Orto 2009: Venezia e l'Isola di S.Erasmo hanno il loro vino

La storia di questo vino viene da lontano ed è un racconto che sa di Natura, recupero ed antiche tradizioni.
Siamo sull'isola di S. Erasmo, nella laguna di Venezia, famosa per essere considerata da sempre l'orto dei dogi perchè, per secoli, ha fornito verdura e ortaggi freschi (famoso il carciofo violetto) alla città di Venezia.

Da qualche tempo l'Isola di S. Erasmo non è famosa solo per la sua verdura ma anche per un vino, l'Orto, il cui papà è Michel Thoulouze, ex presidente di Tele+ e deus ex machina di Canal Plus per venti anni, che una volta andato in pensione ha pensato bene di diventare un contadino provetto rilanciando nell'isola la coltivazione della vite e la produzione del vino, utilizzando i metodi tradizionali degli agricoltori locali e la competenza tecnica di Lydia e Claude Bourguignon, ingegneri agrari, e Alain Graillot (Crozes Ermitage), produttore vinicolo i cui vini sono famosi in  tutto il mondo.


Partendo da una mappa settecentesca dell'isola su cui c'era scritto «Vigna del Nobil uomo», Thoulouze ha liberato dai rovi 11 ettari di terreno attravero il rinnovo dell’antico sistema di drenaggio che raccoglie l’acqua piovana entro i canali che passano tra i filari delle vigne e fluisce poi in laguna con la bassa marea attraverso sistemi idraulici di “chiuse”. Prima di impiante i vitigni, i terreni sono stati preparati seminando per tre anni ravanello, avena e radice cinese secondo il metodo “duro su duro” cioè senza mai arare e senza dare, ovviamente, concimi e diserbandi chimici.

Michel Thoulouze Fonte: avis-vin.lefigaro.fr

Un unico vino, dicevamo, 15.000 bottiglie derivanti da 4.5 ettari di vigneto a piede franco dove spicca la presenza di malvasia istriana, vermentino e fiano di Avellino, vitigni che lo stesso Thoulouzeè andato a selezionare all'interno del Vivai cooerativi Ruscedo.

L'Orto 2009 (60% malvasia, 30% vermentino e 10% fiano) degustato poco tempo fa è un vino sapido, salmastro, verticale, di grande beva. Trovo particolarmente riuscito il mix di uve che tra aromaticità, acidità e struttura danno vita ad un equilibrio di ottime proporzioni. 
E' un vino adattissimo per il pesce e Thoulouze, da vecchio volpone, lo sa perfettamente! 


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