Slow Wine 2013 - Il nebbiolo del freddo: Nord Piemonte, Valtellina e Valle d'Aosta

Nord Piemonte

Non si tratta più di una scoperta e di un fenomeno nuovo. Questa parte di Piemonte è ormai sulla bocca di tanti appassionati da diverso tempo. Slow Wine, fin dal suo esordio tre anni fa ha cercato di raccontare questo territorio dalle enormi potenzialità ma dai numeri ancora molto piccoli. Un tempo le tre denominazioni principali: Gattinara, Boca e Ghemme, potevano contare su un numero di ettari vitati davvero impressionanti. Ora la superficie a nebbiolo è davvero esigua, ma finalmente questa terribile emorragia è terminata. Ora stanno nascendo anche nuove cantine e registriamo anche un positivo ricambio generazionale. Le Chiocciole di questo territorio sono tutte confermate: Antichi Vigneti di Cantalupo, Bianchi e Le Piane.

Vini Slow

Boca 2008 - Antico Borgo dei Cavalli-Sergio Barbaglia
Carema Etichetta Bianca 2008 - Ferrando
Gattinara 2008 - Antoniolo
Gattinara 2008 - Travaglini
Coste delle Sesia Nebbiolo 2010 - Franchino

Per la prima volta su Slow Wine la cantina Antico Borgo dei Cavalli raggiunge un nostro riconoscimento e questo non può che riempirci di gioia per la serietà e la dedizione dimostrata da Sergio e sa sua figlia Silvia. Su livelli altissimi anche il Carema di Ferrando, una denominazione che ha bisogno di grande attenzione da parte nostra vista la fragilità del suo sistema viticolo. Antoniolo propone come sempre una batteria di altissimo livello e abbiamo deciso di premiare il suo "base" perché è talmente buono da assurgere a emblema di tutta la denominazione. Discorso analogo per Travaglini che con il suo "base" dal prezzo molto competitivo ha confezionato un'etichetta dalle qualità organolettiche di rara complessità. Infine, Franchino ci ha stupito con un Nebbiolo dal prezzo imbattibile e dalla bontà unica (qui siamo abbondantemente sotto i 10 euro in enoteca e ancor meno se acquistate da lui).

Grandi Vini

Boca 2008 - Le Piane
Gattinara Valferana 2005 - Nervi
Ghemme Signore di Bayard 2005 - Antichi Vigneti di Cantalupo

Un trittico di etichette e di produttori che non ha certo bisogno di grandi presentazioni. Possiamo semplicemente dire che queste bottiglie potevano tutte, per aderenza territoriale e attenzione al sistema di coltivazione, ben figurare anche nell'elenco precedente, sono Grandi Vini più che altro per ragioni di prezzo leggermente superiore.

Vino Quotidiano


Carema 2008 - Produttori Nebbiolo di Carema

Questa cooperativa sociale ci regala da sempre vini dal forte carattere territoriale, il più delle volte e prezzi davvero bassi. Non fa eccezione questo splendido Carema del 2008.

Valtellina

Terroir impervio, estremo, terrazzato e dal grandissimo fascino paesaggistico. Questa in parole povere la Valtellina. Anche nel caso di questa particolare zona, Slow Wine, fin dal suo esordio, ha cercato di riservarle un trattamento di favore, cercando di esaltare le sue peculiarità e recensendo un gran numero di aziende rispetto al loro peso rispetto all'enologia nazionale. L'affresco che ne esce è quello di un territorio vitale, dove realtà storiche ben si integrano con cantine giovani che stanno facendo parlare di sé grazie a vini puliti e ottima coerenza, un nome su tutti: i Dirupi. Le due Chiocciole sono confermate: Ar.Pe.Pe e Fay, che mantengono una costanza qualitativa e una coerenza nella gestione vitivinicola impeccabile.

Vini Slow

Valtellina Sup. Ris. 2009 - Dirupi
Valtellina Sup. Sassella Sassi Solivi 2009 - Cooperativa Triasso e Sassella
Valtellina Sup. Sassella Ultimi Raggi 2005 - Ar.Pe.Pe.

Tre vini molto differenti, ma che hanno una fortissima corrispondenza territoriale. Una vera novità è il Valtellina della Cooperativa Triasso, dal costo decisamente contenuto e dalle qualità organolettiche intriganti. Ar.Pe.Pe. ci regala come è ormai consuetudine un vino cristallino e dallo slancio gustativo entusiasmante.

Grande Vino

Sfursat di Valtellina Fruttaio Ca' Rizzieri 2008 - Rainoldi

Rainoldi ha un timbro molto preciso che ci piace assai: privilegia la pulizia, l'eleganza e la bevibilità.

Vino Quotidiano


Rosso di Valtellina Santa Rita 2011 - Mamete Prevostini

Prevostini ci regala un vino semplice, ma per nulla banale che esalta le caratteristiche di grande beva del nebbiolo.

Valle d'Aosta

Donnas è un piccolo paesino alle porte della Valle d'Aosta. Le sue vigne totalmente terrazzate guardano quelle di Carema, che per pochi chilometri rientra nel Piemonte. Qui opera la Cooperativa Sociale di Donnas, che con serietà continua a produrre vini dall'impronta tradizionale cercando di tutelare l'importante patrimonio vitato di questo piccolo paesino. Il problema di questo territorio, come per la doc Carema, è il ricambio generazionale e l'abbandono dei terrazzamenti. Qui come in Piemonte si realizzano vini all'apparenza semplici, ma dalla facilità di beva impressionante, grazie a tannini misurati e a un'alcolicità sempre molto sotto controllo. I profumi poi sono sensazionali e esaltano al meglio la florealità di questo gigante dell'enologia che è il vitigno nebbiolo. Quest'anno manca l'acuto a Donnas, ma la batteria che ci è stata presentata è come sempre su lati livelli, offerta tra l'altro a prezzi decisamente convenienti.

Il mito chiamato Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi

A volte basta qualche premio dato per due anni di fila e già si parla di un vino "mito". Il marke(t)ting è anche questo.
Quando si vuole parlare di vini mito, non solo in Italia, la mia mente, scevra da ogni condizionamento, corre incontro solo verso pochissimi nomi tra cui, indelebile, spicca quello del Brunello di Montalcino Biondi Santi
Una famiglia, un vitigno, un territorio, legati indissolubilmente da un percorso qualitativo iniziato a fine '800 e che oggi, come ieri, ci garantisce grandi suggestioni nel bicchiere.

Emozione. Non ho altro termine per descrivere ciò che si stagliava davanti a me qualche giorno fa, probabilmente una delle migliori verticali di vino al mondo, ed era Sangiovese, puro Sangiovese Grosso chiamato Brunello di Montalcino "Riserva" Biondi Santi che, incredibilmente per quel pomeriggio, era declinato nelle annate 1985, 1983, 1975, 1971, 1964 e....1955!


