Poco meno di 400 ettari vitati (250 a denominazione) da Morgex a Donnas e una fetta importante della produzione controllata dalle cantine sociali, che mantengono un buon livello qualitativo, ma con una proposta statica.
I vini locali sono molto noti nella regione, meno al di fuori di essa. Le nuove generazioni di produttori puntano ad ampliare gli impianti dei numerosi vitigni autoctoni, soprattutto rossi - vuillermin, mayolet e cornalin - per rimanere sempre più legati al territorio. Un approccio interessante che apre buoni margini di crescita. Il presente fornisce importanti conferme, anche per quanto riguarda grandi passiti e ottimi bianchi.
Valle d'Aosta Chardonnay ’12 Di Barrò
Valle d'Aosta Petite Arvine ’12 Château Feuillet
Valle d'Aosta Petite Arvine ’12 Elio Ottin
Valle d'Aosta Pinot Gris ’12 Lo Triolet
finalmente qualche nome nuovo, basta i soliti chardonnay iper boisé di Les Ctetes e Anselmet...sta cambiando qualcosa anche nel Gambero Rosso? Sperem...
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