Carema ed Erbaluce di Caluso, due vini del Canavese da scoprire e valorizzare

Il Canavese, è un vasto territorio che si estende tra laghi, castelli e piccolo borghi dal grande fascino, nella provincia di Torino, area Nord e nord-Est, fino alla Valle D’Aosta, comprendendo anche una piccola parte delle provincie di Biella e di Vercelli. Da un punto di vista geologico questo territorio è dominato dall’Anfiteatro morenico di Ivrea, lungo circa 25 km, che può essere immaginato come una enorme impronta lasciata dal grande ghiacciaio Balteo che in tempi remoti si ritirò lasciando dietro di sé una grandissima quantità di sabbia, ciottoli e pietre frutto dell’erosione praticata dal ghiacciaio sulle rocce che incontrava durante il suo cammino a ritroso. Questi terreni morenici, mediamene molto acidi, si sono rivelati nel tempo adattissimi, già al tempo dei Romani, alla crescita della vite che oggi è parte integrante di questi splendidi paesaggi all’interno dei quali i vitigni più diffusi sono rappresentati dall’erbaluce e dal nebbiolo.


Su Vinix Digest ho scritto un articolo, spero per voi interessante, dove faccio alcune riflessioni soprattutto sull'Erbaluce di Caluso fermo, un grande vino bianco italiano che ha bisogno di essere sempre più valorizzato così come il suo compagno Carema che, almeno, vanta un disciplinare migliore.

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