Sembra essere l’ultima tendenza del momento o, meglio, la professione del futuro: il personal food-shopper.
Leggendo l’articolo comparso tempo fa su TGCOM comprendiamo che questo consulente si occupa di accompagnare il goloso cliente tra i migliori indirizzi della città per permettergli di mangiare e/o acquistare i migliori prodotti enogastronomici.
Spiega Alessandra Lepri, storica del costume e organizzatrice di sfilate ed eventi di moda: "Si tratta di una professione già diffusa in America, che va a braccetto con quella del 'personal shopper' e che sicuramente prenderà piede anche qui. Cibo, vino, olio, tartufi, cioccolato, formaggi e altre delizie sono apprezzatissimi dai turisti e dagli italiani stessi che vogliono conoscere anche questo aspetto della città in cui si trovano. Un 'food shopper' saprà indicare i prodotti tipici da acquistare, accompagnerà alle degustazioni, conoscerà i ristoranti, osterie, enoteche, cantine e non solo".
Proprio quest’ultima frase mi ha acceso la famosa lampadina: e perché no un wine-shopper? Accompagnare i tanti appassionati di vino in giro per le cantine del Lazio e d’Italia, far conoscere loro direttamente i produttori che potranno vendergli le bottiglie a prezzo di cantina, organizzare wine tasting personalizzati, organizzare mini corsi di vino direttamente al domicilio del cliente, portarlo nelle migliori enoteche e consigliarlo nell’acquisto di un determinato vino e sul relativo abbinamento gastronomico. Sogni, stronzate e possibile realtà? Intanto butto il sasso e di certo non nascondo la mano, oggi è solo un pensiero, domani chissà….
Spiega Alessandra Lepri, storica del costume e organizzatrice di sfilate ed eventi di moda: "Si tratta di una professione già diffusa in America, che va a braccetto con quella del 'personal shopper' e che sicuramente prenderà piede anche qui. Cibo, vino, olio, tartufi, cioccolato, formaggi e altre delizie sono apprezzatissimi dai turisti e dagli italiani stessi che vogliono conoscere anche questo aspetto della città in cui si trovano. Un 'food shopper' saprà indicare i prodotti tipici da acquistare, accompagnerà alle degustazioni, conoscerà i ristoranti, osterie, enoteche, cantine e non solo".
Proprio quest’ultima frase mi ha acceso la famosa lampadina: e perché no un wine-shopper? Accompagnare i tanti appassionati di vino in giro per le cantine del Lazio e d’Italia, far conoscere loro direttamente i produttori che potranno vendergli le bottiglie a prezzo di cantina, organizzare wine tasting personalizzati, organizzare mini corsi di vino direttamente al domicilio del cliente, portarlo nelle migliori enoteche e consigliarlo nell’acquisto di un determinato vino e sul relativo abbinamento gastronomico. Sogni, stronzate e possibile realtà? Intanto butto il sasso e di certo non nascondo la mano, oggi è solo un pensiero, domani chissà….
Su questa idea rivendico il diritto di primogenitura, ma siccome non c'ho le prove, non conta niente.
RispondiEliminaSeriamente parlando, credo che il rapporto diretto con i produttori di vino sarà sempre più gradito dai consumatori; per questo una figura come il personal wine shopper si rivelerà indispensabile.
Ciao Andrea,
RispondiEliminati seguo sempre con piacere.
Ti segnalo che sul mio sito personale lo sto già proponendo da diverso tempo e diverse richieste le ho già avute.
http://www.davidecanina.it/personalwine.php
Un caro saluto.
A presto.
Ciao Davide, l'ho sempre saputo che eri troppo avanti!!
RispondiEliminaci vediamo al vinitaly?