Il venerdì, oltre che mangiare pesce, è caratterizzato da qualche mese anche dall'uscita di Bibenda7, il settimanale del mondo del vino di cui Franco M. Ricci è direttore. Sì, sempre lui, il Ricci nazionale, che in questo ultimo numero se la prende con l'organizzazione della giornata dello Champagne che si è tenuta a Milano pochi giorni fa. Ecco quello che scrive.
Lo scorso 7 Ottobre al Principe di Savoia a Milano si è tenuta l'ennesima Giornata dello Champagne. Tutti gli importatori italiani hanno partecipato con le loro etichette e con 39 Maison presenti pagando 500 Euro per il rispettivo banco.
Molta gente. Purtroppo la nota stonata, anzi, stonatissima, era la mancanza di sommelier al servizio. Ossia, da parte del CIVC il Centro di informazione Champagne, anima dell'evento, non era stata prevista né organizzata la presenza di sommelier. Quindi, confusione.
Qualche importatore, pochi, ha rimediato pescando qua e là nelle varie associazioni presenti in città un proprio sommelier, i più hanno fatto da soli.
Non so se i produttori di Champagne conoscono la qualità dell’informazione che il CIVC, capitanato da Domenico Avolio, mette in atto da diversi anni nel nostro Paese.
Noi, da sempre, la riteniamo approssimata. Non consona certamente al Paese Italia che meriterebbe rispetto se non altro perché è un grande consumatore di Champagne.
Noi siamo semplicemente indignati per aver assistito ad uno spettacolo poco edificante, nonostante gli attori Champagne e Albergo fossero stelle di prima grandezza.
“Informazione” significa usare tutti i mezzi per comunicare nel modo migliore realtà e novità dei prodotti da presentare e rappresentare con eleganza e cultura.
Questo invece non avviene. Si nota un dolce far niente che di sicuro non aiuta la gente a capire, non aiuta il popolo del vino ad affascinarsi sempre più di questa realtà d'Oltralpe centenaria e unica.
Noi che lo Champagne lo amiamo sul serio, certamente di più di chi lo dovrebbe rappresentare, a Roma abbiamo aperto il Dom Pérignon Tasting Club, in un ambiente elegante, con annesso sommelier di rango.
E abbiamo realizzato il libro dal titolo “Champagne e Champagnes, cultura e fascino del più grande vino del mondo” che, come tutte le nostre Edizioni, è di concreta bellezza, oltre a essere ben scritto da un entusiasta, grande intenditore: Roberto Bellini, Sommelier.
Ma a Milano, l’altro giorno, lo Champagne ha fatto una figuraccia.
Foto: Bibenda.it |
Lo posso dire che palle? A Ricci e basta!!! E ogni volta a scrivere e a dire che loro sono i mejo, che la cultura del vino passa solo da loro, che solo loro possono scrivere on line di vino, che solo loro posso avere corsi di Champagne, che solo loro c'hanno il tasting club dello Champagne figo perchè c'è un sommelier tutto per loro a servirli e BLA BLA BLA.
Caro Ricci questo comportamento mi ricorda tanto la favola della volpe e l'uva e, comunque, non mi pare elegante stare sempre a puntare il dito sugli altri quando al tuo interno ci sono cose che nemmeno a Porta Portese.
Devo parlare dei mercatini enologici?
Ecco, mejo de no!
Parliamone invece di questi mercatini che rompono illegalmente i coglioni alle enoteche nelle vicinanze della sede AIS Roma
RispondiEliminaottimo il tuo post Andrea: questo il mio punto di vista espresso con chiarezza su Lemillebolleblog:
RispondiEliminahttp://www.lemillebolleblog.it/2013/10/12/annotazioni-a-proposito-della-giornata-champagne/
Francesco appena ho alcune prove...ne parliamo eccome!
RispondiEliminae basta !!! vero !!!
RispondiEliminavada a fare la sua POLITICA e i suoi BUSINESS altrove
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