Il Latour a Civitella di Sergio Mottura alla prova del tempo.

Mi sono reso conto che era da qualche anno che non scrivevo più del Latour a Civitella di Sergio Mottura, un vino per anni molto amato dalla guide grazie ad un certo approccio enologicio e che oggi, grazie al cambiamento di una certa scuola di pensiero, sembra segnare il passo in favore del suo "fratellino" Poggio della Costa il quale, grazie ad un affinamento che evita l'uso del legno, risulta per molti critici ed appassionati molto più fulgido e territoriale.


Il Latour a Civitella, nonostante tutto, rimane un pregevole vino bianco italiano, non solo del Lazio, e per valutare quanto sia (stato) grande questo grechetto in purezza, che nasce dalla vinificazione delle cinque migliore parcelle dell'azienda, questa estate ci siamo ritrovati tutti a Civitella d'Agliano durante la manifestazione "Nelle Terre del Grechetto" dove, assieme alla istrionica guida di Sergio Mottura, abbiamo degustato 6 annate del vino in questione, dalla 2005 alla 2011. 

Sergio Mottura
Prima di stappare le bottiglie, il buon Mottura, per l'ennesima volta, ha voluto spiegare la genesi del nome del vino:"Ero a Berlino per i 90 anni di Robert Mondavi e l'evento era costellato di produttori francesi. Uno di questi, il borgognone Louis Fabrice Latour, assaggiò il Poggio della Costa e mi fece i complimenti per la personalità del grechetto che, probabilmente, non conosceva come vitigno. Mi suggerì, ovviamente, di farlo fermentare in fusti di rovere e, per questo, mi donò cinque fûts de chêne invitandomi a mandare da lui i miei enologi. Disse che mi avrebbe così regalato una generazione di esperienza. I risultati di questa amicizia sono sotto i vostri occhi...".

Sergio Mottura - Latour a Civitella 2005: è una passeggiata all'interno di un campo agricolo arso dal sole dove puoi sentire nettamente l'odore della paglia e della macchia mediterranea. Frutta e sentori vanigliati, che ancora sono presenti, sono solo un corollario. Sorso sapido ed impetuoso per un grechetto in cui l'impronta borgognona è ancora vivida.


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2006: rispetto al precedente ha una minore complessità ma, al tempo stesso, guadagna punti sul mio personale tabellino grazie ad una maggiore acidità che regalo un sorso molto diretto e scalpitante. Piccolo grande cavallo di razza che il tempo non riuscirà a replicare.


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2007: l'annata calda regala un vino di grande struttura e personalità che, alla cieca e con i bicchieri neri, potrebbe tranquillamente essere scambiato con un vino rosso. La morbidezza e il grado alcolico, siamo attorno ai 14°, impongono una sodalizio gastronomico che faccia rima con fungo porcino.


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2009: ho sempre amato questa annata di Latour a Civitella e, riassaggiare questo grechetto dopo qualche anno, non ha fatto altro che confermare per l'ennesima volta le mie impressioni positive. E' un bianco che per la prima volta abbraccia decisamente il suo territorio vulcanico donando, oltre alle consuete note di frutta gialla, fieno e noce, anche decise note di mineralità che col tempo, ossigenandosi il vino, si trasformano in sensazioni fumè. Sorso elegante, deciso, sapidissimo. 


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2010: rispetto al precedente siamo un passo indietro perchè se è vero il vino mantiene una buona complessità grazie anche ad un deciso apporto floreale, è anche vero che bevendolo ti manca quell'affondo finale e quella persistenza che, con caratteristiche alterne, solitamente ho trovate nelle altre annate. Piccole imprecisioni che solo un rompipalle come me può sottolineare....


Sergio Mottura - Latour a Civitella 2011: prima annata in cui sento un apporto del legno quasi del tutto inesistente. A fronte di questo il vino risulta schiuso, empatico, dotato di grande corredo fruttato dove la svolta "esotica" è più evidente rispetto agli altri millesimi degustati. Macchia mediterranea, fiori gialli e un tocco di mineralità sono le altre sensazioni aromatiche. Sorso brioso, di impatto, con una scia minerale e sapida nel finale che invita di nuovo alla beva entra pochi secondi. Promettente.


Ah, abbiamo avuto anche un fuori programma ovvero il Latour a Civitella 2002 che, grazie all'apporto di uva leggermente botrizzata, rappresenta una sorta di quadro boteriano all'interno della cantina dei Mottura. 


Alla prossima e, se potete, andate a visitare Civitella d'Agliano che è un piccolo gioiello ancora poco conosciuto nel Lazio.


Tre Bicchieri Campania 2016 Gambero Rosso

Dalle vigne a 700 metri di quota sull’Appennino a quelle a strapiombo della Costa d’Amalfi, passando per i terroir vulcanici del Vesuvio e di Roccamonfina fino alle sabbie vulcaniche dei Campi Flegrei, poche altre terre offrono una simile ricchezza di situazioni vocate. E poi le uve: l’aristocratico fiano, il greco con la sua ricchezza, la falanghina, la biancolella delle isole dal fascino mediterraneo, e poi tra i rossi l’aglianico, il per’ ’e palummo, e infine il pallagrello bianco e nero e il rosso casavecchia, che hanno segnato la rinascita del Casertano. Se non basta questo a delineare un panorama in pieno fermento, si aggiunga l'avvicendamento sul podio di aziende vecchie e nuove. Ben 50 i vini in finale, con 20 che hanno raggiunto il vertice dei Tre Bicchieri.


