Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 1995

Dopo 2001 e 1997, eccoci arrivati al millesimo 1995 di questo grande spumante figlio di una annata tra le più scarse negli ultimi trenta anni ma che, a Maso Pianizza, ha dato vita ad un'uva tanto rara quanto eccelsa.


Foto:www.italiaatavola.net

Il Giulio Ferrari si presenta di un colore giallo dorato con riflessi ancora paglierino e si propone nel bicchiere con uno spettro aromatico molto ricco e variegato dove, oltre ai "classici" sentori di lievito, predominano note opulente e dolci di miele, pan brioche, anice, nocciola, zenzero. Col passare del tempo si levano dal calice note di pasticceria talmente golose che vorrei mordere quel bicchiere che sa di torroncino, pistacchio e mandorle tostate. Lo scenario minerale in questa annata è un po' sulle retrovie anche se ben presente.

Al palato è di grande impatto, ritornano a cascata le impressioni olfattive per cui la bocca è caratterizzata da un turbinio di sensazioni dolci e salate che, all'interno di una ideale giostra sensoriale, tendono ad equilibrarsi in un contesto di assoluta eleganza. Persistenza da lacrime per un vino di 17 anni. 
Per la famiglia Lunelli questa è stata la migliore annata del secolo scorso e noi non facciamo fatica a credergli. 


Foto: Lettoresommelier.it

Per me, ad oggi, questo metodo classico ha raggiunto il punto di espressione più elevato per cui, se lo avete in cantina, correte a stapparlo.

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