Sì, questa estate ho bevuto anche Santo Wines!

Girando un pò per i supermercati di Santorini ti rendi conto, se sei attento, di quali siano i vini più commerciali e, senza ombra di dubbio, quelli di SantoWines occupavano sempre un posto in prima fila sugli scaffali.

Mai e poi mai sarei andato a trovarli, pur essendo a dieci minuti dal mio monolocale, se non ci fosse stato un mio caro amico, esperto in cose greche, che mi ha gridato al telefono:"Ma che ti frega dei vini, dal loro wine bar c'è il più bel panorama di tutta Santorini!!"

Presa la macchina e giunto davanti all'ingresso della cantina/wine bar mi sono reso conto da subito che da queste parti hanno fatto le cose in grande e non poteva essere che così visto che l'azienda, fondata nel 1947, rappresenta l'Unione delle Cooperative di Santorini vantando circa 1000 soci conferitori.

La struttura, creata nel 1992, è davvero molto bella e moderna ed è divisa tra la zona wine bar, il locale vendita con i vini e gli altri prodotti tipici di Santorini e, ovviamente, il balcone sulla Caldera da cui si vanta un panorama eccezionale. Già, il mio amico aveva ragione!


Tutto è molto organizzato, turistico e, assieme ad un gruppo di giapponesi (sigh), prenoto un tour in inglese al costo di 5 euro e della durata di circa venti minuti. Oh, così è scritto....

La cantina, da un punto di vista tecnologico, è costruita in diversi livelli, cinque per l'esattezza, in modo che tutte le operazioni avvengano per cascata con il minimo impiego della tecnologia. 

La visita, ovviamente, inizia dal tetto dove i soci conferiscono le loro uve che verranno poi pigiate al piano di sotto.

  


Il tour, abbastanza arido e per neofiti, prosegue con la visita di tutti i livelli della cantina e termina nella barricaia che viene presa letteralmente d'assalto dai flash dei giapponesi che sembrano non aver mai visto una botte. Arisigh! Una breve descrizione di tutti i vini della gamma aziendale e la visita giunge al termine. 





Ok, è ora di andare a degustare qualche vino all'interno del bellissimo wine bar vista Caldera.
Con Stefania prendiamo una degustazione di 5 vini bianchi (troppo caldo per i rossi) accompagnati da "stuzzichini" locali.


Athiri 2013 (100% athiri): da uve biologiche è un vino che sembra uno stretto parente del sauvignon blanc con le sue note erbacee e pungenti. Va bene come aperitivo se piace la tipologia. Acciaio.

Aidani 2013 (100% aidani): altro vino d uve biologiche si caratterizza per aromi di fiori e agrumi. Bocca diretta, fresca, poco persistente. Acciaio.

Santorini Assyrtiko 2013 (100% assyrtiko): mah, mi aspettavo un vino dalla vena minerale e invece mi trovo una bevuta estremamente citrina che solo al sorso mi rinfranca per un tratto sapido abbastanza interessante. Acciaio.


Santorini Assyrtiko Riserva 2010 (100% assyrtiko): all'olfatto esce subito la pietra focaia a cui seguono sensazioni di agrume e leggera vaniglia. Sorso sapido, fruttato, con un finale ancora leggermente segnato dal legno. Affinamento: 6 mesi in barrique  e 6 mesi di bottiglia.


Santorini Assyrtiko Gran Riserva 2010 (100% assyrtiko): come distruggere un vino con l'uso eccessivo del legno che copre, ad oggi, tutti i caratteri dell'uva.  Affinamento: 12 mesi in barrique e 12 mesi di bottiglia.



Conclusioni: era quello che mi aspettavo, vini abbastanza "standard", a volte anche troppo, che hanno una loro ragion d'essere solo se bevuti davanti allo spettacolo della Caldera in un giorno di vacanza.


Nessun commento:

Posta un commento