Dopo mesi di chiacchere virtuali e scambi di post su Google Plus (dove siamo rimasti tre gatti) finalmente ce l'abbiam fatta. Verona è stato il luogo di incontro tra me, Stefy, Gianluca Morino e Monica Pisciella che abbiamo rivisto con molto piacere dopo la tappa di Verdicchio 2.0.
Un incontro, quindi, tra vecchi e nuovi amici sulla Barbera d'Asti che con molta fatica Gianluca sta rilanciando grazie anche alla sua carica di Presidente dell'Associazione Produttori del Nizza.
Vigne di inverno |
Cascina Garitina è una azienda a conduzione famigliare che si estende per circa 24 ettari a cavallo dei Comuni di Castel Boglione, Castelnuovo Calcea, San Marzano Oliveto, Calamandrana.
I vigneti (70% barbera più piccole porzioni di dolcetto, pinot nero, brachetto, cabernet sauvignon e merlot) sono localizzati tutti in collina su terreni di medio impasto tendente all'argilloso e il clima è caratterizzato dal c.d. “Marin”, un vento costante proveniente dal mare (marin = mare) che favorisce un’ottima maturazione delle uve poiché aumenta l’escursione termica tra notte e giorno.
Vigne al sole |
Bricco Garitta 2010 è la barbera d'Asti base dell'azienda che nasce da vigneti di oltre trenta anni di età. Sia al naso che in bocca il vino sprizza territorio ed austerità con una vena minerale ben definita ed una struttura ben bilanciata e finale sapido. Un ottimo inizio. Solo acciaio.
Il Villalta 2010 è la nuova barbera di casa Morino che ha voluto testare una vinificazione senza solfiti aggiunti e con l'ausilio di lieviti autoctoni. La sperimentazione, a mio parere, è stata più che positiva visto che il vino ha una complessità inaspettata e, così come fanno i grandi vini, muta continuamente nel bicchiere offrendo, minuto dopo minuto, sensazioni che vanno dal tostato ai fiori rossi per passare alla frutta croccante e alla nera mineralità. La bocca è decisa, tesa, vivace al punto giusto. Per me una strada da seguire con interesse.
Il Caranti 2009 è una barbera d'Asti superiore nata da vitigni di circa 40 anni di età. L'impatto olfattivo è fruttato, complesso, con ciliegia, lampone e liquirizia in primo piano. In bocca è succoso, preciso, ben bilanciato e capace di un allungo davvero notevole. Elevazione in legno per 13 mesi.
Il Neuvsent 2007, barbera d'Asti superiore "Nizza", nasce da tre vecchi vigneti aziendali (1924-1949-1954) le cui uve indiscutibilmente offrono al vino grande profondità e complessità. Al naso si apre lentamente su sensazioni di mora, visciola, anice, chiodo di garofano, glicine, liquirizia, terra. La bocca è piena e calda, equilibrata da grande freschezza e ravvivata da un succo prolungato ed appagante. Se penso oggi al Neuvsent ho il ricordo di un grande vino che potrà dare ancora molto col passare del tempo. Elevato in legno per 16/18 mesi.
L'Amis 2007 (merlot 50%, cabernet sauvignon 35%, barbera 15%) rappresenta un blend tutt'altro che scontato e banale visto che nasche anch'esso da vigneti molto vecchi (la barbera è del 1960, il merlot del 1990 e il cabernet sauvignon del 1985 e 1993). Al naso è complesso e gioca su ritorni di frutta di bosco, ciliegia matura, spezie, tabacco e eucalipto. La bocca è caratterizzata da una vellutata tannicità e da una vena acido-sapida che ben supporta una struttura di grande impatto. Elevato in legno per 16/18 mesi.
Il nostro incontro termina con il Niades 2010, un brachetto d'Acqui molto interessante che diverge dalla maggior parte dei suoi colleghi per una austerità di fondo che non strizza moltissimo l'occhio al pubblico femminile che, come si sente dire, rappresenta la maggiore clientela per il Brachetto. Ok, il naso è tipico e si apre su toni di iris, rosa, fragolina, ribes ma la bocca, dotata di misurata effervescenza, tende ad equilibrare fin da subito l'attacco dolce iniziale dotando il vino di un equilibrio ben misurato che non stanca mai la beva. Piaciuto moltissimo.
Gianluca e i suoi grappoli |
Con Monica cercheremo di portare Gianluca a Roma per un incontro sul Barbera. Lui non sa nulla per cui....acqua in bocca :-))
Ciao Andrea,
RispondiEliminaTi ringrazio davvero molto di questo bell'articolo, è stato un vero piacere per me rivedervi dopo Verdicchio e poter assaggiare insieme a voi i vini di Gianluca.
Sono felice quando leggo articoli così intensi, documentati e sentiti.
Non vedo l'ora di cominciare a organizzare insieme a te la degustazione romana dei vini di Gianluca, ma mi raccomando per ora non diciamogli nulla, sarà una sorpresa ;-))
A presto!
Monica Pisciella - Wineup