Brunello di Montalcino "Riserva" Biondi Santi 1985: vendemmia di buona qualità anche se non eccelsa. Jacopo Biondi Santi, presente alla degustazione guidata da Armando Castagno e Paolo Lauciani, parla di un vino che sarà "pronto" prima di altri anche se non scommette sulla sua estrema longevità. Al naso è l'archetipo del sangiovese tattile, non è affatto facile, popolare, la sua armatura ferrosa lo tempra e lo rende rigido, solido, a tratti inaccessibile. E' anche salino, calcareo, solo in lontananza si riescono a percepire aromi più "delicati" di tiglio, arancia amara e mallo di noce. In bocca è coerente, duro, sembra di aver degludito dell'allume che vibra nel palato grazie alla sferzante acidità agrumata che chiude il sorso con ritorni di arancia rossa. Lunghissimo.
 

Brunello di Montalcino "Riserva" Biondi Santi 1983: da una vendemmia di ottima qualità nasce un Brunello molto differente dal precedente. Ora è tutto più estroverso, è un sangiovese che ti prende sotto braccio e come un romantico seduttore ti parla di rose, violette, giaggioli e di succosi cesti di frutta rossa. I toni più "dolci" si percepiscono anche quando, col tempo, escono soffi di tabacco da pipa, cuoio ai quali fanno da cornice timidi accenni minerali, sottobosco ed erbe aromatiche. Sicuramente meno duro del 1985 anche in bocca dove il tannino è maggiormente cesellato rispetto al millesimo precedente dove tutto era più imponente. Rimane un sangiovese vivissimo, fresco, appagante, emozionante e, soprattutto, di grandissima bevibilità.


Brunello di Montalcino "Riserva" Biondi Santi 1975: un andamento stagionale ottimale ha dato vita, a detta di Jacopo Biondi Santi, ad un Brunello di Montalcino didascalico dove, in maniera netta, è possibile percepire uno dei descrittori simbolo delle Riserve Biondi Santi: il catrame. Il bouquet olfattivo, inoltre, si arricchisce di sensazioni balsamiche di menta, quasi in olio essenziale, visciole disidratate, sottobosco, castagna. La struttura è ancora sorretta da una buona acidità ma il sorso, con quache sensazione "datterosa" di troppo ed un tannino abbastanza sciolto, sembra essere più avanti rispetto al naso. E' un vino che sta iniziando la sua lenta discesa per cui, se lo avete in cantina, è arrivato il momento di aprirlo.


Brunello di Montalcino "Riserva" Biondi Santi 1964: difficile descrivere un capolavoro assoluto dell'enologia mondiale a parole, sicuramente le vertigini e lo stato confusionale che mi hanno attanagliato dopo aver bevuto il primo sorso sono segni inequivocabile della Sindrome di Stendhal. Davvero, è una grande prova far capire quanto ancora ricco possa essere il naso dopo 48 anni. 48! L'odore ti riporta all'asfalto dopo un temporale estivo, è sapido, austero, balsamico di timo e drangoncello e poi ci sono i fiori, quelli secchi del diario del cuore, l'agrume cangiante in base alla fervida acidità presente. Una punta di concentrato di pomodoro ci dice che oggi sta iniziando un lenta, lentissima evoluzione. Al sorso poco da dire, questo '64 è un capolavoro fatto di finezza, eleganza, equilibrio e persistenza. Finale salino, quasi salmastro. Biondi Santi come Michelangelo Buonarroti, questo Brunello è il Mosè del vino.


Brunello di Montalcino "Riserva" Biondi Santi 1958: dopo un sangiovese spaziale arriva un vino più terrestre dotato di aristocratici sentori di pietra focaia, mentuccia, nocciola, carne, foglie secche, noce, ghisa. Bocca semplice, meno roboante e psichedelica della precedente ma, comunque, dotata di un condimento sapido e minerale molto saporito. Chiusura piacevole senza troppi orpelli. Difficile, difficilissimo arrivare dopo la '64 e precedere la '55. Forse è il sangiovese meno convincente dell'intera batteria ma, se facessimo un'orizzontale di Brunello pari annata, probabilmente non avrebbe rivali.
 

Brunello di Montalcino "Riserva" Biondi Santi 1955: frutto di una vendemmia che in azienda definiscono epica, questo millesimo si caratterizza per una maggiore carnalità rispetto alla '64 che, per molti presenti in sala, era un vino più etereo e subliminale. Si nota subito che questo sangiovese grosso di quasi 60 anni di età è stato temprato e non plasmato dall'ossigeno che invece di ridurre ha aggiunto classe e complessità senza tempo al vino. All'olfatto la carnosità del vino si percepisce nettamente visto che la prima cosa che mi viene in mente odorandolo è lo spezzatino, vorresti addentare quel bicchiere che sa di carne, pomodoro e spezie che, all'interno di un registro olfattivo di grandissima complessità, vanno a comporre un quadro aromatico generoso che fa emergere col tempo sentori di tabacco fermentato, orzo, prugna secca, zenzero, curry, gesso, torba. Il vino in bocca è austero, teso, vibrante, sa di caffè verde, ebanisteria, terra, sangue. Tannini e acidità sono perfettamente fusi all'interno di una struttura che rimarrà in equilibrio chissà per quanto tempo ancora. Persistenza da lacrime. Non vorrei finesse mai. Un esempio magniloquente dell'evoluzione del sangiovese di razza nel tempo. Capolavoro senza se e senza che Wine Spectator (stranamente) ha inserito tra i 12 migliori vini del XXº Secolo. E per dirlo loro....
 

Skyscanner rivela i migliori vini a bordo degli aerei. Anche questa è una classifica..o no?

La compagnia aerea Thomson Airways, del gruppo TUI AG, ha battuto le principali compagnie aeree europee, conquistando il premio Vini a Bordo 2012 promosso e organizzato da Skyscanner.

A un selezionato gruppo di esperti di vino è stato chiesto di assaggiare ‘alla cieca’ 21 vini serviti in classe economica a bordo dei principali vettori europei, assegnando un punteggio da uno a 10.
La quinta compagnia aerea più grande d'Europa, la Thomson Airways (gruppo TUI AG), è stata votata per la migliore offerta di vino rosso - Finca La Linda, Cabernet Sauvignon 2011. La vittoria è stata netta tra i giudici, staccando SAS di cinque punti al secondo posto, seguita da uno dei principali vettori low-cost turchi, la Pegasus Airlines, finita al terzo posto.

Più accesa la competizione nella categoria vino bianco, dove i giudici hanno concordando sul fatto che la qualità generale dei vini bianchi è stata particolarmente elevata. Lufthansa ha battuto di poco KLM e easyJet, con quattro punti di distacco tra i primi tre vini.

I vincitori dello scorso anno, easyJet (bianco) e British Airways (rosso), hanno entrambi lanciato una nuova gamma di vini a bordo per l’anno in corso. Infatti, i vini bianchi di tutte e due le compagnie aeree hanno trovato il favore della giuria, anche per questa edizione del premio, finendo entrambe nella top 5.

