Pur appartenente alla famiglia Boüard de Laforest da quattro generazioni, è solo nel 1976, con Hubert de
Boüard de Laforest, che Château L'Angélus, oggi chiamato semplicemente Angélus, conosce
una decisa e netta escalation qualitativa grazie all’adozione di pratiche colturali
molto restrittive in vigna e a notevoli investimenti, non solo tecnologici, in
cantina.
Foto: Wine Searcher |
L'azienda, il cui nome fa riferimento al suono delle tre campane di Saint-Emilion udibili chiaramente in vigna durante le lavorazioni, grazie ai continui sforzi in termini di qualità, nel 1996
viene promossa da Grand Cru Classé a Premier Grand Cru Classé (B) mentre nel 2012 c'è stato il definitivo e meritato passaggio a Premier Grand Cru Classé (A).
Foto: Idealwine.net |
Château Angelus 2005, bevuto recentemente, è un blend composto da Merlot (60%) e Cabernet Franc (40%) e si
presenta nel bicchiere con un colore rubino intenso che fa
presagire, già alla vista, una elevata estrazione polifenolica. Mettendo il naso nel bicchiere
si capisce subito che ci troviamo davanti ad una girandola olfattiva di grande
finezza ed eleganza. Inizialmente percepiamo i piccoli frutti di bosco, poi
ciliegia, prugna, cioccolato fondente, sottobosco, caffè tostato, vaniglia,
spezie, eucalipto, china, brezze mentolate e una vena minerale che fa venire in
mente la selce, la grafite, il ferro.
Foto: Cellartracker |
Quando
bevo il vino mi rendo conto di averlo fatto troppo presto per
poterlo apprezzare come meriterebbe. La cosa che lascia sbalorditi, comunque,
nonostante sia giovanissimo, è la finezza dei tannini la cui tessitura è pura seta
in bocca, un tappeto rosso che scivola suadente e che rimane nella memoria grazie anche ad una persistenza davvero notevole.
Prezzo? 300 euro di puro piacere
edonistico!
Nessun commento:
Posta un commento