Rosso Calabria: tutti i colori del Cirò - Garantito IGP


Di Luciano Pignataro

Rosso Calabria per mettere i piedi sullo Jonio, dove si coltiva il gaglioppo per fare Cirò. Una bella manifestazione per tornare nella nostra amata Calabria, il gigante che si sta risvegliando e che, ne siamo sicuri, ci riserverà tante belle sorprese.
I presupposti a ben vedere, ci sono tutti. Ancora una volta la degustazione di rossi che ho condotto ha dimostrato alcune certezze inconfutabili.

Quali?

Primo, pur nella diversità di interpretazioni, il Cirò, soprattutto se ottenuto da gaglioppo in purezza, ha un profilo visivo, olfattivo e gustativo facilmente riconoscibile, ben delineato e leggibile anche da chi non ha mai fatto una sola lezione di approccio al vino. Questa caratteristica è propria di tutte le grandi aree vitivinicole e conferma, se pure ce ne fosse bisogno, della qualità di questo vino.

Secondo, pur nella diversità delle interpretazioni, i sei produttori non solo non hanno stravolto le caratteristiche proprie del Cirò da gaglioppo, ma hanno anche maturato una linea comune che decisamente in direzione del gusto moderno: legni ben bilanciati, nessuna dolcezza, tanta freschezza.

Terzo, il Cirò per i suoi accenni salini e salmastri, la sua spiccata acidità che lo rende praticamente immortale, è un bicchiere che ben si accompagna con il cibo.

Quarto, il Cirò in una sola parola riassume tutte quelle caratteristiche che i vini non dovevano avere dopo la parkerizzazione dell’Europa ed è per questo che a noi piace tantissimo, perché ci regala ricordi e tipicità di valore assoluto.

Quinto, bere Cirò significa dunque compiere un atto dovuto e giusto, esprimere un sentimento di gratitudine verso chi mantiene viva in modo moderno una tradizione antichissima senza arroccarsi in vacue ideologie, ma tenendo ben presente il risultato finale.


Ed ecco i vini provati in degustazione.

Fezzigna - Melissa Rosso "Caraconessa" 2016  
La DOC che fu rilanciata da Librandi in una memorabile cerimonia in cui era presente anche Gino Veronelli. L’unico vino con gaglioppo e greco nero. Colore appena appena un po’ più concentrato rispetto agli altri. Voto ***

Vulcano - Cirò Rosso "Cordone" 2016
Buona freschezza e tanto equilibrio al palato per un vino ricco di energia e piacevole. Voto ****

Dell’Aquila - Cirò Rosso Classico Superiore "Gemme" 2016 
Altro rosso in buon equilibrio, sapidità e acidità al palato. Voto ***

‘A Vita - Cirò Rosso Classico Superiore 2014
A quattro anni dalla vendemmia il rosso di Francesco De Franco inizia il suo lungo cammino per sfidare il tempo. Ricco di suggestioni olfattive, di buon corpo. Compagno di vita. Voto *****

Sergio Arcuri - Cirò Rosso Classico Superiore Riserva "Più Vite" 2012
Altro Cirò boys, stavolta in pista con un riserva che più giovane di così non si può. Beva magnifica e dissetante. Voto*****

Tenuta del Conte - Cirò Rosso Classico Superiore 2014
Altra piccola azienda, molto adesiva alla idea del Cirò classico e dunque decisamente moderna. Un bel sorso sapido e prolungato, chiusura netta e pulita. Voto *****


Conclusione? Beh, quello che mi piace del Cirò rosso, tra l’altro, è proprio il colore che rende possibile attraversarlo sino al fondo del bicchiere. Ecco, se non ha questo coloro, come diceva Totò, desisti.

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