I vini offerti da KLM e Pegasus sono stati quelli dalle performance più coerenti, figurando sia tra i primi cinque vini bianchi che tra quelli rossi. KLM detiene ora il primato di essere l'unica compagnia aerea ad essere presente tra i primi cinque vini per ciascuna categoria e per due anni di fila.

Tom Cannavan, esperto di vini e scrittore del settore, in seguito all’evento ha così commentato: "Tutti i giudici sono stati d'accordo sul fatto che i vini bianchi offerti dalle compagnie aeree leader erano di qualità elevata. Tra i rossi c’erano più differenze, ma nel complesso sono rimasto impressionato dal livello di vini offerti durante il volo. I risultati stanno a dimostrare che se le compagnie aeree scelgono con attenzione, possono trovare vini gustosi e di buona qualità da offrire tra i cieli ai loro clienti".

"Lufthansa mette chiaramente in mostra alcune delle migliori produzioni tedesche di vino con un Riesling molto grintoso, mentre i clienti della Thomson dovrebbero cominciare la loro vacanza nel migliore dei modi vedendosi offrire un vino di alta qualità come quello del buon produttore argentino. Bene per la Thomson, che offre un vino così buono ai suoi clienti".

"Il mio consiglio per chi viaggia in aereo è quello di provare sempre un vino di cui forse non avete mai sentito parlare prima, per provare qualcosa di nuovo. Come dimostra il nostro giudizio, non si può sbagliare con la qualità attualmente offerta a bordo".

Il pannello di degustazione era composto da 12 esperti di vino e turisti internazionali coordinati dal famoso enologo Tom Cannavan oltre a Stuart Fyfe, capo sommelier all'Hotel Du Vin, Edimburgo, Claire Blackler, fondatore della Case Studies Wine School e Denise Medrano - The Winesleuth.
 
I vini dal punteggio più alto per categoria:


White wine
Red wine

Airline
Details Airline Details
1.       Lufthansa Peter & Peter Riesling, Mosel, Germany 2011 1.       Thomson Finca La Linda, Cabernet Sauvignon 2011
2.       KLM Terra Andina Sauvignon Blanc-Chardonnay (Chile) 2012 2.       SAS

Backhouse Pinot Noir, USA, 2011
3.       easyjet Louis Mondeville, Sauvignon Blanc, Pays d’Oc, 2011) 3.       Pegasus Kavaklidere Angora, 2011
4.       Pegasus Kavaklidere Cankaya 2011 4.       BMI Grand Sud, Merlot  2011
5.       BA & Iberia Val de los Frailes, Bodegas Matarromera Verdejo 2011 5.       KLM Terra Andina Cabernet Sauvignon-Merlot (Chile) 2011

Il vino biologico ed i suoi ingredienti: storia di una mezza presa in giro

Non sono un talebano del biologico a tutti i costi soprattutto perchè persone molto più esperte di me spesso mi parlavano di regolamenti dalle maglie abbastanza larghe. Ultimamente la Comunità Europea ha disciplinato quello che è stato definito vino biologico colmando così un gap che si aveva con molti paesi del mondo (Usa, Cile, Australia e Sudafrica) che già avevano una regolamentazione in materia.

Da oggi, in pratica, non si parla più di vino da uve biologiche ma di Vino Bio visto che il regolamento europeo ha dato specifiche indicazioni per quanto riguarda anche le pratiche di cantina.

Approfondendo la questione sono andato a spulciarmi le "famose" tabelle 1, 2 e 3 del regolamento, prospetti che riguardano gli ingrendienti, coadiuvanti e tecniche AUTORIZZATE dalla Carta Europea di Vinificazione Biologica (tabella 1), ngrendienti, coadiuvanti e tecniche PROIBITI dalla Carta Europea di Vinificazione Biologica (tabella 2) e  le proposte di mediazione in tema di solforosa (tabella 3).

Fonte: primobicchiere.wordpress.com

La cosa più "divertente" in questi casi è andarci a leggere quello che non è proibito dal regolamento perchè, da questo, puoi farti una idea di principio su tutto.
Anzitutto sono previsti per il trattamenti termici, anche se parziali, possibilità di centrifugare e filtrare, di usare chiarificanti, di acidificare, deacidificare, di usare resine a scambio ionico per la sola produzione di MCR, di aggiungere tannini e gomma arabica, se possibile di origine bio (che culo..), solfato e citrato di rame e, signore e signori, la chicca finale: I TRUCIOLI!!!! 

Ma che senso ha fare un vino biologico fatto con l'aggiunta di tannini e trucioli e magari acidificato? Ma che è sta cazzata?

La mia idea è che, ancora una volta, la Comunità Europa abbia voluto favorire la grande industria del vino che, zitta zitta, farà la parte della verginella vendeno prodotto BIO ad un pubblico sempre più spaesato e modaiolo.

Logo Biologico UE

Per finire, non capisco l'AIAB che, su internet, cerca di sviare il problema scrivendo che "nel suo insieme un produttore bio può utilizzare 44 additivi, coadiuvanti, mentre il suo collega convenzionale ne ha a disposizione quasi 70. Non sta certo in questi numeri la differenza, ma a chi vi dirà che il vino bio si fa allo stesso modo di quello convenzionale potrete sempre proporre la seguente equazione: nel bio si lavora di prevenzione e si rispetta la materia prima, ciò significa non usare gli additivi che “aggiustano” in cantina i problemi del vigneto o di una vinificazione mal gestita".

A me io BIO fatto in questo modo non piace, se devo essere preso in giro allora meglio un produttore "convenzionale" che, magari per sua scelta, è rimasto fuori a questo circo ipocrita.

Sarei curioso di sentire i "naturali" cosa ne pensano di tutto questo, sai che risate si son fatti?!?!

P.S.: ho omesso di scrivere della solforosa, anche là c'è da ridere ma questo farà parte di un altro post

P.P.S.: ecco la famigerata Tabella 1, date un'occhiata....

Tab. 1 -Ingredienti, coadiuvanti e tecniche AUTORIZZATI all’uso nella Carta Europea di Vinificazione Biologica. Tipo di trattamento da definizione in Allegato I A del Regolamento (EC) No 606/2009

Nome della sostanza, coadiuvante, tecnica
Condizioni specifiche e restrizioni di cui al Reg. (EC) No 1234/2007 e Reg. (EC) No 606/2009

Punto 1: per aerazione e ossigenazione


- ossigeno in forma gassosa


Punto 2: trattamenti termici


- trattamenti termici A temperature inferiori a 65°C. In revisione dopo 31 dec. 2013


Punto 3: centrifugazione e filtrazione


- Perlite


- Cellulosa


- farina fossile


Filtrazione e microfiltrazione: (pori > 0,2µm)


Punto 4: per la protezione dall’ossigeno


- azoto


- anidride carbonica


Punto 5, 15 and 21: Fermentazione


- lieviti e derivati quali scorze e fecce*


Punto 6: Fermentazione


- fosfato diammonico


- tiamina dicloro-idrato


Punto 7: – anidride solforosa,


- bisolfito di potassio, metabisolfito di potassio – Tenore massimo (mg/l) inferiore a:


a) 100 mg/l per I vini rossi di cui al punto 1(a) di Parte A dell’allegato I.B del Reg. (EC) No 606/2009.


b) 150 mg/l per vini bianchi e rosé di cui al punto 1(b) della parte A dell’allegato I.B del Reg. (EC) No


606/2009.


c) per tutti gli altri vini di cui all’allegato I.B del Reg. (EC) No 606/2009, una riduzione di 30 mg/l rispetto al limite OCM.


