A Montalcino tra sapientoni, guelfi, ghibellini e piccoli grandi produttori di sangiovese


Su Esalazioni Etiliche di Roberto Giuliani è comparsa questa lettera anonima (cliccateci sopra per leggere tutto)


Anche se qualcuno che non legge il blog pensa che io non abbia opinioni in merito, Percorsi di Vino da sempre è a favore di un mantenimento del vecchio disciplinare perchè penso che il sangiovese da quelle parte non abbia bisogno di compagni per valorizzare al massimo il vino del territorio.

La cosa, però, che mi lascia perplesso è che in parte ha ragione Mattiacci quando afferma nell'intervista da me rilasciata che, a Montalcino, c'è una lotta tra guelfi e ghibellini che non porta da nessuna parte. Lo scontro non è costruttivo e, soprattutto, non sono costruttive le lettere anonime come questa dove è tutto condivisibile tranne l'alone di segretezza ed omertà che lo circonda. So per certo che alcuni produttori vogliono stare con il piede in due staffe mentre altri hanno paura di esporsi per via di possibili ritorsioni.
Il vino è anche coraggio per cui, la prossima volta, se avete da fare delle (giuste) critiche tirate fuori i nomi, solo così sarete davvero grandi!

3 commenti:

  1. D'accordo sul principio, ma un concetto giusto resta tale, ed è spunto di riflessione, anche se anonimo. Dall'altra parte, parimenti, ci si cela, a fatica, dietro alla "scienza".

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  2. Tutto giusto e condivisibile.
    In effetti, perchè restare anonimo? Ci vuole maggior orgoglio, maggior consapevolezza. E questo lo si ottiene esponendosi. Mi viene da pensare che l'anonimato sia necessario per evitare possibili ritorsioni, di qualche tipo. Forse tutti sono in qualche modo ricattabili? Che brutte sensazioni... :-(

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  3. Infatti, sono quasi tutti contrari al cambio ma se chiedi poi i nomi tutti fanno i vaghi..

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