Una volta era solo l’Avellinese il riferimento per la produzione di qualità, oggi però è affiancato stabilmente dalle altre zone, anche se detiene quasi la metà dei premi assegnati: Fiano d’Avellino (quattro premi, di cui due del 2013), Greco di Tufo (anche qui due dei quattro premiati sono 2013) e Taurasi (due vini). Poi c'è il Sannio, con quattro ottimi bianchi a base di falanghina, eccellente nelle ultime vendemmie, che regala vini dal bel nerbo acido, sapidi e particolarmente convenienti. E infatti il premio per il Miglior Rapporto Qualità Prezzo per questa guida va al Sannio Falanghina Svelato ’14 (buona annata per i bianchi del Sannio).

Tanti consensi e tre premi per i vini della Costa d’Amalfi, che vanno a Raffaele Palma, Marisa Cuomo e a Tenuta San Francesco, che entra così nel gotha dell’enologia campana, insieme all’avellinese Fonzone e alla sannita Torre a Oriente. Cresce anche il Casertano: tre premi ad aziende ormai consolidate, con due Pallagrello ’13, e, per i rossi, il Terra di Lavoro 2013 di Galardi.

Chiudiamo con un bianco da uve fiano, da una vigna a quasi 600 metri nel parco nazionale del Cilento, il Pian di Stio ‘13 di San Salvatore.

Ecco l'elenco dei Tre Bicchieri 

Costa d’Amalfi Bianco Per Eva ’13 - Tenuta San Francesco
Costa d’Amalfi Bianco Puntacroce ’14 - Raffaele Palma 
Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva ’14 - Marisa Cuomo 
Fiano di Avellino ’14 - Colli di Lapio 
Fiano di Avellino ’13 - Rocca del Principe 
Fiano di Avellino 22 ’13 - Villa Raiano 
Fiano di Avellino Clos d’Haut ’13 - Villa Diamante 
Greco di Tufo ’13 - Fonzone 
Greco di Tufo ’14 - Pietracupa 
Greco di Tufo Claudio Quarta ’13 - Sanpaolo Magistravini di Claudio Quarta
Greco di Tufo V. Cicogna ’14 - Benito Ferrara 
Le Sèrole Pallagrello Bianco ’13 - Terre del Principe 
Pallagrello Bianco Caiatì Morrone ’13 - Alois 
Pian di Stio ’14 - San Salvatore 
Sannio Falanghina Biancuzita ’12 - Torre a Oriente 
Sannio Falanghina Janare ’14 - La Guardiense 
Sannio Falanghina Svelato ’14 - Terre Stregate 
Sannio Taburno Falanghina ’14 - Fontanavecchia 
Taurasi ’10 - Contrade di Taurasi 
Taurasi ’07 - Perillo 
Terra di Lavoro ’13 - Galardi

Brut Sec Demy Out Style 2001 di Casa Caterina - Il VINerdì di Garantito IGP


E’ qui la festa? E sì, quando hai a che fare con Casa Caterina di Aurelio ed Emilio Del Bono è davvero festa. Il Franciacorta che non è Franciacorta, o forse lo è, più di altri…


Non importa, questo è un vino irripetibile, Blanc de Noir dieci anni sui lieviti, da sorseggiare con chi ami o con gli amici più cari, è uno dei pochi in grado di cambiarti, in positivo, la giornata.

Le Eccellenze de L'Espresso per la guida I Vini d'Italia 2016


VALLE D’AOSTA
18 Valle d‘Aosta Blanc de Morgex et de la Salle Le Sette Scalinate 2014 Pavese Ermes
18.5 Valle d‘Aosta Syrah 2013 Rosset
18.5 Valle d’Aosta Torrette Superiore 2013 Ottin Elio
18 Valle d’Aosta Cornalin 2013 Rosset
18 Valle d’Aosta Fumin 2013 Feudo di San Maurizio
18 Valle d‘Aosta Fumin 2013 Ottin Elio