Punto 9: – carbone enologico


Punto 10: Chiarificazione


- gelatina*


- Proteine vegetali di grano e pisello*


- colla di pesce*


- albumina d’uovo*


- Tannini*


- Caseina


- Caseinato di potassio


- Diossido di silicio


- Bentonite


- Enzimi pectolitici


Punto 12: per acidificazione


- Acido Lattico


- Acido L(+)Tartarico


Punto 13: per deacidificazione


- Acido L(+)Tartarico


- Carbonato di calcio


- Tartrato Neutro di Potassio


- Bicarbonato di Potassio


Punto 14: Addizione – Resina di pino di Aleppo


Punto 17: – Batteri Lattici


Punto 19: Addizione – Acido L-Ascorbico


Punto 20: – Resine a scambio ionico – Solo per produzione di mosti concentrati rettificati


CeVinBio:
www.organic-wine-carta.eu

Punto 22: – Azoto


Punto 23: Addizione – Anidride Carbonica


Punto 24: su vino per stabilizzazione


- Acido Citrico


Punto 25: - Aggiunta – Tannini*


Punto 27: – Acido meta-tartarico


Punto 28: – Gomma Arabica*


Punto30: – Bitartrato di Potassio


Punto31: – Citrato di rame


Punto 31: – Solfato di rame Fino al 31 Dicembre 2015


Punto 38: - trucioli enologici


Punto 39: – Alginato di Potassio


Trattamento secondo l’allegato III, punto A. 2(b) del Reg. (EC) No 606/2009


- Solfato di Calcio Solo per “vino generoso” o “vino generoso de licor”


Trattamento secondo l’allegato XVbis del Reg CE 491/2009 che emenda il Reg(EC) No 1234/2007


-Osmosi inversa Solo per la produzione di mosti concentrati e concentrati rettificati

L'Espresso - Vini d'Italia 2013


Valle d’Aosta

18 Valle d’Aosta Muscat Petit Grain 2011 Lo Triolet – Marco Martin
18 Valle d’Aosta Blanc de Morgex et de la Salle 2011 Pavese Ermes
18 Valle d’Aosta Mayolet 2010 Feudo di San Maurizio
18 Valle d’Aosta Torrette Superiore 2010 Ottin Elio

Piemonte

19.5 Barbaresco Montefico Vecchie Vigne 2007 Roagna
19 Barbaresco Asili di Barbaresco 2009 Giacosa Bruno
19 Barolo Ca’ Mia 2008 Brovia Fratelli
19 Barolo Cascina Francia 2008 Conterno Giacomo
18.5 Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007 Roagna
18.5 Barbaresco Martinenga 2009 Cisa Asinari
18.5 Barbaresco Rabajà 2009 Cortese Giuseppe
18.5 Barbaresco Santo Stefano 2009 Castello di Neive
18.5 Barolo Brunate – Le Coste 2008 Rinaldi Giuseppe
18.5 Barolo Bussia 2008 Prunotto
18.5 Barolo La Pira Vecchie Vigne 2007 Roagna
18.5 Barolo La Serra 2008 Marcarini
18.5 Barolo Margheria 2008 Massolino
18.5 Barolo Monprivato Cà d’Morissio Riserva 2004 Mascarello Giuseppe e Figlio
18.5 Barolo Riserva 2005 Borgogno Giacomo & Figli
18.5 Barolo Riserva Le Rocche del Falletto di Serralunga d’Alba 2007 Giacosa Bruno
18.5 Barolo Rocche 2008 Brovia Fratelli
18.5 Carema Etichetta Bianca 2008 Ferrando e C.
18 Barbaresco Borgese 2009 Busso Piero
18 Barbaresco Faset 2008 Castello di Verduno
18 Barbaresco Gallina 2009 Castello di Neive
18 Barbaresco Gallina 2009 Lequio Ugo
18 Barbaresco Ovello 2009 Bianco Gigi
18 Barbaresco Riserva Rabajà 2007 Produttori del Barbaresco
18 Barbera d’Alba Cascina Francia 2010 Conterno Giacomo
18 Barbera d’Asti I Bricchi 2008 Scarpa – Antica Casa Vinicola
18 Barbera d’Asti La Crena 2009 Vietti
18 Barbera d’Asti Superiore Montruc 2010 Martinetti Franco M.
18 Barbera d’Asti Superiore Muaschae Massimo Pastura 2009 La Ghersa
18 Barolo Bricco Sarmassa 2008 Brezza Giacomo & Figli
18 Barolo Bussia 2008 Fenocchio Giacomo
18 Barolo Cannubi Boschis 2008 Sandrone Luciano
18 Barolo Costa Grimaldi 2008 Einaudi
18 Barolo La Rosa 2008 Fontanafredda
18 Barolo Monprivato in Castiglione Falletto 2007 Mascarello Giuseppe e Figlio
18 Barolo Monvigliero 2008 Burlotto G. B.
18 Barolo Ravera 2008 Cogno Elvio
18 Barolo Vigna Colonnello 2008 Bussia Soprana
18 Barolo Vigneto Cerequio 2008 Batasiolo
18 Carema Etichetta Nera 2008 Produttori Nebbiolo di Carema
18 Dogliani Cavagnè 2010 La Fusina – Abbona Enrico e Luigi
18 Gattinara San Francesco 2008 Antoniolo
18 Grignolino del Monferrato Casalese Bricco del Bosco Vecchie Vigne 2007 Accornero Giulio & Figli
18 Erbaluce di Caluso 13 Mesi 2010 Favaro – Le Chiusure
18 Gavi Pisé 2010 La Raia
18 Langhe Bianco Hérzu 2010 Germano Ettore
18 Langhe Riesling Pétracine 2011 Vajra G. D.
18 Piemonte Moscato d’Autunno 2011 Saracco Paolo

Liguria

18.5 Rossese di Dolceacqua Superiore Posau 2010 Maccario Dringenberg
18 Riviera Ligure di Ponente Pigato 2011 Terre Bianche

Trentino

19 Trentino Vino Santo 2001 Poli Francesco
18.5 San Leonardo 2007 San Leonardo
18.5 Trento Brut Riserva del Fondatore Giulio Ferrari 2002 Ferrari
18 Isidor 2009 Fanti Giuseppe
18 Trentino Riesling Le Strope 2009 Zanotelli
18 Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2010 Donati Marco
18 Trentino Lagrein 2009 Cesconi
18 Trento Brut Riserva Cuvée dell’Abate 2007 Abate Nero



