Torna il 20 e 21 gennaio 2018 Sangiovese Purosangue a Roma


SANGIOVESE PUROSANGUE A ROMA
Sabato 20 e domenica 21 gennaio 2018
20/1/2018 – ore 14.00 – 20.00
21/1/2018 – ore 12.00 – 19.00
Radisson Blu Hotel
Via Filippo Turati 181
00185 Roma
 
L’Associazione EnoClub Siena rinnova l’appuntamento con il Sangiovese a Roma, per il settimo anno consecutivo.
Siamo arrivati all’undicesimo evento romano con il marchio Sangiovese Purosangue. Abbiamo ancora scelto il Radisson Blu Hotel come location più adeguata, adiacente alla Stazione Termini,
Il progetto di valorizzazione del vitigno trova ogni volta nuovi spunti di approfondimento e riflessione, cercando di non banalizzare mai un tema estremamente complesso e importante, affrontando la conoscenza delle molte zone italiane in cui si coltiva. Partendo dal nucleo del Sangiovese Toscano (sempre dettagliato per aree e menzioni, con ulteriori approfondimenti) ma indagando e confrontando anche le altre zone italiane. Attraverso i banchi di assaggio e i seminari potremo valutare le diverse declinazioni territoriali (in purezza o con l’apporto di altri autoctoni). Il marchio SANGIOVESE PUROSANGUE, usato in più occasioni per dare un senso di appartenenza e unità all’ampio gruppo di produttori toscani aderenti alle iniziative scorse, diventa un nome unificante attorno al quale cercare di scoprire e valorizzare la qualità in quei produttori italiani che hanno deciso, per vocazione e tradizione, di puntare sul Sangiovese. Come per le precedenti occasioni, ci siamo avvalsi della preziosa collaborazione dell’Agenzia Riserva Grande, operante su Roma e provincia nell’organizzazione di eventi, degustazioni, corsi di ingresso al vino e master tematici su singole aree produttive.
 
 
PROGRAMMA PARZIALE SANGIOVESE PUROSANGUE ROMA 2018

Sabato 20 gennaio 2018
ore 14.00 – Apertura banchi di assaggio
ore 15.30 – Seminario-degustazione sui suoli del Sangiovese: Romagna e Toscana. A cura di Giorgio Melandri e Davide Bonucci – (Degustazione gratuita inclusa nel costo di ingresso, su prenotazione)
Capitolo 1 Romagna
La lettura territoriale.
Gallegati, Romagna Sangiovese Corallo Rosso 2015 Argille
I Sabbioni, Romagna Sangiovese Oriolo 2016 Sabbie
Mutiliana , Romagna Sangiovese Tramazo 2016 Marne e arenarie

Capitolo 2 Toscana.
La lettura territoriale.
3 vini a cura di Davide Bonucci
ore 17.30 – Seminario-degustazione vecchie annate 1983-2007. A cura di Davide Bonucci (euro 45, incluso ingresso alla manifestazione)
Vini del seminario:
– Castello di Volpaia – Chianti Classico Riserva 1983
– Casale di Giglioli – Chianti Riserva 1987
– Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino 1988
– Fattoria di Fiano Ugo Bing – Chianti Riserva 1995
– Le Chiuse – Brunello di Montalcino 1996
– Podere dell’Anselmo – Chianti Montespertoli Ris Ingannamatti 1997
– Fattoi – Brunello di Montalcino Riserva 1997
– Piombaia – Brunello di Montalcino 2004
– Sanlorenzo – Rosso di Montalcino 2004 mgn
– Querce Bettina – Brunello di Montalcino 2006
– Fattoria dei Barbi – Brunello di Montalcino Vigna del Fiore 2007
ore 20.00 – Chiusura banchi di assaggio

Domenica 21 gennaio 2018
ore 12.00 – Apertura banchi di assaggio
ore 19.00 – Chiusura banchi di assaggio
 
AZIENDE PARTECIPANTI – ELENCO PARZIALE
RUFINA – Selvapiana 
VOLTERRA
Podere Il Mulinaccio – Podere Marcampo – Terre De’ Pepi
MONTESPERTOLI – Podere dell’Anselmo
CERTALDO – Fattoria di Fiano – Il Casale di Giglioli 
SAN GIMIGNANO
Il Colombaio di Santa Chiara
Le Volute
CHIANTI CLASSICO
SAN CASCIANO VAL DI PESA – Cigliano
GREVE IN CHIANTI – Montefioralle – Villa Calcinaia
PANZANO – Il Palagio di Panzano
LAMOLE – Podere Castellinuzza
SAN DONATO IN POGGIO – Casa Emma
RADDA IN CHIANTI
Castello di Radda
Castello di Volpaia
Istine
Montevertine
GAIOLE IN CHIANTI – La Montanina – Monterotondo
CASTELLINA IN CHIANTI – Pomona – Rocca delle Macie
CASTELNUOVO BERARDENGA – Felsina – Miscianello
 