PIEMONTE
18 Colli Torlonesi Timorasso Derthona 2013 La Colombera – Semino Pier Carlo
18 Erbaluce di Caluso Le Chiusure 2014 Favaro – Le Chiusure
18 Gavi del comune di Gavi 2014 Martinetti Franco M.
18 Langhe Riesling Petracine 2014 Vajra G. D.
18 Langhe Riesling Hérzu 2013 Germano Ettore
20 Barolo 2011 Mascarello Bartolo
19.5 Barbaresco Pajé Vecchie Viti 2010 Roagna
19.5 Barolo Monprivato Cà d’Morissio Riserva 2008 Mascarello Giuseppe e Figlio
19.5 Barolo Riserva Monfortino 2008 Conterno Giacomo
19 Barbaresco Asili Vecchie Viti 2010 Roagna
19 Barbaresco Crichet Pajé 2006 Roagna
19 Barolo Falletto di Serralunga d’Alba 2011 Giacosa Bruno
19 Barolo Monprivato in Castiglione Falletto 2010 Mascarello Giuseppe e Figlio
19 Barolo Riserva Bussia Vigna Colonnello 2009 Prunotto
18.5 Barbaresco 2012 Prunotto
18.5 Barbaresco Montefico Vecchie Viti 2010 Roagna
18.5 Barbaresco Pajoré 2012 Sottimano
18.5 Barbaresco Riserva Rabajà 2008 Cortese Giuseppe
18.5 Barolo Bussia 2011 Prunotto
18.5 Barolo Bussia Dardi Le Rose 2011 Poderi Colla
18.5 Barolo Monvigliero 2011 Alessandria Fratelli
18.5 Barolo Riserva Lazzarito 2009 Germano Ettore
18.5 Barolo Villero in Castiglione Falietto 2010 Mascarello Giuseppe e Figlio
18.5 Carema Etichetta Bianca 2011 Ferrando e C.
18.5 Gattinara Osso San Grato 2011 Antoniolo
18.5 Lessona 2011 La Prevostura
18 Barolo Brunate 2011 Marcarini
18 Barbaresco Asili di Barbaresco 2012 Giacosa Bruno
18 Barbaresco Martinenga 2012 Cisa Asinari
18 Barbaresco Montersino 2012 Rocca Albino
18 Barbera d‘Alba Cascina Francia 2013 Conterno Giacomo
18 Barbera d‘Asti Bricco della Bigotta 2013 Braida
18 Barbera d’Asti Superiore La Bogliona 2012 Scarpa – Antica Casa Vinicola
18 Barbera d‘Asti Superiore Nizza La Luna e i Falò 2013 Vite Colte
18 Barolo Brunate 2011 Rinaldi Francesco e Figli
18 Barolo Bussia 2011 Barale Fratelli
18 Barolo Cascina Francia 2011 Conterno Giacomo
18 Barolo Cerretta 2011 Rosso Giovanni
18 Barolo Garblèt Sue’ 2011 Brovia Fratelli
18 Barolo Riserva Vigna Elena 2009 Cogno Elvio
18 Barolo Riserva Vigna Rionda 2009 Massolino
18 Barolo Rocche di Castiglione 2011 Brovia Fratelli
18 Barolo San Lorenzo di Verduno 2011 Alessandria Fratelli
18 Barolo Tre Tine 2011 Rinaldi Giuseppe
18 Barolo Vigna del Gris 2011 Conterno Fantino
18 Barolo Villero 2011 Fenocchio Giacomo
18 Barolo Villero 2011 Oddero
18 Carema 2012 Produttori Nebbiolo di Carema
18 Colli Tortonesi Rosso Monleale 2011 Vigneti Massa
18 Dogliani San Luigi 2014 Pecchenino Fratelli

LIGURIA
18 Riviera Ligure di Ponente Pigato 2014 Cascina delle Terre Rosse
18 Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna 2013 Terre Bianche

LOMBARDIA
18 Brera 2014 Tenuta il Bosco
18.5 Oltrepò Pavese Buttafuoco Bricco Riva Bianca 2011 Picchioni Andrea
18.5 Valtellina Superiore Riserva 2012 Dirupi
18 Barbacarlo 2013 Barbacarlo
18 Sforzato di Valtellina Ronco del Picchio 2011 Fay Sandro
18 Valtellina Superiore Sassella 2010 Fojanini – La Castellina
18.5 Franciacorta Riserva Brut Cuvée Annamaria Clementi 2006 Ca’ del Bosco
18 Franciacorta Extra Brut Pas Operé 2008 Bellavista
18 Franciacorta Satèn 2011 Barone Pizzini

TRENTINO
18 L’Altro Manzoni 2013 La Vis
18.5 Sgarzon 2013 Foradori
18 Esegesi 2011 Rosi Eugenio
18 Morei 2013 Foradori
18 San Leonardo 2010 San Leonardo
18 Trento Brut Perlé Metodo Classico 2009 Ferrari

ALTO ADIGE
18.5 Alto Adige Sauvignon Voglar 2013 Dipoli
18.5 Alto Adige Valle Venosta Riesling Castel Juval Windbichel 2013 Unterortl – Aurich
18 Alto Adige Gewurztraminer Lunare 2013 Terlano
18 Alto Adige Pinot Bianco Mediaevum 2014 Gumphof
18 Alto Adige Pinot Bianco Vial 2014 Kaltern
18 Alto Adige Riesling Berg 2014 Niedrist Ignaz
18 Alto Adige Valle lsarco Kerner 2014 Strasserhof
18 Alto Adige Valle lsarco Riesling Kaiton 2014 Kuen Hof
18 Alto Adige Valle lsarco Sylvaner Lahner 2014 Taschlerhof
18 Enosi 2013 Baron Di Pauli
18 Feldmarschall 2013 Tiefenbrunner
18 Pulsar Profil
18.5 Alto Adige Gewurztraminer Vendemmia Tardiva Terminum 2012 Tramin
18.5 Elda 2011 Nusserhof
18.5 Gran Lareyn 2013 Loacker Schwarhof
18 Alto Adige Lagrein Riserva 2012 Mayr Josephus – Unterganzner
18 Alto Adige Spumante Brut Riserva Comitissa Metodo Classico 2010 Martini Lorenz
18 Alto Adige Spumante Pas Dosé Millesimato Metodo Classico 2011 Haderburg