Lombardia

18.5 Barbacarlo 2010 Barbacarlo
18.5 Valtellina Superiore Sassella 2007 Fojanini – La Castellina
18.5 Valtellina Superiore Sassella Ultimi Raggi 2005 AR.PE.PE.
18.5 Trento Brut Riserva del Fondatore Giulio Ferrari 2002 Ferrari
18.5 Franciacorta Satèn 2007 Ca’ del Bosco
18 Valtellina Superiore Sassella Riserva Rocce Rosse 2001 AR.PE.PE.
18 Franciacorta Brut Collezione Esclusiva Giovanni Cavalleri 2004 Cavalleri
18 Franciacorta Brut Satèn 2008 Il Mosnel
18 Isidor 2009 Fanti Giuseppe
18 Trentino Riesling Le Strope 2009 Zanotelli
19 Trentino Vino Santo 2001 Poli Francesco
18.5 San Leonardo 2007 San Leonardo
18 Teroldego Rotaliano Sangue di Drago 2010 Donati Marco
18 Trentino Lagrein 2009 Cesconi

18 Trento Brut Riserva Cuvée dell’Abate 2007 Abate Nero

Alto Adige

18.5 Alto Adige Pinot Bianco Plattenriegl 2011 Girlan – Cornaiano
18.5 Alto Adige Sauvignon Voglar 2010 Dipoli
18.5 Alto Adige Lagrein Riserva 2007 Nusserhof
18 Alto Adige Gewürztraminer Brenntal Riserva 2009 Cortaccia
18 Alto Adige Sauvignon Castel Giovanelli 2010 Caldaro
18 Alto Adige Terlano Chardonnay 1999 Terlano
18 Alto Adige Terlano Pinot Bianco 2011 Niedrist Ignaz
18 Alto Adige Terlano Sauvignon Quarz 2010 Terlano
18 Alto Adige Terlano Sauvignon Tannenberg 2011 Manincor
18 Alto Adige Valle Isarco Kerner 2011 Nössing Manfred-Hoandlhof
18 Alto Adige Valle Isarco Sylvaner R 2011 Köfererhof
18 Alto Adige Valle Venosta Riesling Castel Juval Windbichel 2010 Unterortl – Aurich
18 Alto Adige Gewürztraminer Vendemmia Tardiva Pasithea Oro 2010 Girlan – Cornaiano
18 Alto Adige Valle Venosta Müller Thurgau Spatlese Spielerei 2010 Unterortl – Aurich
18 Alto Adige Lagrein Riserva 2010 Waldgries
18 Alto Adige Lagrein Riserva 2009 Untermoserhof
18 Alto Adige Lagrein Riserva Abtei 2009 Muri – Gries
18 Alto Adige Santa Maddalena Classico 2011 Untermoserhof
18 Donà Rouge 2008 Hartmann Dona

Veneto

19 Amarone della Valpolicella Classico 2005 Bertani Cav. G. B.
18.5 Amarone della Valpolicella Classico 2003 Quintarelli Giuseppe
18.5 Malanotte del Piave Gelsaia 2009 Cecchetto Giorgio
18.5 Relogio 2010 Ca’ Orologio18.5 Soave Classico Staforte 2010 Prà Graziano
18 Breganze Vespaiolo Superiore Vignasilan 2009 Contrà Soarda
18 Massi Fitti 2009 Suavia
18 Soave Classico Contrada Salvarenza Vecchie Vigne 2010 Gini
18 Soave Classico Monte Fiorentine 2011 Ca’ Rugate
18 Soave Superiore Il Casale 2011 Vicentini Agostino
18 Breganze Torcolato 2009 Ca’ Biasi
18 Passito Calprea 2007 Filippi
18 Amarone della Valpolicella Riserva Cent’anni 1907 Alberto Trabucchi 2004 Trabucchi
18 Colli Euganei Rosso Villa Capodilista 2009 Emo Capodilista – La Montecchia
18 Valpolicella Classico Superiore 2003 Quintarelli Giuseppe
18 Valpolicella Superiore Vigneto Campi Magri 2009 Corte Sant’Alda

Friuli Venezia Giulia

18.5 Collio Friulano 2011 Colle Duga
18.5 Isonzo del Friuli Bianco Latimis 2011 Ronco del Gelso
18 Collio Friulano 2010 Schiopetto Mario
18 Isonzo del Friuli Pinot Grigio Gris 2010 Lis Neris
18 Kaplja 2008 Podversic Damijan
18 Malvasia 2009 Skerlj
18 Vitovska Selezione 2004 Kante
18 Carso Rosso Crnina 2010 Bole
18 Colli Orientali del Friuli Schioppettino Cialla 2008 Ronchi di Cialla
18 Colli Orientali del Friuli Schioppettino di Prepotto 2009 Petrussa

Emilia Romagna

18 Colli Bolognesi Pignoletto Classico Vigna del Grotto 2010 San Vito
18 Colli Piacentini Malvasia Passito 2010 Il Negrese
18 Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno 2002 Lusignani Alberto
18 Lambrusco di Sorbara Frizzante Secco Villa di Corlo
18 Rifermentazione Ancestrale 2011 Bellei Francesco & C.
18 Sangiovese di Romagna Riserva Superiore P. Honorii 2009 Tenuta La Viola
18 Puntamora Frizzante Dolce 2010 Tenuta Pederzana
18 Lambrusco di Modena Rosè Metodo Classico 2010 Cantina della Volta

Toscana

20 Brunello di Montalcino Riserva 2006 Poggio di Sotto
19.5 d’Alceo 2008 Rampolla
19 Brunello di Montalcino Riserva 2006 Fuligni
19 Montevertine 2009 Montevertine
19 Vin Santo del Chianti Classico 1995 Castell’in Villa
19 Vin Santo di Montepulciano 2004 Poliziano
18.5 Sanpetrolo 2003 Petrolo

18.5 Brunello di Montalcino Riserva 2006 Biondi Santi
18.5 Brunello di Montalcino Riserva 2006 Pian delle Querci
18.5 Brunello di Montalcino 2007 Biondi Santi
18.5 Brunello di Montalcino 2007 Solaria
18.5 Brunello di Montalcino 2007 Poggio di Sotto
18.5 Carmignano Riserva Trefiano 2008 Capezzana
18.5 Chianti Classico 2010 Isole e Olena
18.5 Le Pergole Torte 2009 Montevertine
18.5 Terrine 2006 Paneretta
18.5 Vernaccia di San Gimignano Montenidoli Fiore 2010 Montenidoli
18 Vernaccia di San Gimignano Montenidoli Carato 2008 Montenidoli
18 Vernaccia di San Gimignano Riserva Vigna ai Sassi 2008 Le Calcinaie
18 Il Passito di Corzano 2000 Corzano e Paterno

