Euposia premia i migliori Metodo Classico del Mondo. Siete d'accordo con la classifica?


La rivista Euposia, lo scorso week end, ha premiato i migliori Metodo Classico del mondo all'interno di una competizione "spumeggiante" che ha visto in gara ben 200 campioni valutati secondo le regole e col patrocinio del Grand Jury Européen.
La Giuria, guidata dallo scrittore inglese Tom Stevenson, ha decretato il seguente risultato: 
  • Campione del mondo, Premio Banca Popolare di Verona Civiltà dello spumante: Champagne Ayala, Francia, Brut Mayeur
  • Miglior Metodo classico internazionale: Schlumberger Wein und Sektkellerei, Austria, Die Edle von Goldeck 2008
  • Miglior Metodo Classico Italiano: Berlucchi, Franciacorta Docg, Cellarius Pas Dosè 2006 
  • Miglior Metodo classico Francese: Champagne Marie Stuart, Brut n.v.
  • Premio ConfCommercio-Verona al Miglior Metodo classico del Veneto: La Cappuccina, Villa Buri Millesimo 2008 
 
Per gli Spumanti Rosè (anche in questo caso, record di partecipazioni con quasi cinquanta campioni in competizione) il titolo di Campione del mondo non si è spostato – invece - dalla Gran Bretagna: ha ottenuto, infatti il massimo dei punteggi: Camel Valley England, Pinot Noir Rosè Brut 2009 (prima cantina a bissare il successo al Challenge); Miglior Rosè italiano, Zamuner, Verona, Pinot Nero Riserva 2004 (terzo miglior risultato in assoluto del Challenge a soli 4 centesimi dal vincitore Ayala); Miglior Rosè Francese: Bollinger Rosè Brut n.v. Miglior Rosè Internazionale: Schlumberger Wein und Sektkellerei, Austria, Rosé Brut Jahrgang 2009. Premio Speciale di Euposia, la Rivista del Vino a: Schlumberger Wein und Sektkellerei quale "rappresentante della grande tradizione vinicola austriaca e per i suoi risultati d’eccellenza”.

Gli altri metodo classico in gara, compresi nella top 30, sono: 
 
Gusbourne Estate, England, Blanc de Blancs 2006
Champagne Montaudon, Classe M Brut
Miroglio Elenovo, Bulgaria, EM Blanc de Blancs 2008
Penine Istenic, Slovenia, Prestige Brut Nature 2003
Bohemia Sekt, Repubblic Ceca, Prestige brut 2009
Penine Istenic, Slovenia, Prestige Brut 2003
Revì, Trentodoc, Brut 2007
Cesarini Sforza, Trentodoc, Aquila Reale Riserva 2004
Villa, Franciacorta Docg, Cuvette Brut millesimato
Nyetimber, England, Blanc de Blancs 2003
Cantina Storica Montù Beccaria, Oltrepò Pavese Docg, Pinot Nero 2006
Cantina Storica Montù Beccaria, Oltrepò Pavese Docg, Pinot Nero-Chardonnay E.D.Brut
Champagne Pannier, Egerié 2000
Cantine Riondo, Colli Berici Doc, Brut NV
Gavioli, VSQ Toscana, Brut
Marcato, Lessini Spumante Doc, 60 Mesi Millesimato Brut (biologico)
Bouvet Ladubay, Saumur AOC, Saphir Brut Vintage 2009
Ridgeview, England, Grosvenor Blanc de Blancs
Champagne Baron Fuente, les Galipettes (biologico)
Champagne Gosset, Grande Reserve
Quinta do Portal-Douro, Portogallo, Mural Reserva Bruto
Chateau Gaudrelle, Aoc Vouvray-Loire, Vouvray Brut 2009 Chenin blanc
Vinicola de Nulles, Cava-Spain, Adernats XC
Familia Zuccardi, Argentina, Alambrado Chardonnay 2010
Domaine Meyer-Fonne, Crémant d'Alsace AOC, Brut Extra
Champagne Baron Fuente, Grand Cru
 
 
A quando la Romanella "Roman Sparkling Wine" Competition?


Fonte: Euposia

5 commenti:

  1. In effetti il Cellarius come miglior metodo classico italiano è un filo anacronistico. Non lo assaggio da 4-5 anni per cui non posso dire ma ho assaggiato cose strepitose in Franciacorta (magari non hanno partecipato e la votazione è limitata ai partecipanti?).

    Conosco però discretamente bene Beppe Giuliano, direttore di Euposia, per dire che è una persona seria, almeno per come lo conosco io.

    Chi era in giuria?


    Ciao, Fil.

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  2. So solo che era presieduta da Tom Stevenson. Comunque, a prescindere, il "problema" di questi concorsi sta nel chi partecipa. Ovvio che poi i vincitori sono la conseguenza di una gara formata da cantine, a volte, non all'altezza del nome del concorso che, in questo caso, sembrerebbe un campionato mondo. Mi ricorda molto quando nella squadra olimpionica di basket non giocavano gli NBA...

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  3. In compenso Ayala, non so se meriti il riconoscimento mondiale ma di sicuro è un ottimo champo a prezzo arrivabile.


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  4. Buongiorno Andrea. Grazie per aver rilanciato la notizia e grazie per l'opportunità che mi dai di spiegare meglio il nostro Challenge. Che è una gara, dove sono invitati tutti gli spumanti medoto classici italiani, francesi e di un'altra dozzina di nazioni. Per farlo ci siamo appoggiati al Grand Jury Européen che prima di darci il suo patrocinio ha voluto venire in Italia e verificare - nella persona di Francois Mauss - come ci eravamo organizzati e quali regole reali ci siamo dati. Degustazione davvero cieca, numero massimo di assaggi/giorno, competenza dei giudici. L'invito alla competizione arriva ad ogni produttore e in questi quattro anni abbiamo presentato delle vere novità in Italia: Inglesi, Brasiliani, Russi, Moldavi, Neozelandesi...Il "gioco" sta proprio in questo: confrontare quanto è cresciuta la competenza in giro per il mondo. E alla cieca, escono dei risultati sempre interessanti. Il Challenge è utilizzato anche per testare qualche prodotto nuovo anche di Cantin assai note. Ogni anno cresce il numero dei produttori che aderiscono e il panel dei giurati delle quattro edizioni è davvero di alto livello. Tanto che la Bbc e France 24 ci hanno intervistato più volte sul tema "champagne & gli altri". Tutti sono invitati - partono da qui diverse centinaia di lettere - partecipa chi vuole, ovviamente. Poniamo un price-cap ed è l'unico limite per i produttori. In gara c'è tutta la produzione italiana, quella notissima, e quella fatta di soli autoctoni. Ci sono gli NBA e quelli che giocano nella nostra A1 e credo che questo sia un valore aggiunto. Altrimenti non sarebbe arrivato Stevenson, ma neppure Nicola Bonera e neppure gli oltre 40 colleghi (enologi, sommelier e giornalisti) che - gratis - in questi anni hanno degustato seriamente decine di metodo classici. Tutto qui. Sper di aver risposto a dubbi e quesiti dei tuoi tanti lettori che sono venuti su euposia.it per leggere i resoconti del nostro Challenge. Un altro grazie che ti dovevo. Beppe Giuliano

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  5. Grazie del chiarimento Beppe e in bocca al lupo per la tua rivista che leggo sempre con piacere.

    A presto

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