VENETO
18.5 Soave Classico Calvarino 2013 Pieropan Leonildo
18 Breganze Vespaiolo Vignasilan 2012 Contrà Soarda
18 Massi Fitti 2012 Suavia
18 Soave Classico Munte Carbonare 2013 Suavia
18 Soave Classico Monte Fiorentine 2014 Ca’ Rugate
18 Soave Classico Monte Sella 2012 Le Mandolare
18 Colli Euganei Fior d’Arancio Passito Donna Daria 2013 Conie Emo Capodilista
18 Recioto della Valpolicella Classico 2010 Zenato
18,5 Valpolicella Superiore Ripasso Campi Magri 2012 Corte Sant’Alda
18 Amarone della Valpolicella Classico 2010 Monte Dall’Ora
18 Amarone della Valpolicella Classico Risenva Fracastoro 2006 Villabella
18 Harlequin 2008 Zymè

FRIULI VENEZIA GIULIA
18.5 Collio Malvasia 2014 Picech Roberto
18.5 Collio Malvasia Vigna 80 anni 2014 I Clivi
18 Collio Friulano 2014 Colle Duga
18 Collio Malvasia 2014 Raccaro Dario
18 Kai 2011 Paraschos
18.5 Colli Orientali del Friuli Picolit 2013 Sara Marco
18.5 Colli Orientali del Friuli Refosco dal peduncolo rosso Morus Nigra 2013 Vignai da Duline
18.5 Colli Orientali del Friuli Schioppettino di Prepotto 2012 Petrussa
18 Colli Orientali del Friuli Rosso Sacrisassi 2013 Le Due Terre
18 Terrano 2012 Skerlj

EMILIA ROMAGNA
18 Persefone 2013 Vigne dei Boschi
18.5 Albana di Romagna Passito Riserva AR 2010 Zerbina
18.5 Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno 2005 Lusignani Alberto
18 GS Sangiovese 2012 Costa Archi
18 Romagna Sangiovese Superiore Godenza 2013 Noelia Ricci
18 Metodo Classico Il Mattaglio Blanc de Blancs 2010 Cantina della Volta

TOSCANA
18 Vernaccia di San Gimignano Campo della Pieve 2013 ll Colombaio di Santa Chiara
18 Vernaccia di San Gimignano Montenidoli Fiore 2013 Montenidoli
18 Vernaccia di San Gimignano Sanice 2012 Cesani Vincenzo
19 Vin Santo del Chianti Classico 1998 Castell’in Villa
18.5 Sanpetrolo 2005 Petrolo
18.5 Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice 2000 Avignonesi
18 Vin Santo del Chianti Classico 2006 Rocca di Montegrossi
18 Cristino 2014 La Piana
19 Brunello di Montalcino 2010 Salvioni
19 Brunello di Montalcino 2010 Talenti
19 Brunello di Montalcino Riserva 2009 Stella di Campalto
19 Alceo 2011 Rampolla
18.5 Bolgheri Sassicaia 2012 San Guido
18.5 Brunello di Montalcino 2010 Sesti
18.5 Brunello di Montalcino Colleoni 2010 Santa Maria
18.5 Brunello di Montalcino Le Potazzine 2010 Gorelli – Le Potazzine
18.5 Brunello di Montalcino Riserva 2009 Sesta
18.5 Carmignano Riserva Piaggia 2012 Piaggia
18.5 Cavalli – Tenuta degli Dei 2012 Degli Dei
18.5 Chianti Classico 2013 lsole e Olena
18.5 Cortona Syrah Apice 2011 Amerighi Stefano
18.5 Il Caberlot 2012 Il Carnasciale
18.5 Solaia 2012 Antinori
18.5 Vino Nubile di Montepulciano Nocio dei Boscarelli 2011 Boscarelli
18 Brunello di Montalcino 2010 Brunelli Gianni – Le Chiuse di Sotto
18 Brunello di Montalcino 2010 Costanti
18 Brunello di Montalcino 2010 Fattoi Ofelio & Figli
18 Brunello di Montalcino Giobi 2010 La Fortuna
18 Brunello di Montalcino Ugolaia 2009 Lisini
18 Brunello di Montalcino Vecchie Vigne 2010 Le Ragnaie
18 Brunello di Montalcino Vigna Loreto 2010 Mastrojanni
18 Chianti Classico 2013 Riecine
18 Chianti Classico 2013 Rocca di Castagnoli
18 Chianti Classico Gran Selezione Vigneto Bellavista 2011 Ama
18 Chianti Classico Gran Selezione Villa Bastignano 2012 Villa Calcinaia
18 Chianti Classico Riserva 2011 Lamole di Lamole
18 Chianti Classico Riserva 2011 S. Martino
18 Chianti Classico Riserva ll Poggio 2010 Monsanto
18 Chianti Classico Vigna Cavarchione 2013 Istine
18 Melograno 2013 Podere Concori
18 Morellino di Scansano Riserva Calestaia 2011 Roccapesta
18 Numero Otto 2013 Castelvecchio – Rocchi
18 Palazzi 2013 Trinoro
18 Paleo Rosso 2012 Le Macchiole
18 Rosso di Montalcino 2011 Biondi Santi
18 Rosso di Montalcino 2012 Poggio di Sotto
18 Terre di Pisa Nambrot 2012 Ghizzano
18 Vino Nobile di Montepulciano Simposio 2010 Trerose