18 Acciaiolo 2009 Castello d’Albola

18 Bolgheri Rosso Superiore Grattamacco 2009 Grattamacco
18 Bolgheri Sassicaia 2009 San Guido
18 Brunello di Montalcino Colleoni 2007 Santa Maria
18 Brunello di Montalcino Riserva 2006 La Fortuna
18 Brunello di Montalcino Riserva 2006 Le Chiuse
18 Brunello di Montalcino Riserva 2006 Sesta
18 Brunello di Montalcino 2007 Pietroso
18 Brunello di Montalcino 2007 Tassi
18 Brunello di Montalcino Ugolaia 2006 Lisini
18 Brunello di Montalcino Vigna Schiena d’Asino 2007 Mastrojanni
18 Caiarossa 2009 Caiarossa
18 Cepparello 2009 Isole e Olena
18 Chianti Classico Riserva 2006 Castell’in Villa
18 Chianti Classico Riserva Bandini 2009 Villa Pomona
18 Chianti Classico 2010 Badia a Coltibuono
18 Haiku 2009 Ama
18 Il Caberlot 2009 Il Carnasciale
18 Lupicaia 2009 Terriccio
18 Montigiano 2010 Il Borghetto
18 Poggio de’ Colli 2010 Piaggia
18 Rosso di Montalcino 2009 Poggio di Sotto
18 Sammarco 2008 Rampolla
18 Vallerana Alta 2010 Camillo Antonio
18 Vino Nobile di Montepulciano Nocio dei Boscarelli 2008 Boscarelli
18 Cristino 2011 La Piana

Marche

18 Offida Pecorino Fiobbo 2010 Aurora
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Gli Eremi 2010 La Distesa
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Plenio 2009 Umani Ronchi
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Vigna delle Oche 2009
San Lorenzo – Crognaletti
18 Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2009 Bucci
18 Verdicchio di Matelica Riserva Mirum 2010 La Monacesca

Umbria

18 Cervaro della Sala 2010 Castello della Sala
18 Montefalco Sagrantino 2009 Lungarotti
18 Montefalco Sagrantino 2009 Pardi Fratelli

Lazio

18 Cesanese del Piglio Ju Quarto 2010 La Visciola

Abruzzo e Molise

18.5 Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2007 Praesidium
18 Trebbiano d’Abruzzo Fonte Cupa 2011 Montori Camillo
18 Trebbiano d’Abruzzo 2007 Valentini
18 Rosato 2011 Pepe Emidio
18 Montepulciano d’Abruzzo 2010 Jasci & Marchesani
18 Montepulciano d’Abruzzo ControLaGuerra 2006 Pepe Stefania
18 Montepulciano d’Abruzzo Mazzamurello 2009 Torre dei Beati

Campania

19 Fiano di Avellino 2011 Pietracupa
18.5 Campi Flegrei Falanghina 2010 Contrada Salandra
18.5 Campi Flegrei Falanghina Cruna DeLago 2010 La Sibilla
18.5 Cupo 2010 Pietracupa
18.5 Fiano di Avellino 2010 Picariello Ciro
18.5 Greco di Tufo 2011 Bambinuto
18 Fiano di Avellino Aipierti 2011 Vadiaperti
18 Greco di Tufo 2011 Di Prisco
18 Greco di Tufo Franciscus 2011 Di Marzo
18 Grecomusc’ 2010 Lonardo – Contrade di Taurasi
18 Campi Flegrei Pèr ‘e Palumm Vigna delle Volpi 2010 Agnanum
18 Le Fole 2010 Giardino
18 Sabbie di Sopra il Bosco 2010 Nanni Cope’
18 Taurasi Poliphemo 2008 Tecce Luigi

Puglia

18.5 Brindisi Rosso Vigna Flaminio Riserva 2008 Agricole Vallone
18 Capoposto 2009 Longo Alberto
18 Majara 2008 Mille Una
18 Primitivo di Gioia del Colle Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto 2009
Chiaromonte Nicola
18 Primitivo Lamie delle Vigne 2009 Guttarolo
18 Salice Salentino 2009 Resta
18 Primitivo di Manduria Dolce Naturale Il Sava 2007 Savese


Basilicata

18 Aglianico del Vulture Antelio 2009 Camerlengo
18 Aglianico del Vulture Riserva 2007 Tenuta del Portale

Calabria

18 Cirò Rosso Classico Superiore Riserva Volvito 2009 Caparra & Siciliani
18 Moscato Passito 2011 Viola Luigi & Figli

Sicilia

18.5 Marsala Superiore Riserva Donna Franca Florio
18.5 Moscato Passito di Pantelleria 2008 Ferrandes
18.5 Moscato Passito di Pantelleria Ben Ryé 2010 Donnafugata
18.5 Contrada Rampante 2010 Passopisciaro
18.5 Etna Rosso Outis 2008 Biondi
18.5 Il Frappato 2010 Occhipinti Arianna
18 Eloro Nero d’Avola Spaccaforno 2010 Riofavara
18 Ante 2010 I Custodi
18 Cometa 2011 Planeta
18 Etna Bianco A’ Puddara 2010 Fessina

18 Malvasia delle Lipari Passito 2010 Punta dell’Ufala – Lantieri
18 Malvasia delle Lipari Passito Selezione Carlo Hauner 2009 Hauner
18 Extra Brut 2006 Scammacca del Murgo

Sardegna

19 Malvasia di Bosa 2005 Columbu
19 Malvasia di Bosa 2009 Porcu F.lli
18.5 Vernaccia di Oristano Antico Gregori Contini Attilio
18.5 Cannonau di Sardegna Sonazzos 2008 Gostolai
18.5 U.V.A. Panevino
18 Entemari 2011 Pala
18 Nuraghe Crabioni Sussinku 2010 Tresmontes
18 Carignano del Sulcis Giba 2010 6Mura
18 Terralba Tiernu 2010 Cantina di Mogoro Il Nuraghe

Fonte: Intravino

Il vino secondo Yahoo Answers. Altro giro altra corsa...

Ormai leggere la sezione birra, vino e alcolici di Yahoo Answers sta diventando una sorta di rimedio naturale durante le giornate in cui l'umore non è proprio in forma. Cavolo, dopo tre minuti mi trovo a ridere a crepapelle per le caz.... che volano da quelle parti.
Io, vivamente, spero che certa gente stia scherzando quando scrive certe cose, se non fosse così ci sarebbe da preoccuparsi. Per loro.

Le ultime chicche riguardano la sobrietà, i vitigni, la polvere e..l'uva col vino.

Cliccate sulle immagini per ingrandirle


La famosa cantina Cabernet Merlot


Il valore collezionistico della polvere


La domanda del secolo!!!!


