Milleduecento euro de che?????


Milleduecento euro, uno stipendio base per molte persone che lavorano in Italia. Milleduecento euro, un bel gruzzoletto per toglierci qualche soddisfazione o per realizzare uno dei nostri sogni del cassetto.

Come spendere al meglio milleduecento euro? Ecco alcune idee.

Un week end di lusso in una capitale europea......


Comprare un piccolo cinema casalingo in versione rigorosamente 3D


Regalare a tutta la famiglia una cena indimenticabile a El Celler de Can Roca. Ovviamente Menù Festival e biglietto aereo incluso.


Bere un La Tâche 2004 con i nostri amici


Qualcuno direbbe che con milleduecento euro...........



Il sito Bibenda invece ci avverte che con milleduecento euro possiamo comprare l’intera Collezione della guida Duemilavini, dal 2000 fino ad oggi.


Da quello che ho scritto i questi ultimi tempi sembra che abbia una partita aperta con Franco Ricci e Bibenda. Nulla di più falso, però è anche vero che leggendo certe cose no puoi non sorridere amaramente e fare qualche critica.
Chi potrebbe acquistare la collezione? Non di certo gli iscritti all'Ais, teoricamente i principali fruitori finali della Duemilavini, perchè la guida ce l'hanno "gratis" ogni anno in virtù della loro iscrizione all'Associazione. Ma poi, perchè spendere 100 euro di media a guida che ne vale 30 euro e la metà di queste le trovo su ebay a prezzi stracciati? 
Rarità, collezionismo estremo, voglia inconsulta di avere il numero 1 o semplice incoscienza?


5 commenti:

  1. Socio Ais Roma Stufo9 dicembre 2010 alle ore 15:46

    E' che qualcuno pensa che ogni idea che gli viene, anche la più bislacca (tipo questa), sia il parto di un genio. C'è una supponenza senza fine, dietro questa sciocchezza dei mille e duecento euro per una collezione inutile di libri obsoleti, tutti, tranne l'ultimo, tutti usciti, come fai notare, a 30 euro. Il solito atteggiamento da "io sò io...", niente di nuovo. Di chiedere consiglio a qualcuno, magari in grado di fermare questa operazione ridicola, nemmeno a parlarne.

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  2. Io spero che col nuovo presidente AIS qualcosa cambi. Di buono Roma fa molto, l'ho scritto anche in passato dove ho frequentato molti eventi e corsi.
    A volte però cade in basso...tanto...

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  3. Ai nuovi iscritti AIS della zona del fermano, partecipanti al primo livello del corso sommelier di quest'anno, la Guida non è stata data.
    ...credo che se ne faranno una ragione...

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  4. Sono un po' troppe le imposizioni AIS, è il motivo per cui ho scelto un percorso di formazione autonomo. Ben contento, rifarei tutto. La mia prima vera palestra di bevute di livello fu una orizzontale italiana di 1985 fatta con gamberisti. Partito fin troppo bene! ;)
    La guida inclusa nela quota non mi piace come concetto. E costi sempre troppo alti, assolutamente scoraggianti per un appassionato che non vuole farne una professione

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