MARCHE
19 Gli Eremi 2013 La Distesa
18.5 Falerio Pecorino Onirocep 2014 Pantaleone
18.5 Offida Pecorino Fiobbo 2013 Aurora
18 Offida Pecorino Pistillo 2013 Poderi San Lazzaro
18 Verdiochio dei Castelli di Jesi Classico Ris. Passo Lento 2013 La Marca di San Michele
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2013 Bucci
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Rincrocca 2013 La Staffa

UMBRIA
18 Vinsanto 2011 La Palazzola
18 Lautizio 2014 Collecapretta
18 Montefalco Sagrantino 2011 Romanelli
18 Montefalco Sagrantino Colleallodole 2011 Antano Milziade
18 Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2010 Lungarotti
18.5 Brut Metodo Ancestrale 2011 La Palazzola

LAZIO
18 Cesanese del Piglio Superiore Civitella 2013 Macciocca
18 Rosso Le Coste sul Lago
18 Bellone Spumante Brut 2013 Omina Romana

ABRUZZO E MOLISE
18.5 Trebbiano d’Abruzzo 2012 Valentini
18.5 Tauma 2014 Pettinella
18 Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo 2014 Valentini
18 Montepulciano d’Abruzzo Prologo 2013 De Fermo
18 Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2010 Praesidium

CAMPANIA
18 Fiano di Avellino 2013 Rocca del Principe
18 Fiano di Avellino 2014 Pietracupa
18 Fiano di Avellino Aipierti 2014 Vadiaperti
18 Greco di Tufo 2014 Pietracupa
18 Greco di Tufo Torrefavale 2013 Cantine dell’Angelo
18 Campi Flegrei Pèr’e Palumm Vigna delle Volpi 2013 Agnanum
18 Sphaeranera 2013 I Cacciagalli
18 Taurasi 2007 Perillo
18 Taurasi 2010 Pietracupa

PUGLIA
18.5 Capoposto 2013 Longo Alberto
18.5 Primitivo di Manduria Es 2013 Fino Gianfranco
18 Maccone Rosso 2013 Angiuli Donato
18 Primitivo di Gioia del Colle Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2012 Chiaromonte Nicola
18 Salice Salentino Riserva Torre Saracena 2012 Resta
18 Volere Volare 2012 Pietraventosa

BASILICATA
18.5 Aglianico del Vulture Etichetta Bianca 2013 Musto Carmelitano

CALABRIA
18 Cirò Rosso Classico 2012 ‘A Vita

SICILIA
18 Etna Bianca A’Puddara 2013 Fessina
18 Grappoli del Grillo 2013 De Bartoli Marco
18 Sicilia Catarratto Antisa 2014 Tasca d’Almerita
19 Marsala Vergine Baglio Florio 2002 Florio
19 Marsala Vergine Riserva 1988 De Bartoli Marco
18.5 Contrada “R” Rampante 2013 Passopisciaro
18.5 Etna Rosso San Nicolò Contrada Monte 2013 Biondi
18 Etna Rosso 2011 Valcerasa
18 Faro 2013 Bonavita
18 Noto Nero d’Avola 2013 Marabino
18 SP 68 Rosso 2014 Occhipinti Arianna

SARDEGNA
18.5 Malvasia di Bosa 2011 Columbu
18.5 Malvasia di Bosa 2013 Porcu F.lli
18.5 Vernaccia di Oristano Antico Gregori – Contini Attilio
18.5 Barrua 2012 Punica
18 Cannonau di Sardegna 2014 Pusole
18 Cannonau di Sardegna Barrosu Risenva Franzisca 2013 Montisci
18 Cannonau di Sardegna Mamuthone 2012 Sedilesu

Il Colonnello Aldo Conterno - Garantito IGP


Era il 30 maggio 2012, sono passati tre anni dalla scomparsa di Aldo Conterno, uno dei grandi uomini di Langa, vignaiolo al cento per cento, terza generazione di una famiglia che ha contribuito in modo fondamentale alla storia del Barolo.
Fu suo nonno Giovanni il primo ad imbottigliarlo e venderlo, alla fine degli anni Venti. A lui seguì il figlio Giacomo e poi Aldo, che con il fratello Giovanni iniziò a dedicarsi all’attività aziendale a partire dal 1961, per poi separarsi e fondare la Poderi Aldo Conterno. La dinastia ha proseguito il suo ruolo attraverso i figli Giacomo, Stefano e Franco che lo hanno affiancato già da qualche tempo.
I suoi Barolo, provenienti dai pregiati cru Cicala, Colonnello e Romirasco in Bussia, hanno segnato un’epoca e fatto da punto di riferimento. Chi h avuto modo di visitare la sua azienda e dimora, non l’avrà certo dimenticata, quando ci si appresta a raggiungere Monforte non si può fare a meno di notarla: nulla di estremo, sia chiaro, ma per dimensioni e stile (quasi d’oltralpe), non può passare inosservato.
Personaggio sobrio e consapevole, pur ottenendo riconoscimenti e successi, Aldo ha sempre preferito porre dei limiti alla sua proprietà, evitando di ingrandirsi per seguire sempre con attenzione i propri 25 ettari di vigna, così come ha avuto uno stile rigoroso e tradizionale, prediligendo le classiche grandi botti di rovere per maturare i propri gioielli.

