di Lorenzo Colombo
Nel 1961 diciassette viticoltori dei comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti fondano la prima cooperativa del territorio chiantigiano, dandole il nome di Agricoltori del Chianti Geografico. Ben presto, a questo sparuto gruppo si uniscono altri soci portando il quantitativo di vino prodotto dagli iniziali 2.000 ettolitri ai 13.000 ettolitri/anno.
Nel 1970 iniziano i lavori per la costruzione della cantina di vinificazione situata a Gaiole in Chianti e poco dopo viene prodotta la prima etichetta di vino con marchio Geografico. A fine anni ottanta la produzione supera abbondantemente il milione di bottiglie e nel 1989 la cooperativa acquisisce la Cantina di San Gimignano. L’apprezzamento dei vini prodotti, sia sui mercato nazionale
come in quello internazionale ha garantito il successo agli Agricoltori del
Chianti Geografico nei successivi anni, sino a che, a cavallo degli anni 2010
una profonda crisi economica ha portato la cooperativa a percorrere
la via del concordato fallimentare. E’ a questo punto che entra in gioco la famiglia Piccini,
che dapprima prende in gestione la cooperativa e nel 2018 acquisisce sia il marchio che le cantine di Gaiole in Chianti
e di San Gimignano dandole nuova vita e nuovo nome “Geografico”.
Durante il press tour dedicato all’Azienda Piccini 1882
abbiamo avuto l’opportunità di degustare, in compagnia di Riccardo Cotarella e
dell’enologo aziendale Alessandro Barabesi, responsabile tecnico dei vini
prodotti qui prodotti, due dei vini più rappresentativi del marchio Geografico,
ovvero i Chianti Classico Riserva Montegiachi e Contessa di Radda in una
mini-verticale parallela di tre annate, 2018, 2016 e 2015. Pur trattandosi di due linee di prodotto piuttosto diverse tra loro, si è
subito notato il cambio di marcia tra i vini dell’annata 2015, prodotti sotto
la vecchia gestione e quelli del 2016 e 2018. Con quelli del 2016, complice l’ottima annata, a nostro parere decisamente più
eleganti e sottili e con buone prospettive per quelli del 2018, in questo
momento ancora un poco giovani.
Ecco le nostre impressioni su quanto degustato:
Contessa di Radda Riserva
90% Sangiovese, 5% Cabernet sauvignon e 5% Colorino vanno a comporre questo vino le cui uve vengono selezionate dai vigneti situati nei comuni di Radda in Chianti e Gaiole Chianti, situati su suoli calcarei misti a marna. La vendemmia s’effettua tra fine settembre ed inizio ottobre, la fermentazione si svolge in vasche d’acciaio e l’affinamento per metà del vino in barriques e per l’altra metà in botti di grandi dimensioni. Prodotto per la prima volta nel 2012 va a completare la gamma.
2018 – Color rubino-purpureo, profondo e luminoso. Intenso e balsamico al naso dove presenta un bel frutto rosso speziato e note dolci. Strutturato, intenso, morbido e succoso, vi ritroviamo i sentori di frutta rossa matura uniti a note di liquirizia dolce.
2016 – Rubino-granato, profondo e luminoso.
Intenso ed elegante al naso, balsamico, floreale, con un bel frutto rosso nitido. Strutturato, morbido, elegante e delicato, bella la sua trama tannica, sentori di liquirizia dolce su lunga persistenza.
2015 – Color granato-rubino profondo.
Intenso al naso, speziato, presenta leggeri sentori di legno aromatico. Strutturato, succoso, piccante, accenni di legno usato in modo meno preciso rispetto ai vini precedenti, tannini leggermente asciuganti, sentori di liquirizia.
Chianti Classico Riserva Montegiachi
90% Sangiovese, 10% Merlot provenienti da vigneti situati su suoli argillosi e sabbiosi. L’affinamento, della durata di 18 mesi, si svolge per il 60% del vino in botti di grandi dimensioni e per il 40% in barriques.
2018 – Profondissimo il colore, unghia purpurea. Intenso al naso, balsamico, frutto rosso e spezie dolci. Strutturato e morbido, speziato con accenni piccanti, accenni di legno non fastidiosi, buona trama tannica, chiude su sentori di radice di liquirizia.
2016 – Color granato, profondo e luminoso. Intenso al naso, floreale, balsamico, note dolci, buona l’eleganza. Fresco, con bella trama tannica, lunga persistenza su note di liquirizia.
2015 – Granato di buona intensità. Mediamente intenso al naso, balsamico, sentori di legno dolce. Morbido e succoso, con bella trama tannica, buona la sua persistenza su sentori di liquirizia e radice di liquirizia.