Alla fine se ne sono accorti anche loro che c'è un pò di confusione quando si parla di AIS, Bibenda e tutti gli annessi e connessi. Ecco quello che scrive Ricci su Bibenda 7:
Pochi giorni fa si è tenuta a Milano la Riunione dei Delegati dell'Associazione Italiana Sommelier. Il Presidente Antonello Maietta in apertura ha evidenziato quanto AIS sia un marchio pericolosissimo per la sua riconoscibilità.
Infatti, ne ha fotografato una decina che avevano lo stesso acronimo: c'era AIS Associazione Italiana Sociologia, c’era Associazione Italiana Soccorritori, c'era Associazione Italiana Strumentisti ma anche Ambiente Igiene e Sicurezza...
Mentre Antonello parlava ai Delegati il mio pensiero è andato immediatamente al nostro lavoro, pensiero che negli ultimi anni è divenuto costante e martellante, per il successo del brand.
L'ultimo "strafalcione" della comunicazione, in ordine di data, è del 9 Dicembre scorso su IL TEMPO di Roma, dove una notizia su DUEMILAVINI è stata titolata: "In libreria le guide Ais vini e ristoranti" (sic!).
Ma non è soltanto Ais a non dare chiarezza di comunicazione, per DUEMILAVINI va anche peggio.
Il nome, soltanto per pochi informati intimi significa il riferimento all'anno di nascita 2000. Per gli altri si tratta della selezione di n° 2.000 vini. Poi, e solo poi, si scopre che invece sono 16.500 e oltre. E questo nonostante sia la Guida più amata e più venduta in Italia.
Decisione immediata: dal 2013 si chiamerà BIBENDA e avrà nuovi contenuti e un nuovo look. Per Ais ci stiamo pensando.
Secondo me Ricci si prenderà tutta l'AIS, prima o poi lo farà e tutto verrà messo sotto Bibenda Holding....
Questa è veramente grossa, stavo commentando così lungamente che ne è venuto fuori un post:
RispondiEliminahttp://www.tigulliovino.it/dettaglio_articolo.php?idArticolo=9032
Grazie per la notizia.
Filippo
Forse vogliono cambiare nome anche per rispettare meglio gli scopi che perseguono.
RispondiEliminaDa dizionario “l'associazione è un ente senza finalità di lucro costituito da un insieme di persone fisiche o giuridiche (gli associati) legate dal perseguimento di uno scopo comune” … e mi pare che più passa il tempo e più le cose non stanno così, IMHO ovviamente
Non è che l'AIS Lazio si sia distinta, negli ultimi anni, per scelte di qualità. Ma se tanto mi dà tanto, è facile che finisca come dice Ziliani.
RispondiEliminaAvete letto l'editoriale di Bibenda... speso facciano una pubblica rettifica rapidamente. O lo trovate sulla pag web di bibenda o copiato qui:
RispondiEliminahttp://degustazioniagrappoli.blogspot.com/2011/12/accuse-dalleditoriale-di-bibenda.html
ahahahahhh sono le 00.39 per fortuna non faccio reato a quest'ora rispondendo che non sono d'accordo su nulla di quanto detto da Ricci.
RispondiEliminaMa chi giele dice certe cose?
Consiglio al Sg.Ricci, di trovarselo lui un lavoro. Visto che quello che sta facendo non è il suo, che dovrebbe essere quello di promuovere la cultura del vino.
RispondiEliminaSi dovrebbe invece ringraziare la comunicazione web di tutti gli appassionati che è l'unica vera e reale comunicazione del vino. Il resto solo un insieme di markette da e per qualcuno. E poi, proprio lui parla!!! B. è stata più volte soggetta a grandi discussioni se non sbaglio!!!