Poderi Aldo Conterno
Il mondo frenetico in cui viviamo ci fa a volte dimenticare, o quantomeno trascurare coloro che hanno rappresentato la cultura e le tradizioni dei nostri predecessori, si guarda avanti, del resto ogni giorno nascono nuove realtà, spesso interessanti, e diventa improbo occuparsi di tutti, decine e decine di migliaia di aziende che costituiscono le fondamenta del vino italiano. Neanche le guide, dedicate specificatamente, ogni anno, a raccontare tutto il meglio della produzione vinicola, non possono mostrare che una piccola parte dell’immenso patrimonio enoico di cui disponiamo.

Parte della vigna Colonnello (in rosso) all’interno della Bussia
Per tutte queste ragioni provo una particolare emozione a raccontarvi del Barolo Bussia Colonnello 2004, vino che ho apprezzato particolarmente. Apro una parentesi: durante le anteprime ad Alba organizzate dall’Albeisa negli ultimi dieci anni (Alba Wines Exhibition prima e Nebbiolo Prima poi) questo vino è stato quasi sempre presente con giudizi un po’ altalenanti, più volte mi sono confrontato con colleghi che mi dicevano di non essere mai del tutto soddisfatti del risultato. Può darsi che al momento delle anteprime fosse ancora troppo giovane, o magari è cambiato qualcosa in azienda, fatto sta che non tutti lo hanno apprezzato. Personalmente ho avuto qualche perplessità anche io, ma con il passare degli anni ho avuto la netta sensazione di un progressivo recupero del suo splendore.


L’annata 2004 è certamente fra quelle che mi hanno maggiormente convinto, forte anche di un millesimo generoso, di quelli che si vorrebbe avere molto spesso. Gli anni passati in bottiglia poi, lo hanno ulteriormente equilibrato permettendogli di mostrare tutta la sua classe: colore granato classico, profumi di rosa, ciliegia, cipria, scorza d’arancia candita, liquirizia, sbuffi d’incenso e cenni al goudron, china. All’assaggio mette in chiaro che il suo percorso è appena iniziato, ha tannino ben rifinito, notevole profondità e una freschezza rassicurante, lungo e complesso il finale, con un futuro sicuramente in salita. Un bell’esempio da una delle migliori vigne della Bussia.




Tre Bicchieri Marche 2016 Gambero Rosso

175 diverse aziende e quasi 1000 vini. Queste le cifre delle batterie d'assaggio per le Marche. Cifre che danno conto di una regione per cui la vitivinicoltura è cosa seria.

La qualità media è in crescita costante con il campione della regione, il Verdicchio dei Castelli di Jesi, che fa da traino per l'elenco (sempre più lungo) dei Tre Bicchieri. Facile con un millesimo come il 2013 che ha dato uve eccelse. Le aziende storiche le hanno trasformate in vini indimenticabili. Così la famiglia Sparapani, che ha bissato il premio dello scorso anno, e Leo Felici e la Tenuta di Tavignano, tra i più ispirati e costanti della denominazione, che conquistano l'ennesimo massimo riconoscimento. Ma c'è anche una new entry: il sorprendente Qudì di Roberto Venturi.

Cala il peso di Matelica sul primo posto del podio, ma il complesso è vitale e con una spiccata identità territoriale, con Belisario e Collestefano a rappresentare due interpretazioni opposte ma complementari.

Il Piceno cresce nella sua vocazione bianchista grazie al Pecorino di Offida, con due allori.

Sui rossi montepulciano e sangiovese, uniti nella denominazione Piceno, danno vita a tre grandi vini contemporanei, che uniscono piacevolezza, raffinata trama tannica e complessità. E torna al massimo riconoscimento anche Oasi degli Angeli con il maestoso Kupra. Raddoppia invece il maceratese con il Pollenza che punta sui vitigni internazionali, e La Murola con un elegante Montepulciano, interessante in quanto fuori dai terroir classici del vitigno.

Ecco l'elenco dei Tre Bicchieri 

Castelli di Jesi Verdicchio Cl. Villa Bucci Ris. ’13 - Bucci 
Il Pollenza ’12 -  Il Pollenza 
Kupra ’12 - Oasi degli Angeli 
Offida Pecorino Artemisia ’14 - Tenuta Spinelli 
Offida Pecorino Donna Orgilla ’14 - Fiorano 
Piceno Morellone ’10 - Le Caniette 
Rosso Piceno Sup. Roccaviva ’12 - Terre Cortesi Moncaro 
Rosso Piceno Sup. Roggio del Filare ’12 - Velenosi 
Teodoro ’12 - Muròla 
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Il Cantico della Figura Ris. ’12 - Andrea Felici 
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Stefano Antonucci Ris. ’13 - Santa Barbara 
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Grancasale ’13 - CasalFarneto
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Il Priore ’13 - Sparapani - Frati Bianchi 
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Misco ’14 - Tenuta di Tavignano 
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Podium ’13 - Gioacchino Garofoli 
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Qudì ’13 - Roberto Venturi 
Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Vecchie Vigne ’13 - Umani Ronchi 
Verdicchio di Matelica Cambrugiano Ris. ’12 - Belisario 
Verdicchio di Matelica Collestefano ’14 - Collestefano