MONTALCINO
Castello Tricerchi – Col d’Orcia – Fattoi – Fattoria dei Barbi – Greppone Mazzi
Il Marroneto – Le Chiuse – Le Ragnaie – Piombaia – Querce Bettina
Sanlorenzo – SassodiSole – Tenute Silvio Nardi – Villa I Cipressi
 
MONTEPULCIANO
Bindella – Dei – Il Molinaccio di Montepulciano
 
CONSORZIO TUTELA VINI DOC VAL DI CORNIA
Giomi Zannoni – Rigoli – San Giusto – Sant’Agnese – Terradonnà
 
MAREMMA
GAVORRANO – Tenuta Casteani
GROSSETO – Val di Toro
 
ROMAGNA
Condè
Tenuta La Viola
GRUPPO MODIGLIANA (Stella dell’Appennino)
Balìa di Zola/Castelluccio
Il Pratello
Il Teatro
La Casetta dei Frati
Lu.Va.
Mutiliana
Torre San Martino
Villa Papiano
 
UMBRIA
ARRONE – Annesanti
SPOLETO – Cantina Ninni
OSPITI
 Distribuzione Degustate – BORGOGNA E CHAMPAGNE (sabato 20 gennaio)
GASTRONOMIA
Fomaggi Sapori Unici – Latina
Il Cipressino – Montalcino

Ingresso 25 euro
Ridotto 20 euro per sommelier con tessera, soci Enoclub e prenotati via mail

COLLABORAZIONI
Codivin                              smartwineexport.com                                  
Andrea Moretti Fotografo

Per info:

enoclubsiena@gmail.com
Davide Bonucci – 328-5436775
marina@garagewine.it
Marina Ciancaglini – 339-8199734

Ad Ortona, presso la Trattoria San Domenico, dicono che ci sia la quadratura....del pesce

Di Carlo Macchi

San Domenico nella ristorazione è un nome importante: riporta a locali stellati, con menù complessi e raffinati, carte dei vini chilometriche e onnicomprensive.


Questo San Domenico è invece praticamente l’opposto ma il risultato è comunque ottimo.
Siamo in Abruzzo, ad Ortona, strana cittadina di mare in quanto a picco sul mare. Dalla panoramica passeggiata si domina, oltre al mare, il porto con i suoi piccoli pescherecci che ogni giorno garantiscono il pesce fresco.


E’ proprio alla fine della passeggiata, davanti all’imponente  Castello Aragonese che Sandro d’Ottavio ha deciso di aprire  la Trattoria San Domenico  anzi la, come recita la lavagnetta all’esterno del locale “Trattoria di solo pesce San Domenico”
Certe volte certe cose non avvengono a caso. Siamo ad Ortona per gli assaggi del Montepulciano d’Abruzzo (pubblicati qui pochi giorni fa) e il residence che ci ospita è a cento metri da luogo di degustazione  e a cento  metri da questa trattoria, che potremmo chiamare anche La quadratura del cerchio, anzi del pesce.
Poche volte infatti ho trovato un locale con un’idea di ristorazione cosi semplice e vincente , con menù così  chiaro e  immediato.  
Da San Domenico si cucina solo il pesce fresco dei piccoli pescherecci di Ortona, stop. Il menu quindi varia a seconda di quello che arriva in porto. Con una regola del genere non si possono certo tenere in carta  molti piatti e allora Sandro ha optato per una cosa semplicissima: un menù che ogni giorno propone tre antipasti, un primo e un secondo: puoi ordinare il menù degustazione  se vuoi assaggiare tutto (con porzioni comunque adatte agli stomaci forti) oppure ordinare uno, due o più piatti.
Arriviamo, io e Pasquale Porcelli, ad Ortona la domenica sera e, dopo un viaggio in auto di diverse ore non ci sembra possibile avere un locale che promette così bene a pochi metri da dove dormiamo.


Le promesse sono state abbondantemente mantenute!
La trattoria  è abbastanza piccola, arredata con sobrietà e semplicità: ci sediamo e arriva subito il menù spiegato dal gentile  cameriere.
Scegliamo  il menù degustazione (5 portate di pesce fresco a 30 euro!) e dopo poco arriva l’insalata di mare ma soprattutto delle ottime  pannocchie  con carciofi e un piatto di polpo e mazzancolle veramente buono. La fettuccina scampi e vongole sarà anche un assaggio ma rischio di non finirla, mentre  non siamo riusciti proprio a terminare il guazzetto di zanchetta.
Tutti i piatti figli di una mano semplice e lineare, che presenta il pesce lavorandolo  il meno possibile , utilizzando  molto bene  anche  le verdure di stagione.


Ci siamo trovati talmente bene che il martedì (il lunedì purtroppo ha il giorno di chiusura, altrimenti…) ci siamo tornati a pranzo: il menù era praticamente lo stesso ma la gigantesca portata di zanchetta alla siciliana me la ricorderò per diverso tempo.


