Regione di grandi numeri e, da tempo, anche di grande qualità. L’apripista è il Montepulciano d’Abruzzo, la seconda tipologia italiana, ma anche Trebbiano, Cerasuolo e i rampanti autoctoni fanno la loro parte. Tradizionalmente poco sensibile al fascino dei vitigni internazionali a favore della riconoscibilità territoriale capace di tradurre la grande varietà ambientale abruzzese: ghiacciai, colline, spiagge. In aumento i premiati, in crescita la qualità, con la spiccata predilezione verso un’enologia più contenuta e minimale, oltre che – come abbiamo imparato in tanti anni - naturale e tradizionale prima di tante tendenze attuali. Grandissimi nomi e piccole realtà si aggiudicano i favori nostri e del pubblico, con conferme di anno in anno e continue nuove scoperte: capaci, ognuno diraccontare il territorio e di dare nuove interpretazioni di grandi vitigni.
Montepulciano d'Abruzzo Cocciapazza '10 Torre dei Beati
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Adrano '10 Villa Medoro
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane Neromoro Ris. ’09 Bruno Nicodemi
Montepulciano d'Abruzzo I Vasari ’10 F.lli Barba
Montepulciano d'Abruzzo Marina Cvetic ’10 Masciarelli
Montepulciano d'Abruzzo Nativae ’12 Tenuta Ulisse
Montepulciano d'Abruzzo Ris. ’09 Castorani
Montepulciano d'Abruzzo Ris. ’08 Contesa
Pecorino ’11 Luigi Cataldi Madonna
Pecorino ’12 Tiberio
Trebbiano d'Abruzzo ’11 Valentini
Trebbiano d'Abruzzo C'Incanta ’10 Cantina Tollo
Trebbiano d'Abruzzo V. di Capestrano ’11 Valle Reale
Di sicuro, questa regione è incredibile. Offre uno splendido paesaggio e uno dei più gustosi vini.
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