Il Qudì ovvero il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore di Roberto Venturi

Giuro, mi piace da impazzire il Verdicchio ma questo produttore, Roberto Venturi, ancora non lo conoscevo per cui quando un "uccellino" mi ha anticipato che il Qudì aveva preso i Tre Bicchieri del Gambero Rosso (ops, è una anticipazione) sono trasalito.


"Andrè, fidati, è davvero buono ed è stata una scoperta per molti. Anzi, comprati un po' di bottiglie prima che sia troppo tardi....."

Detto. Fatto.

Il Qudì 2013 nasce da vigneti di verdicchio piantati in zona Montecarotto che la famiglia Venturi gestisce da qualche anno.


Ciò che colpisce di questo vino è il suo essere a tempo stesso un grande Verdicchio dei Castelli di Jesi con un "lato oscuro" che potrebbe portare senza problemi a Matelica.

Mi spiego meglio.

L'olfatto, per chi è abituato a bere Verdicchio, non può che portarti nel terroir dei Castelli di Jesi grazie alla fragranza di profumi di profumi che vanno dalla pesca noce alla pera fino ad arrivare agli agrumi, alla nespola, ai fiori di sambuco e all'anice. Tutti questi aromi escono dal bicchiere in maniera consistente ed esuberante e, di conseguenza, anche al gusto ti aspetteresti un vino dalla giusta avvolgenza. 


Niente di più falso! Già, perchè sollevare tutto il "peso" del vino ci pensa l'altra faccia del Qudì, quella matelicese, che arriva con tutta la sua forza acido/sapida a sfumare la grande struttura di questo Verdicchio il cui equilibrio si ispira terribilmente alla 3ª legge di Newtonad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria 

Stupefacente per bevibilità.

Ah, costa meno di 10 euro. Cercatelo.

CIN CIN

Roberto e Filiberto Venturi

Tre Bicchieri Emilia Romagna 2016 Gambero Rosso

L’Emilia Romagna è un mosaico di ricchezza e diversità. Partiamo da nord, con i Colli Piacentini, quattro valli parallele dove gli artigiani sono gli attuali protagonisti del panorama vitivinicolo, mentre le due cooperative e le aziende più strutturate faticano a mettere a fuoco una lettura territoriale e identitaria.

Proseguendo si arriva nel mondo del Lambrusco, che sta cambiando la filosofia del suo modello produttivo: non più un vino di marchio ma un vino di territorio. Un nuovo racconto alimentato da tutta la filiera che sta alzando la qualità dei vini e costruendo un'identità più chiara e leggibile dall’esterno. Il Sorbara è il traino e ancora una volta quella di Bomporto si afferma come comunità guida.


Piccoli segnali dai Colli Bolognesi che hanno raccolto la sfida della nuova Doc Pignoletto e hanno alzato il livello. Una vera e propria rinascita è alle porte.

L’ultima tappa è la Romagna, 150 chilometri di valli e diversità ben descritte dalle sottozone codificate nella Doc Romagna Sangiovese. Anche qui sono le nuove leve a esprimere le cose più interessanti e la lettura territoriale dei piccoli artigiani è il patrimonio più prezioso della regione. Le aziende storiche fanno difficoltà ad adattare i vecchi canoni produttivi e alcuni grandi nomi sono spiazzati dal confronto con le espressioni territoriali più pure. Mentre le cantine cooperative stanno producendo vini semplici e popolari di grande qualità e territorialità.

È probabilmente nel Sangiovese Superiore il futuro della Romagna e la maggiore conoscenza dei territori e la specializzazione dei produttori ha evidenziato i limiti della aree meno vocate al Riserva. È una consapevolezza necessaria per crescere ancora.

Sempre più convincenti i vini bianchi a base di albana, che comincia finalmente a esprimere le sue grandi potenzialità.

Ecco l'elenco dei Tre Bicchieri 

Lambrusco di Sorbara del Fondatore ’14 - Cleto Chiarli Tenute Agricole 
Lambrusco di Sorbara Rito ’14 - Zucchi 
Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann FB ’14 - Cantina Sociale di Carpi e Sorbara 
Lambrusco di Sorbara V. del Cristo ’14 - Cavicchioli U. & Figli 
Reggiano Lambrusco Concerto ’14 - Ermete Medici & Figli 
Romagna Albana Secco Neblina ’14 - Giovanna Madonia 
Romagna Sangiovese I Probi di Papiano Ris. ’12 - Villa Papiano 
Romagna Sangiovese Sup. Assiolo ’13 - Costa Archi 
Romagna Sangiovese Sup. Avi Ris. ’11 - San Patrignano 
Romagna Sangiovese Sup. Gemme ’14 - Torre San Martino 
Romagna Sangiovese Sup. Il Sangiovese ’14 - Noelia Ricci 
Romagna Sangiovese Sup. V. del Generale Ris. ’12 - Fattoria Nicolucci