Tre Bicchieri 2013 Piemonte Gambero Rosso

Alta Langa Brut Zero Cantina Maestra 2006 Serafino Enrico
Barbaresco 2009 Gaja
Barbaresco Asili 2009 Ca' del Baio
Barbaresco Asili Riserva 2007 Giacosa Bruno
Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007 Roagna – I Paglieri
Barbaresco Borgese 2009 Busso
Barbaresco Camp Gros Martinenga 2008 Tenute Cisa Asinari dei Marchesi di Grésy
Barbaresco Currà 2008 Sottimano
Barbaresco Manzola 2008 Nada Fiorenzo
Barbaresco Morassino 2009 Cascina Morassino
Barbaresco Ovello Vigna Loreto 2009 Rocca Albino
Barbaresco Pora Riserva 2007 Produttori del Barbaresco
Barbaresco Rabajà 2009 Rocca Bruno
Barbera d'Alba Bric du Luv 2010 Ca' Viola
Barbera d'Alba MonBirone 2010 Monchiero Carbone
Barbera d'Asti Superiore Nizza Acsé 2009 Scrimaglio
Barbera d'Asti Superiore Nizza La Court 2009 Chiarlo Michele
Barbera d'Asti Superiore Nizza La Crena 2009 Vietti
Barbera d'Asti Superiore Nizza Romilda XII 2009 Arbiola
Barbera del Monferrato Casalese Superiore Bricco Battista 2009 Accornero
Barolo Bricco Cerretta 2006 Altare
Barolo Bricco Sarmassa 2008 Brezza
Barolo Bussia Riserva 2004 Pianpolvere Soprano
Barolo Campe' 2008 La Spinetta
Barolo Cannubi Boschis 2008 Sandrone
Barolo Cerretta Luigi Baudana 2008 Vajra
Barolo Ciabot Mentin 2008 Clerico
Barolo Ginestra Riserva 2006 Conterno Paolo
Barolo Granbussia Riserva 2005 Conterno Aldo
Barolo La Serra 2008 Rosso Giovanni
Barolo Liste 2007 Borgogno
Barolo Marenca 2008 Pira Luigi
Barolo Monfortino Riserva 2005 Conterno Giacomo
Barolo Monvigliero 2007 Bel Colle
Barolo Monvigliero 2008 Scavino Paolo
Barolo Ornato 2008 Pio Cesare
Barolo Prapò 2008 Schiavenza
Barolo Rapet 2008 Ca' Romé
Barolo Ravera 2007 Roddolo Flavio
Barolo Rocche 2008 Vietti
Barolo San Lorenzo 2008 Alessandria F.lli
Barolo San Rocco 2008 Azelia
Barolo Sarmassa 2008 Marchesi di Barolo
Barolo Terlo Ravera 2008 Abbona Marziano
Barolo Vigna Elena Riserva 2006 Cogno
Barolo Vigna Rionda Riserva 2006 Massolino
Barolo Vignolo Riserva 2006 Cavallotto
Barolo Villero 2008 Brovia
Boca 2008 Le Piane
Carema Etichetta Bianca Riserva 2008 Cantina Produttori Nebbiolo di Carema
Carema Etichetta Nera 2008 Ferrando
Colli Tortonesi Timorasso Fausto 2010 Vigne Marina Coppi
Derthona Montecitorio 2010 Vigneti Massa
Dogliani Bricco San Bernardo 2009 Bricco del Cucù
Dogliani Cursalet 2011 Gillardi
Dogliani Superiore Vigna Tecc 2010 Poderi Einaudi
Dolcetto di Ovada Superiore Du Riva 2009 Tacchino
Erbaluce di Caluso La Rustìa 2011 Orsolani
Erbaluce di Caluso Le Chiusure 2011 Favaro
Erbaluce di Caluso Passito Alladium Passito 2006 Cieck
Gattinara San Francesco 2008 Antoniolo
Gavi del comune di Gavi Minaia 2011 Bergaglio Nicola
Gavi del comune di Gavi Monterotondo 2010 Villa Sparina
Ghemme Riserva 2007 Torraccia del Piantavigna
Langhe Bianco Hérzu 2010 Germano Ettore
Lessona Omaggio a Quintino Sella 2006 Sella
Monferrato Rosso La Mandorla 2009 Spertino Luigi
Monferrato Rosso Sul Bric 2010 Martinetti
Moscato d'Asti Tenuta del Fant 2011 Tenuta Il Falchetto
Moscato d'Asti Vigna Vecchia 2011 Ca' d'Gal
Nebbiolo d'Alba Cumot 2009 Bricco Maiolica
Piemonte Chardonnay Monteriolo 2008 Coppo
Roero Braja Riserva 2009 Deltetto
Roero Giovanni Almondo Riserva 2009 Almondo
Roero Sudisfà Riserva 2009 Negro

Slow Wine 2013 e le Langhe



Barbaresco

Il millesimo 2009 si rivela più complicato del previsto, almeno per quanto riguarda il punto di vista di Slow Wine. Il nebbiolo ha patito l'annata particolarmente calda che ci ha consegnato vini decisamente dolci, caldi, potenti, e con naso anche un po' stanco. Naturalmente questo giudizio un po' tranciante non interessa tutti i campioni degustati e quindi troverete una lista molto sparuta di 2009, ma qualcuno è riuscito a realizzare Barbaresco di alto e altissimo livello. Segnaliamo a margine anche il raggiungimento della Chiocciola da parte di Piero Busso, ottimo produttore di Neive.

Vini Slow

Barbaresco Montestefano Ris. 2007 - Produttori del Barbaresco
Barbaresco Pora 2009 - Gigi Bianco
Barbaresco Pora 2009 - Ca' del Baio
Barbaresco Rabajà 2009 - Giuseppe Cortese
Barbaresco Santo Stefanetto 2009 - Piero Busso

Come sempre i Produttori del Barbaresco segnano un bel goal con la magnifica Riserva del Montestefano. Abbiamo già l'acquolina in bocca in attesa delle riserve del 2008... Il cru Pora si comporta alla grande grazie all'interpretazione di due aziende che apprezziamo moltissimo: Ca' del Baio che ha anche la Chiocciola e la piccola cantina di Gigi Bianco. Cortese compie un vero e proprio miracolo producendo un'etichetta di valore assoluto e vi consiglieremo anche di bere il loro Langhe Nebbiolo 2010, assolutamente unico! Infine, il Santo Stefanetto, un cru dalla pendenza estrema, che i Busso hanno deciso nonostante le difficoltà ambientali di non diserbare.


Grandi Vini

Barbaresco Asili 2007 - Roagna, I Paglieri


Barbaresco Camp Gros 2008 - Marchesi di Grésy
Langhe Nebbiolo Costa Russi 2009 - Gaja

Roagna davvero grande, un 2007 dalla perfetta aderenza territoriale e singolare la sua scelta di non uscire ancora con il 2006 e di anticipare così il 2007. Marchesi di Gresy è ormai l'azienda di riferimento del Barbaresco per quanto riguarda l'eccellenza assoluta delle sue etichette. Il Costa Russi non è un Barbaresco, ma è come lo fosse e quindi abbiamo deciso di inserirlo in questa classifica. Ci è piaciuto molto per la sua prontezza e per la sua bontà già fin d'ora. Ed è anche il vino piemontese di Gaja che risente meno dell'affinamento in legno piccolo. Insomma, una vera e propria chicca, non per molti, ma sicuramente di livello altissimo!

