Podere Conca: a Bolgheri c'è una bella novità!

L’areale di Bolgheri è sicuramente una delle zone dove negli ultimi tempi si è investito moltissimo e la nascita di nuove realtà vitivinicole non è ormai una novità. Una delle ultime arrivate è sicuramente Podere Conca, azienda nata nel 2015 grazie alla determinazione di Silvia Cirri (primario del servizio di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio del Gruppo San Donato di Milano) che dopo aver frequentato i corsi AIS Milano, ha voluto investire nella sua passione per il vino andando ad affiancare alla produzione dell’olio Bio, che da anni viene prodotto a Podere Conca, la proprietà di famiglia, anche quella del vino. Nell’avventura viene affiancata anche dall’amico Livio Aloisi, esperto e appassionato di agricoltura biologica.

Silvia Cirri

Fin dall’inizio Silvia ha un’idea precisa della tipologia dei vini che vuole produrre: ha una passione per il ciliegiolo e, appoggiata nella sua scelta anche dall’enologa Laura Zuddas, decide di accostarlo a cabernet franc e cabernet sauvignon per il rosso Agapanto Bolgheri DOC: un blend a cui vengono riconosciuti carattere e originalità. Per il bianco, Elleboro, si preferisce al vermentino, tipico del territorio, l’uso di uve internazionali quali il viognier, lo chardonnay e il sauvignon blanc, da poco entrati di diritto nel disciplinare Bolgheri DOC.


Nei primi anni Podere Conca decide di selezionare per i suoi blend le uve di piccoli viticoltori della zona, attentamente seguiti nella produzione dall’agronomo Paolo Granchi, e di vinificare presso la cantina di un produttore Bolgherese.
  Questa scelta ha permesso di sperimentare i blend nell’attesa che i vigneti raggiungessero la piena produzione. Oggi l’agronoma Linda Franceschi, sorveglia con un attento e competente lavoro quotidiano i 5,8 ettari di proprietà suddivisi in due terreni: 0,2 ettari tra le file degli ulivi che crescono intorno al Podere dove si coltiva il cabernet franc che sarà riservato al nuovo vino previsto per il 2021 e 5,6 ettari in località Ferruggini Sant’Uberto a un paio di chilometri di distanza in direzione del mare. Inoltre dalla vendemmia 2020 le uve, di produzione aziendale saranno vinificate e affinate nella nuova cantina di proprietà che sorge sulla via provinciale che collega Donoratico a Castagneto Carducci. 



In cantina si è scelto di privilegiare gli investimenti per la tecnologia, i contenitori in acciaio e cemento, le barriques in rovere, e, non ultimo, per la sicurezza, piuttosto che investimenti rivolti più all’estetica e al design.



Sono passato a trovare Silvia Cirri tornando dalle mie vacanze estive in Liguria, la Via Aurelia passa proprio parallela all’azienda bolgherese e non mi sono fatto sfuggire l’occasione di conoscere la vulcanica proprietaria che una mattina di estate mi ha organizzato una bellissima doppia mini verticale dei suoi due vini: Elleboro ed Agrapanto nelle annate 2017 e 2018. 

Podere Conca - Elleboro 2019: grande vivacità aromatica per questo bianco bolgherese dove il tocco graffiante e fruttato del sauvignon blanc viene ben modulato dall’uso di viognier e chardonnay che donano complessità ed un tocco di eleganza ad un vino che, in loro assenza, scalcerebbe in maniera sovrabbondante. Al sorso è teso, vigoroso, mediterraneo e di grande persistenza sapida. Buono oggi ma tra un paio di anni darà il meglio di sé stesso. Con la cucina di mare si abbina favolosamente.


Podere Conca - Elleboro 2017
: su posizioni nettamente diverse rispetto al precedente sia dal punto di vista aromatico che gustativo. Infatti questo bianco gioca una partita, di qualità, su toni leggermente meno marcati, ha un carattere austero, rigoroso, la complessità olfattiva sembra definita su toni più minerali che fruttati e anche al sorso tende ad essere meno invasivo facendosi apprezzare per compostezza e godibilità. Un vino assolutamente meno gridato del precedente che, in certi casi, richiama uno charme più francese che italiano.


Podere Conca - Agrapanto 2018
: come accaduto per il bianco pari annata, anche questo rosso bolgherese è assolutamente dirompente al naso dove si denota una componente fruttata assai compatta in cui l’amarena sotto spirito, la frutta nera di rovo e la prugna della California la fanno da padroni. Col tempo è la giusta ossigenazione arrivano anche i sentori di fiori passiti e spezie dolci. Calda e di grande rigore la struttura gustativa dove la trama tannica, vibrante, è ben calibrata ed integrata da una vena acido-sapida. Lungo e fruttato il finale.


Podere Conca - Agrapanto 2017
: a tre anni dalla vendemmia si inizia a capire la stoffa di questo blend bolgherese che, iniziando a perdere le sgrammaticature giovanili, comincia a mettere su complessità ed eleganza che vedranno la loro massima espressione sicuramente tra un paio di lustri. Ad oggi questa 2017 mi piace molto di più dell’annata precedente, ha un ritmo olfattivo più rigoroso, sinuoso, con chiare percezioni di ciliegia ancora croccante, spezie anche piccanti, chiodi di garofano, tabacco, rabarbaro, timo e soffi minerali rossi. In bocca mostra un buon equilibrio, ravvivato da un tannino deciso e fitto ma ben fuso nella struttura. Finale accattivante con chiari richiami aromatici.



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