Le chiocciole Slowine 2016

Le nuove Chiocciole Slowine del 2016:
Barraco – Sicilia
Bele Casel – Veneto
Castellucci Miano – Sicilia
Cavalleri – Lombardia
Cirelli – Abruzzo Molise
Fontanavecchia – Campania
Gradizzolo – Ognibene – Emilia Romagna
I Mandorli – Toscana
Les Granges – Valle d’Aosta
Monte Santoccio, Nicola Ferrari – Veneto
Montisci – Sardegna
Pranzegg – Martin Gojer – Alto Adige


VALLE D’AOSTA
La Vrille
Les Granges

PIEMONTE
Alessandria Fratelli
Elio Altare
Anna Maria Abbona
Antichi Vigneti di Cantalupo
Brovia
Ca’ del Baio
Carussin
Cascina Ca’ Rossa
Cascina Corte
Castello di Tassarolo
Cavallotto Fratelli
Conterno Fantino
Dacapo
Elio Grasso
Elvio Cogno
Fiorenzo Nada
G.D. Vajra
Giacomo Brezza & Figli
Giuseppe Rinaldi
Iuli
Le Piane
Luigi Spertino
Pecchenino
Piero Busso
Pira & Figli – Chiara Boschis
Roagna – I Paglieri
San Fereolo
Serafino Rivella
Sottimano
Vigneti Massa

LIGURIA
Cascina delle Terre Rosse
Maria Donata Bianchi
Santa Caterina
Walter De Battè
LOMBARDIA
Agnes
Andrea Picchioni
Ar.Pe.Pe.
Barone Pizzini
Cavalleri
Dirupi
Fay
Togni Rebaioli

TRENTINO
Eugenio Rosi
Foradori
Francesco Poli
Gino Pedrotti
Maso Furli
Pojer & Sandri
Redondel
Vignaiolo Fanti
ALTO ADIGECantina Terlano
Kuenhof – Peter Pliger
Manincor
Nusserhof – Heinrich Mayr
Pranzegg – Martin Gojer
Tenutae Lageder
Unterortl – Castel Juval

VENETO
Bele Casel
Casa Coste Piane
Corte Sant’Alda
Fongaro
La Biancara
Le Fraghe
Leonildo Pieropan
Monte dall’Ora
Monte dei Ragni
Monte Santoccio – Nicola Ferrari
Prà
Silvano Follador
Sorelle Bronca
Vigneto Due Santi
Villa Bellini

FRIULI VENEZIA GIULIA
Borgo San Daniele
Damijan Podversic
Edi Keber
Gravner
I Clivi
Kante
La Castellada
Le Due Terre
Meroi
Miani
Radikon
Ronco del Gnemiz
Ronco Severo
Skerk
Skerlj
Vignai da Duline
Zidarich

EMILIA ROMAGNA
Camillo Donati
Fattoria Zerbina
Gradizzolo – Ognibene
Paolo Francesconi
Vigne dei Boschi
Villa Venti
Vittorio Graziano

TOSCANA
Badia a Coltibuono
Baricci
Boscarelli
Caiarossa
Caparsa
Castello dei Rampolla
Corzano e Paterno
Fattoi
Fattoria di Bacchereto Terre a Mano
Fattoria Selvapiana
Fontodi
Frascole
I Luoghi
I Mandorli
Il Paradiso di Manfredi
Isole e Olena
Le Chiuse
Le Cinciole
Montenidoli
Monteraponi
Montevertine
Podere Concori
Poderi Sanguineto I e II
Riecine
Salustri
Stefano Amerighi
Tenuta di Valgiano
Val delle Corti

UMBRIA
Adanti
Antonelli San Marco
Barberani – Vallesanta
Fattoria Colleallodole
Palazzone
Paolo Bea
Tabarrini

MARCHE
Andrea Felici
Aurora
Bucci
Collestefano
Fattoria San Lorenzo
La Staffa
Monacesca
Pievalta

LAZIO
Casale della Ioria
Marco Carpineti
Sergio Mottura

ABRUZZO
Cataldi Madonna
Cirelli
Emidio Pepe
Praesidium
Torre dei Beati
Valentini
Valle Reale

CAMPANIA
Antonio Caggiano
Colli di Lapio
Contrada Salandra
Contrade di Taurasi
Fontanavecchia
Luigi Tecce
Maffini
San Giovanni
Tenuta San Francesco
Villa Dora

PUGLIA
Attanasio
d’Araprì
Giancarlo Ceci
Gianfranco Fino
Morella
Paolo Petrilli
Polvanera
Vallone

BASILICATA
Cantine del Notaio
Musto Carmelitano

CALABRIA
‘A Vita
Sergio Arcuri

SICILIA
Arianna Occhipinti
Barraco
Castellucci Miano
Cos
Ferrandes
Frank Cornelissen
Girolamo Russo
Graci
I Vigneri
Marco De Bartoli
Tenuta delle Terre Nere
Valdibella

SARDEGNA
Giovanni Montisci
Giuseppe Sedilesu
Panevino