Barolo

E veniamo al Mostro, come lo abbiamo simpaticamente definito in un post estivo, ovvero al Barolo 2008. Siamo sinceri, abbiamo perso un po' le parole per definire questa annata. Super, Cinque stelle, dieci stelle, boh... È semplicemente amore a prima vista. Per cui rimandiamo alle considerazioni fatte a caldo in questo post estivo. Vorremmo entrare più nel dettaglio delle nostre scelte. Tra i Vini Slow troverete tutte etichette che costano in enoteca meno di 40 euro. 10 di queste meno di 34 €. Abbiamo privilegiato quindi prodotti di altissimo livello qualitativo, con un buon rapporto tra la qualità e il prezzo e ottima aderenza territoriale. I Grandi Vini sono obiettivamente più cari, sempre su livelli eccelsi, con alcune punte che si situano nell'empireo dell'enologia mondiale (ci sentiamo di sbilanciarci con una certa sicurezza). Per venire anche alle altre annate possiamo dire che ci aspettavamo un 2006 in maggiore spolvero. Invece, si è chiuso a riccio in questo momento con tannini durissimi. Abbiamo individuato per voi alcune piacevoli eccezioni! Infine vi vogliamo segnalare due nuove new entry tra le ChioccioleG.D. Vajra e Conterno Fantino. Due cantine importanti e storiche, nemmeno piccole come dimensioni che stanno dimostrando con i fatti un impegno non indifferente per la tutela ambientale. Per il resto, basta un dato: su 123 Grandi Vini, 21 sono Barolo... Basta?

Vini Slow

Barolo 2008 - Renato Corino 
Barolo 2008 - Massolino
Barolo Badarina Vigna Regnola Ris. 2006 - Bruna Grimaldi 
Barolo Brunate-Le Coste 2008 - Giuseppe Rinaldi
Barolo Bussia 2008 - Giacomo Fenocchio
Barolo Cannubi 2008 - Giacomo Brezza & Figli 
Barolo Gattera 2008 - Gianfranco Bovio
Barolo Le Brunate 2008 - Francesco Rinaldi e Figli
Barolo Le Gramolere 2008 - Giovanni Manzone
Barolo Monvigliero 2008 - Alessandria Fratelli
Barolo Prapò 2008 - Schiavenza
Barolo Serralunga 2008 - Gabutti - Franco Boasso
Barolo Serralunga 2008 - Giovanni Rosso
Barolo Sorano 2008 - Ascheri

Grandi Vini

Barolo 2008 - Bartolo Mascarello
Barolo Bric dël Fiasc 2008 - Paolo Scavino
Barolo Bricco Boschis Vigna San Giuseppe Ris. 2006 - Cavallotto Fratelli
Barolo Bricco delle Viole 2008 - G.D. Vajra
Barolo Bricco Fiasco 2008 - Azelia
Barolo Bricco Luciani 2008 - Silvio Grasso
Barolo Ca' Mia 2008 - Brovia
Barolo Cannubi 2008 - Damilano
Barolo Cannubi Boschis 2008 - Sandrone
Barolo Cascina Francia 2008 - Giacomo Conterno
Barolo Cerretta 2008 - Ettore Germano
Barolo Ciabot Mentin 2008 - Domenico Clerico
Barolo Enrico VI 2008 - Cordero di Montezemolo
Barolo Garetti 2008 - La Spinetta
Barolo La Serra 2008 - Giovanni Rosso
Barolo Lazzarito 2008 - Vietti
Barolo Margheria 2008 - Massolino
Barolo Monprivato Cà d'Morissio Ris. 2004 - Giuseppe Mascarello e Figlio
Barolo Mosconi 2008 - Conterno Fantino
Barolo Paiagallo 2008 - Casa E. Mirafiore
Barolo Ravera 2008 - Elvio Cogno

Azelia quest'anno ci ha presentato una batteria impressionante, qualunque etichetta del 2008 che assaggerete di questa cantina sarà superlativa. Il Ca' Mia di Brovia è la quint'essenza di Serralunga. Abbiamo deciso di premiare il garetti de La Spinetta perché è un'interpretazione più lieve e sottile rispetto ai più muscolosi (in gioventù) "rinoceronti". Giovanni Rosso e Massolino impressionano e bissano addirittura con un Grande Vino e un Vino Slow! Il Cà d' Morissio è semplicemente senza parole. Infine il Ravera di Cogno borgogneggia in modo preoccupante, ci avrà propinato uno Chambertin?

Roero Rosso

Il Roero si conferma una terra di elezione per il nebbiolo. Infatti, questo territorio centra la bellezza di 4 Vini Slow, uno in meno del Barbaresco. Questo anche in virtù di una beva scattante, di profumi ricchi, piacevolmente floreali e anche un rapporto tra la qualità e il prezzo davvero molto interessante. Un exploit lo compie anche il piccolo comune di Castellinaldo, capace di portare a casa ben due riconoscimenti.


Vini Slow

Roero 2009 - Stefanino Morra
Roero Bric d'America 2008 - Marsaglia
Roero San Bernardo 2009 - Angelo Negro e Figli
Roero Val dei Preti 2010 - Matteo Correggia

Tutti i vini costano in enoteca meno di 25 euro, alcuni addirittura meno di 20. Si beve quindi molto molto bene, senza svenarsi. Sottolineiamo il lavoro fatto da Angelo Negro nell'individuazione di veri e propri cru e nella produzione di un vino eccellente. Non possiamo, poi, spendere davvero una parola per Ornella Correggia che ha avuto il coraggio di far uscire come Roero il Val dei Preti, storico Nebbiolo d'Alba, per esaltare le caratteristiche del suo terroir. Una scelta che ci piace molto, anche alla luce delle caratteristiche davvero ottime di questo prodotto. Bravissima.

La Vigna del Papa sarà.... Benedetta?

Qualcuno in Toscana mi ripudierà ma, stando alla cronaca, più Vin Santo di questo non ce ne è in giro.
La Coldiretti, infatti, ha donato al Papa un vigneto piantato all'interno delle Ville Pontifice. 
Si tratta di un appezzamento di circa un ettaro, posizionato sotto la statua del Cristo Buon Pastore, dove è possibile trovare piante di Trebbiano e Cesanese di Affile che verranno vendemmiati per la prima volta nel 2013.

La vigna. Fonte: Tgcom24.it

La vigna regalata a Benedetto XVI – dicono gli agricoltori - “ha inteso richiamarsi alle prime parole ai fedeli pronunciate il 19 aprile 2005 da Joseph Ratzinger, appena eletto Pontefice, quando si definì un umile lavoratore nella vigna del Signore, alludendo a un’umiltà prima di tutto intellettuale che tanto spesso lo ha portato a ripetere che la scienza non può considerarsi autosufficiente, ma dovrebbe avere l’umiltà e il coraggio di aprirsi al mistero di Dio”.

Sono sicuro che il vigneto sarà condotto senza nessun aiuto chimico, vuoi che questa uva così speciale si prenda qualche malattia o qualche grandinata? 
Ah, se avete in mente il nome del vino, che ad oggi è ancora sconosciuto, potete indicarlo tra i commenti, chissà mai che il Santo Padre prenda spunto da Percorsi di Vino? 


Fonte: Tgcom24.it