Vino, cominciò a collaborare con un certo Giacomo Tachis che in quegli anni stava svolgendo uno studio sperimentale sul territorio siciliano che, successivamente, proclamerà la Sicilia come continente vitivinicolo. 

La collaborazione con Tachis, proseguita poi per anni, ha fornito a Fina le energie sufficienti per dare il via al suo progetto di vita che, nel 2003, lo ha portato a produrre ed imbottigliare i suoi primi vini anche se la svolta definitiva si ha solo due anni dopo quando, nel 2005, realizzò il suo sogno più grande ovvero la costruzione della propria cantina aziendale la cui forma somiglia ad un antico baglio siciliano, riprendendo un architettura arabeggiante che va a sottolineare l’influenza che la cultura araba ha avuto su quella parte di Sicilia Occidentale.

La cantina

Bruno Fina è oggi coadiuvato nelle sue attività dai suoi tre figli: Marco (commerciale ed amministrativo), Sergio (enotecnico) e Federica (marketing, comunicazione ed enoturismo) che, come dicevo all'inizio, aveva interesse a farmi conoscere i suoi prodotti tanto da mandarmi in degustazione la campionatura di tutta la gamma dei vini aziendali suddivisi in ben 14 etichette dove possiamo trovare, tra i vari, un bianco a base sauvignon blanc e traminer aromatico o un grande rosso da taglio bordolese.

La famiglia Fina

Non ci vuole molto, perciò, a capire che Cantine Fina è una realtà moderna, a tratti spiazzante, le cui parole chiave sono sperimentazione, innovazione e tradizione tanto che il loro motto è Conoscere il terroir siciliano, per personalizzare i vitigni internazionali” anche se, e questo lo aggiungo io, l'azienda non trascura affatto la valorizzazione dei vitigni autoctoni siciliani visto che vengono prodotti vini a base grillo, zibibbo, perricone e nero d'Avola.

Vigneti

A partire da quest'ultimo vitigno vengono prodotti due vini davvero interessanti ovvero il Terre Siciliane IGP Nero d'Avola 2015 e il più blasonato Terre Siciliane IGP Nero d'Avola "Bausa" 2013.


Il primo, 100% nero d'Avola proveniente da vigneti situati a circa 300 metri s.l.m., mi è piaciuto anzitutto per la sua purezza espressiva della sua componente aromatica e, se penso alle ciofeche che sono state commercializzate in questi ultimi anni per soddisfare le richieste di Nero d'Avola "alla moda", dire che i presupposti iniziali sono sicuramente positivi. Anche al sorso il vino si conferma decisamente tipico, di vitale freschezza e, pur nella sua semplicità di impostazione, ha tannini finissimi che ben accompagnano un finale sapido e di buon equilibrio. Se dovessi dare un voto da 1 a 10 alla beva di questo vino direi sicuramente...11. Bottiglia tra amici finita in un amen. Nota tecnica: il vino fermenta in acciaio ed affina in botti da 3 hl per circa 6 mesi.


Il Terre Siciliane IGP Nero d'Avola "Bausa" 2013 prende il nome dalla contrada (Bausa) dove si trova la cantina che è il cuore dell'azienda così come lo è questo Nero d'Avola, fratellone del vino precedente, rispetto al quale aggiunge complessità e profondità grazie ad un bouquet aromatico caratterizzato da eleganti sensazioni di mora, ciliegia, viola, muschio e tabacco. La bocca è solida, energica, avvolgente, modellata da tannini levitati da un finale caldo di piacevole sapidità. Anche in questo caso, nonostante una struttura maggiore del precedente, il vino a tavola ha fatto un figurone sia tra appassionati come me sia tra neofiti del vino. Nota tecnica: il vino fermenta in acciaio ed affina in tonneau per 18 mesi.