Il locale punta all’essenziale  anche con la carta dei vini, dove si trovano  non più di 20/30 referenze ma selezionate tra buone etichette regionali e qualche bianco italiano.
D’estate si può mangiare fuori, in un bel bersò davanti al Castello Aragonese.
Del prezzo ho già parlato e avete visto le foto: 30 euro vini esclusi per mangiare dell’ottimo pesce  fresco, cosa volete di più?

Trattoria San Domenico
Vicolo S. Domenico, 1, Ortona
Chiuso il lunedì

Telefono :085 906 6442

10 Anni di Percorsi di Vino. Caro diario, buon compleanno!

Ne è passato di tempo, era il 17 gennaio del 2008 quando cliccando un bottone di Blogger.com, un sito a quel tempo quasi rivoluzionario, si aprivano le pagine virtuali di questo diario che ho chiamato Percorsi di Vino perché ho sempre pensato che il tratto di strada che porta alla conoscenza e alla contestualizzazione di questa bevanda è talmente lungo e ripido che mai mi sentirò realmente giunto a destinazione.


Caro diario, ora ti chiamerò così, in questi dieci anni siamo cresciuti assieme ai nostri dolori (fortunatamente pochi) e le nostre gioie che sono si sono concretizzate appena un anno dopo la tua nascita con il riconoscimento a Squisito 2009 del premio come miglior blog del vino italiano. Urca, mi ricordo le polemiche seguite a quella premiazione, le parole di cattivo gusto di Massimo Bernardi e le stilettate del franco tiratore Ziliani (che in futuro poi si è ricreduto) contro di noi rei di aver vinto senza essere nessuno.

Ci sta, ma quelle polemiche me le sono gettate rapidamente alle spalle e ho continuato per la mia strada, per il mio percorso di vino che ha sempre avuto come unico obiettivo quello di riversare su carta digitale le mie sensazioni sui vini che man mano degustavo prima ai vari corsi AIS, poi nelle manifestazioni e nelle cantine che, a spese mie, visitavo e tutt'ora visito sia in Italia che all'estero.


Caro diario, vorrei scrivere anche che in questi dieci anni ho visto tante mode del vino, ho assistito addirittura alla nascita e alla consacrazione del termine VINO NATURALE e del suo movimento che ieri come oggi ha il compito di contrapporsi ad una certa convenzionalità produttiva che tanto fa storcere il naso ai nuovi hippy del vino che, per speranze, fervore ed obiettivi, assomigliano a noi "vecchi" blogger che, in passato, qualcuno ha ritenuto essere talmente puri ed indipendenti da essere visti come acquasanta da buttare in viso ai giornalisti della carta stampata considerati il diavolo per via delle ripetute marchette che storpiavano la sana comunicazione enogastronomica. In dieci anni di vita, caro diario, la rivoluzione che qualcuno prospettava e si augurava probabilmente non c'è stata. No, amico mio, e questo sia perchè quegli stessi giornalisti, pensando di trovare nuova verginità, si sono buttati nel web sia perchè noi stessi blogger del vino siamo diventati, o forse non lo si amo mai stati, meno indipendenti e sani di quello che si pronosticava visto che certi vizietti, da buon italiani, ce li siamo fatti piacere rapidamente in barba a quell'etica che sbandieravamo. in poche parole abbiamo fallito (quasi) tutti anche se oggi è meglio far finta di nulla.

Caro diario, non ho in  mente ancora la data, ma sono sicuro che un giorno ti chiuderò, non credo che passeremo assieme altri dieci anni. Non ti offendere ma anche le storie più belle hanno una conclusione ma adesso non pensiamoci, anzi, ti vorrei fare un regalo, spero gradito, riesumando quelle otto righe che hanno decretato il nostro colpo di fulmine. Nulla, nel mio cuore è cambiato da quel 17 gennaio 2008, soprattutto l'ultima frase. Ancora auguri Percorsi di Vino!


Dovrei scrivere perchè mi è venuto in mente di iniziare un blog sul mondo del vino e dell'enogastronomia in generale.
La risposta la troverete nel titolo di questo mio diario virtuale.
Voglio iniziare un percorso di tipo emozionale che possa far comprendere a chi mi legge che anche dentro un bicchiere di vino si può trovare un mondo, un universo fatto di terra, di sole, di tradizioni e lavoro.
Spero arriveremo insieme al traguardo. Termino queste poche righe con una dedica ad una giovane sommelier in erba: grazie Stefy amore mio per tutta la forza che mi dai!





Il Clap Ros di Luca Fedele è il Vino della settimana di Garantito IGP

Di Roberto Giuliani


Luca produce vino a Corno di Rosazzo, nel modo più naturale possibile. Il suo Clap Ros è un refosco dal linguaggio universale, bellissimo: profuma di magnolie, viole, ciliegie, lamponi e giuggiole, liquirizia e radici; al palato è puro godimento, fluido, avvolgente, bellissimo e non arriva a 10 euro!